27 Febbraio 2023, 01:00:13 | Commento scritto da dargon10 | | |
come nel suo precedente "la cosa dei monti catskill" anche con questo romanzo RYAN non mi ha deluso |
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20 Giugno 2015, 14:58:13 | Commento scritto da bibliotecario | | |
Al tempo in cui Urania sfornava un romanzo inedito dietro l'altro, non tutte le ciambelle uscivano col buco. Questo inqualificabile, noioso ed insulso Horror ne è la prova lampante, perché lo avranno scelto per la pubblicazione resterà sempre un mistero per me. |
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01 Febbraio 2014, 16:53:36 | Commento scritto da Rocheta | | |
La descrizione suggestiva della tormenta di neve che isola completamente una piccola cittadina di montagna, la lentezza con cui si sviluppa la vicenda e gli indizi gettati qua e là dall’autore prima di arrivare ai concitati momenti finali, sono i pregi di questo appassionante romanzo, all’interno del quale si muovono i tipici personaggi che popolano la provincia americana. Non è propriamente un libro di fantascienza, ma l’atmosfera di mistero che si respira fin dalle prime pagine rende la lettura avvincente. |
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31 Dicembre 2010, 16:48:00 | Commento scritto da maxpullo | | |
Avevo per lungo tempo rimandato la lettura di questo libro, perchè la stupenda ed inquietante copertina di Festino prometteva una lettura agghiacciante e volevo conservarmelo per una occasione speciale, magari per una di quelle tremende notti di fine estate con temporali scroscianti o per una fredda e buia sera invernale con il vento che ulula dalle finiestre... ed invece ho finito per leggerlo nelle condizioni peggiori, sbocconcellandolo tra una poppata, un cambio del pannolino e tutta quella serie di interruzioni che contraddistinguono la vita dei neogenitori. Eppure è stato forse proprio il suo saper reggere alle continue interruzioni che me lo ha fatto apprezzare di più: sebbene infatti la storia in se sia puerile, scontata e di una banalità quasi sconcertante, non si può negare che questo Alan Ryan conosca il suo mestiere. La descrizione della misteriosa tempesta che si abatte su Deacons Kill, l'atmosfera gelida che avolge la vicenda, le spettrali apparizioni dei clown ghignanti e la grande maestria nel riuscire a rendere avvincente una storia inconsistente sono i veri punti di forza di quello che altrimenti sarebbe stato un modesto e mediocre horror di serie B. Dal velato accenno all'Hoverlook Hotel, alla scelta dei clown come creature atte a susitare paura, mi è parso di intuire che Ryan abbia voluto in qualche modo "omaggiare" Stephen King, ma se lo stile è pressoche perfetto la storia rimane quella che è ed ogni accostamento con il grande maestro dell'horror che non sia riferito a questa mia "impressione" è assolutamente fuori luogo. Direi che merita una piena sufficienza, ma non aspettatevi grandi cose |
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14 Aprile 2008, 15:12:51 | Commento scritto da lonewalker | | |
Ragazzi leggendo la prima metà mi sono sentito un pò come nell'albergo di shining dopo la nevicata.....solo che, grazie al cielo non c'era Nicholson infuriato ma una serie di "strani fantasmi" molto molto vendicativi. Suggestive le descrizioni dell'ambiente invernale notturno, ben "dipinto" e con una appena apprezzabile carica di tensione. Perde molto nel finale però merita un passaggio. Lone |
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15 Aprile 2006, 11:17:22 | Commento scritto da cat | | |
Storia originale. Lettura veloce, senza annoiare. |
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11 Gennaio 2006, 18:55:08 | Commento scritto da Mago | | |
Difficile arrivare alla fine, è di una lentezza esasperante, ripetitivo e senza momenti particolarmente interessanti. Quando ce l'hai fatta... l'epilogo è all'altezza del resto. |
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