PREMESSA: Nella tormentata storia della Umanità non si può dimenticare l'esistenza di alcune sette segrete che, modificando e storpiando il senso delle Sacre Scritture, avevano istituito, per lunghi periodi, assurde funzioni religiose le quali, nel nome di un Dio crudele e sanguinario, obbligavano i loro adepti a riti sanguinosi e selvaggi.Erano queste forme di psicopatia religiosa che assumono aspetti drammatici e, spesso, incredibili. Gli individui, che appartenevano alle varie sette, mostravano singolari perversioni e degenerazioni del senso morale, in preda ad una ridda di impulsi aggressivi incontrollati.Molti studiosi si sono appassionati alla ricostruzione di questi tragici momenti senza però riuscire a prospettarci un quadro esatto del problema.Il seguente racconto è basato su una testimonianza scritta trovata dall'autrice in un lontano paese dell'Ucraina. La testimonianza è firmata da un tenente della polizia a cavallo che, incuriosito degli strani fatti che si verificavano nella sua giurisdizione, aveva tentato di svelarne il mistero.Il suo racconto finale è, però, un misto tra leggenda e realtà. Un miscuglio tra verità e fantasia. Ma nessun uomo è mai riuscito a scoprire nulla di preciso.Che queste sette esistessero è appurato. Molti autori si sono infatti interessati al problema. Ma cosa accadesse durante lo svolgimento dei loro riti nessuno ha mai saputo dire con assoluta certezza.« Le notti calde » è un racconto che appassiona. Volutamente l'autrice ha cercato di mantenere lo stile nel quale era stata vergata la relazione dell'ufficiale zarista. Ma, ugualmente, per lo svolgersi incalzante delle azioni, ne è nato un testo veloce e scorrevole.Fin dalle prime pagine entriamo in un clima magico. Ma sono pur sempre uomini i personaggi che si muovono in questo mondo a prima vista fantasioso. E, quindi, li troviamo impegnati con le loro passioni, i loro timori, le loro apprensioni in una vicenda degna di un thrilling dei nostri giorni.
|