19 Febbraio 2024, 17:40:54 | Commento scritto da Salsam |
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Come già scritto da altri è una versione di Moby Dick interstellare. A differenza di Melville però mancano le caratterizzazioni dei personaggi, le descrizioni di luoghi e lo struggimento del protagonista. Neanche qui vi è una catarsi, solo autodistruzione. E' presente una figura di alieno apolide che si lascia morire lontano dal suo pianeta natio, già riscontrato in altri racconti di altri autori. Letto in un fine settimana, le pagine scorrono alla ricerca di una motivazione profonda per questa caccia senza quartiere che si perde nelle maglie, molto larghe e lasche di una narrazione a tratti inconsistente. La presenza dell'alieno all'inizio sembra voler dare uno spunto mistico che si perde dopo poche pagine. | |||||||
27 Febbraio 2023, 00:58:48 | Commento scritto da dargon10 |
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01 Settembre 2020, 14:52:53 | Commento scritto da maxpullo |
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Un buon romanzo di Resnick che rielabora in chiave fantascientifica la storia di Moby Dick. Personaggi abbastanza stereotipati e avventurette all'acqua di rose ci fanno compagnia per buona parte del libro: nessun approfondimento e scarse descrizioni della fauna cacciata dal protagonista sono i principali difetti che ho riscontrato durante la lettura; sense-of-wonder e scanzonata ironia, i principali pregi. Poi, improvvisamente, il romanzo decolla e si fa interessante soprattutto alla luce del controverso e insolito rapporto che si instaura tra Lane e la creatura cui da la caccia. Nonostante le descrizioni siano piuttosto scarne, Resnick riesce a darci una idea abbastanza chiara della sua Bestia dei Sogni e ad incuriosirci quanto basta per farci apprezzare il romanzo. Non è un capolavoro, ma si legge con piacere ed ha diversi spunti interessanti. Buono | |||||||
30 Marzo 2019, 17:50:39 | Commento scritto da nottolone |
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20 Aprile 2018, 09:44:59 | Commento scritto da astrologo |
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Un personaggio ai limiti della misantropia che piano piano si allontana dal consesso civile del suo mondo per inseguire un "sogno"? O un essere alieno che lo divora rendendolo vecchio e stanco? Poca azione, molta psicologia. Discreto per un buon inizio di uno scrittore a cui piace descrivere i sentimenti più che la fantascienza vera e propria. Passabile. | |||||||
01 Novembre 2014, 15:12:59 | Commento scritto da and |
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Storia di un uomo che insegue una sua ossessione, in giro per pianeti, nebulose, buchi neri ma soprattutto bar di alieni, questo romanzo breve è di ritmo incalzante, ma risulta anche bella anche la metamorfosi psicologica del protagonista. | |||||||
17 Febbraio 2013, 15:59:54 | Commento scritto da Han Tavers |
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Buon libro di Resnick che riesce, in parte, ad associare un pò di space opera e un pò di fantascienza psicologica. A me è piaciuto, letto in breve tempo a testimonianza della curiosità del tipo " cosa ci sarà dopo" (nel capitolo successivo)? | |||||||
09 Febbraio 2013, 14:15:16 | Commento scritto da mitd |
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Storiella insulsa basata su un'idea tanto ambiziosa quanto velleitaria che la narrazione non aiuta a sostenere (o forse velleitaria proprio a causa della narrazione). Il protagonista è un Achab affetto dalla sindrome di Stoccolma. Comprimari e dialoghi sono da fiera dello stereotipo. Resnick ha scritto meglio e di meglio. | |||||||
01 Ottobre 2011, 14:50:12 | Commento scritto da everard |
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A me è piaciuto molto. Considerevole il personaggio centrale che man mano va sempre più incupendosi. | |||||||
13 Marzo 2011, 12:16:22 | Commento scritto da corwin |
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Molto bello. Una specie di capitano Acahab e Moby Dick, me con diverse implicazioni e concetti. Memorabili i personaggi di Lane e della creatura. | |||||||
21 Luglio 2010, 15:32:02 | Commento scritto da luciana |
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Tutto il senso del libro si sviluppa dal cap. 19 in avanti, ovvero una ventina di pagine prima di terminare.Tutto ciò che accade dai cap. 1 al cap. 18 è una noiosa quanto inutile descrizione dei preparativi del viaggio. Se Resnick avesse dedicato la stessa attenzione alla storia che descrive dal cap. 19 in avanti, ci sarebbe saltato fuori un grande romanzo. Così, invece, ci si ritrova fra le mani una banale avventuretta senza sugo. Gli ultimi quattro capitoli, molto belli, richiamano il senso delle ossessioni, l'inseguire per tutta la vita un'utopia che fa perdere il senso della realtà e che non solo non si realizza, ma porta fuori da tutto ciò che è concreto, spirituale e vivo. Quando Lane ha l'opportunità di uccidere il Mangiatore di Anime e non lo fa, è questo il momento della fine dell'utopia: l'uomo vive delle sue ossessioni e non ha intenzione di eliminarle. Peccato per il bruttissimo romanzo che c'è saltato fuori. | |||||||
01 Luglio 2010, 17:25:31 | Commento scritto da Eremita |
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Qual'è il significato della vita? Cosa le da un motivo? Un amore? Una dipendenza? Una continua ricerca? Questo bel romanzo si può riassumere in una domanda che viene posta al protagonista: "Cosa farai Dopo?" Davvero bello sia come stile che come caratterizzazione dei personaggi. Il protagonista è una via di mezzo fra un disperato ed un semi eroe all'inseguimento continuo di se all'interno dell'altro. Consigliato. | |||||||
25 Giugno 2008, 21:51:04 | Commento scritto da marco.kapp |
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Un bellissimo romanzo d'avventura nello stile dell'Olandese Volante. Una caccia ad un sogno che è anche una disperata ricerca del significato della propria vita. Un'avventura come quelle di una volta, che lascia con il fiato sospeso dall'inizio alla fine e con una caratterizzazione del protagonista impeccabile. | |||||||
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