Il Mondo Circolare è sempre più in subbuglio, il conflitto tra coloro che lo dominano nell'ombra è spietato e senza alcuna pietà, soprattutto nei riguardi delle popolazioni più o meno consapevoli di cosa accade. In questo romanzo (il quarto in ordine cronologico, cioè dopo L'Ultima Ragione dei Re e prima di The Heroes) Abercrombie sposta l'azione dal Midderland alla Styria, patria della protagonista del romanzo Monza Murcatto, il comandante di una compagnia mercenaria. Coinvolta a sua insaputa in congiura di palazzo, Monza viene scoperta e scaraventata giù da una rupe dal Granduca Orso e creduta morta. Ristabilitasi, l'unico suo scopo sarà la vendetta verso il Granduca Orso, i suoi figli e tutti coloro che tentarono di assassinarla. Le danno manforte tutta una serie di individui poco raccomandabili: Ghigno, un killer ossessionato dai numeri che vive bene solo tra le mura di una prigione, Castor Morveeer, un paranoico avvelenatore accompagnato dalla sua inseparabile apprendista. Ad essi si aggiungono alcuni personaggi già comprimari nella trilogia The First Law e che qui assurgono al rango di co-protagonisti, Nicomo Cosca comandante mercenario con nessuno da comandare ed in più alcolizzato, Caul Il Brivido, guerriero nordico venuto in Styria per diventare un uomo migliore e Shaylo Vitari ex pratica dell'inquisizione attualmente killer a pagamento. Anche in questo romanzo Abercrombie prosegue la sua opera di demolizione degli stilemi del fantasy, quindi anche qui abbiamo cinismo a palate, nessun eroe e nessun ideale da perseguire, solo vendette, tradimenti, omicidi più o meno efferati. Il romanzo è ben scritto, l'azione è continua e travolgente, i personaggi per quanto sgradevoli sono comunque in qualche modo simpatici; quindi cosa pretendere di più? Nulla, solo che la Gargoyle stampi al più presto l'ultimo romanzo di Abercrombie ambientato nel Mondo Circolare ossia Red Country, dove dovrebbe essere rivelata la sorte di un certo guerriero dalle nove dita...... |