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Discussione: Ben arrivato Berlicche (letto 401 volte) |
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Ben arrivato Berlicche « data: 17 Maggio 2024, 13:32:25 » |
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Diamo oggi il ben venuto ad un nuovo Illustre Umino, fresco vincitore del Premio Urania! Ben arrivano tra noi su UraniaMania ad Antonio Benvenuti aka Berlicche
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Anagramma di BIBLIOTECARIO: beato coi libri
Appena letto: In lettura: Prossima lettura: |
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Re:Ben arrivato Berlicche « Rispondi #2 data: 17 Maggio 2024, 14:35:15 » |
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Benvenuto! Congratulazioni per il PU e... piacere di conoscerti Echo
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Re:Ben arrivato Berlicche « Rispondi #3 data: 17 Maggio 2024, 14:55:14 » |
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Re:Ben arrivato Berlicche « Rispondi #4 data: 17 Maggio 2024, 15:19:34 » |
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Benvenuto anche da parte mia!
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Sto leggendo "Salvation - La rovina dei mondi" di P. F. Hamilton - U. Jumbo n. 30
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Grazie! « Rispondi #7 data: 17 Maggio 2024, 16:15:27 » |
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Grazie a tutti! Avevo undici anni, e cercavo un regalo da fare a mio padre per Natale. Cominciò così. Il mio genitore a volte leggeva strani libri, dalla copertina bianca con un’immagine tonda bordata di rosso. In alto, la scritta Urania. Fantascienza, la chiamavano. Così andai in edicola e comperai, con ciò che la mia paghetta di allora permetteva, il numero appena uscito di quella collana. Si intitolava “I superstiti di Ragnarok“. Dopo mio padre lo lessi anch’io, incuriosito. Avventura in purezza. Fu un colpo di fulmine. Qualche giorno dopo acquistai, al mercato di Porta Palazzo, altri quattro numeri, naturalmente usati. Asimov, Clarke… Era l’anno di Guerre stellari: la fantascienza diventò il mio genere letterario preferito. Per la fine delle medie avevo letto il leggibile nella biblioteca del mio paese. Durante gli anni del liceo e dell’università mi fermavo una o due volte alla settimana alle bancarelle di Corso Siccardi, alla caccia di volumi del passato che ancora non possedevo. Mi abbonai. Nel portafoglio conservo ancora il foglietto con annotati i “buchi” nella collezione. Nello sgabuzzino di casa un’intero ripiano è occupato da pile e pile di volumi in ordine di numero, un metro cubo e più di pagine variamente ingiallite. Si può dire che sia cresciuto a pane e Urania (poco pane). Ho già pubblicato due romanzi, "il tempo degli dei" e il suo seguito "L'ombra della minaccia", che sono fantascienza con una impanatura fantasy. Fino a poco tempo fa pubblicare su Urania era per me qualcosa oltre i sogni più audaci. Ancora non ho ben realizzato, e temo di svegliarmi; magari legato a un lettino, con un alieno insettoide che mi guarda e mi dice: "Ti piacerebbe, eh?"
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Re:Grazie! « Rispondi #8 data: 17 Maggio 2024, 17:43:40 » |
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Citazione da: Berlicche il 17 Maggio 2024, 16:15:27 Grazie a tutti! Avevo undici anni, e cercavo un regalo da fare a mio padre per Natale. Cominciò così. Il mio genitore a volte leggeva strani libri, dalla copertina bianca con un’immagine tonda bordata di rosso. In alto, la scritta Urania. Fantascienza, la chiamavano. Così andai in edicola e comperai, con ciò che la mia paghetta di allora permetteva, il numero appena uscito di quella collana. Si intitolava “I superstiti di Ragnarok“. Dopo mio padre lo lessi anch’io, incuriosito. Avventura in purezza. Fu un colpo di fulmine. Qualche giorno dopo acquistai, al mercato di Porta Palazzo, altri quattro numeri, naturalmente usati. Asimov, Clarke… Era l’anno di Guerre stellari: la fantascienza diventò il mio genere letterario preferito. Per la fine delle medie avevo letto il leggibile nella biblioteca del mio paese. Durante gli anni del liceo e dell’università mi fermavo una o due volte alla settimana alle bancarelle di Corso Siccardi, alla caccia di volumi del passato che ancora non possedevo. Mi abbonai. Nel portafoglio conservo ancora il foglietto con annotati i “buchi” nella collezione. Nello sgabuzzino di casa un’intero ripiano è occupato da pile e pile di volumi in ordine di numero, un metro cubo e più di pagine variamente ingiallite. Si può dire che sia cresciuto a pane e Urania (poco pane). Ho già pubblicato due romanzi, "il tempo degli dei" e il suo seguito "L'ombra della minaccia", che sono fantascienza con una impanatura fantasy. Fino a poco tempo fa pubblicare su Urania era per me qualcosa oltre i sogni più audaci. Ancora non ho ben realizzato, e temo di svegliarmi; magari legato a un lettino, con un alieno insettoide che mi guarda e mi dice: "Ti piacerebbe, eh?"
| Vedrai a StraniMondi, con la fila degli Umini per farsi autografare Quando lottano gli Dei
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Re:Grazie! « Rispondi #10 data: 17 Maggio 2024, 19:33:17 » |
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Citazione da: Berlicche il 17 Maggio 2024, 16:15:27 Grazie a tutti! Avevo undici anni, e cercavo un regalo da fare a mio padre per Natale. Cominciò così. Il mio genitore a volte leggeva strani libri, dalla copertina bianca con un’immagine tonda bordata di rosso. In alto, la scritta Urania. Fantascienza, la chiamavano. Così andai in edicola e comperai, con ciò che la mia paghetta di allora permetteva, il numero appena uscito di quella collana. Si intitolava “I superstiti di Ragnarok“. Dopo mio padre lo lessi anch’io, incuriosito. Avventura in purezza. Fu un colpo di fulmine. Qualche giorno dopo acquistai, al mercato di Porta Palazzo, altri quattro numeri, naturalmente usati. Asimov, Clarke… Era l’anno di Guerre stellari: la fantascienza diventò il mio genere letterario preferito. Per la fine delle medie avevo letto il leggibile nella biblioteca del mio paese. Durante gli anni del liceo e dell’università mi fermavo una o due volte alla settimana alle bancarelle di Corso Siccardi, alla caccia di volumi del passato che ancora non possedevo. Mi abbonai. Nel portafoglio conservo ancora il foglietto con annotati i “buchi” nella collezione. Nello sgabuzzino di casa un’intero ripiano è occupato da pile e pile di volumi in ordine di numero, un metro cubo e più di pagine variamente ingiallite. Si può dire che sia cresciuto a pane e Urania (poco pane). Ho già pubblicato due romanzi, "il tempo degli dei" e il suo seguito "L'ombra della minaccia", che sono fantascienza con una impanatura fantasy. Fino a poco tempo fa pubblicare su Urania era per me qualcosa oltre i sogni più audaci. Ancora non ho ben realizzato, e temo di svegliarmi; magari legato a un lettino, con un alieno insettoide che mi guarda e mi dice: "Ti piacerebbe, eh?"
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Ciao Antonio, ben sbarcato anche da parte mia. Questa è una laboriosa ed entusiastica famiglia galattica, ti troverai a tuo agio, come mi sono ritrovato io… Complimenti per il Premio Urania. È solo l’inizio, ora comincia il bello… Apprezzo molto la tua passione per le ibridazioni (è anche la mia). A leggerci! Dario aka Cletus
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Re:Grazie! « Rispondi #11 data: 18 Maggio 2024, 00:52:24 » |
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Citazione da: Berlicche il 17 Maggio 2024, 16:15:27 Grazie a tutti! Avevo undici anni, e cercavo un regalo da fare a mio padre per Natale. Cominciò così. Il mio genitore a volte leggeva strani libri, dalla copertina bianca con un’immagine tonda bordata di rosso. In alto, la scritta Urania. Fantascienza, la chiamavano. Così andai in edicola e comperai, con ciò che la mia paghetta di allora permetteva, il numero appena uscito di quella collana. Si intitolava “I superstiti di Ragnarok“. Dopo mio padre lo lessi anch’io, incuriosito. Avventura in purezza. Fu un colpo di fulmine. Qualche giorno dopo acquistai, al mercato di Porta Palazzo, altri quattro numeri, naturalmente usati. Asimov, Clarke… Era l’anno di Guerre stellari: la fantascienza diventò il mio genere letterario preferito. Per la fine delle medie avevo letto il leggibile nella biblioteca del mio paese. Durante gli anni del liceo e dell’università mi fermavo una o due volte alla settimana alle bancarelle di Corso Siccardi, alla caccia di volumi del passato che ancora non possedevo. Mi abbonai. Nel portafoglio conservo ancora il foglietto con annotati i “buchi” nella collezione. Nello sgabuzzino di casa un’intero ripiano è occupato da pile e pile di volumi in ordine di numero, un metro cubo e più di pagine variamente ingiallite. Si può dire che sia cresciuto a pane e Urania (poco pane). Ho già pubblicato due romanzi, "il tempo degli dei" e il suo seguito "L'ombra della minaccia", che sono fantascienza con una impanatura fantasy. Fino a poco tempo fa pubblicare su Urania era per me qualcosa oltre i sogni più audaci. Ancora non ho ben realizzato, e temo di svegliarmi; magari legato a un lettino, con un alieno insettoide che mi guarda e mi dice: "Ti piacerebbe, eh?"
| Benvenuto e complimenti per il premio!
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