07 Febbraio 2024, 12:40:10 | Commento scritto da nemesis |
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Avventuroso, vintage e per nulla scontato. | |||||||
18 Gennaio 2021, 23:32:27 | Commento scritto da dargon10 |
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king spazia nella fantascienza senza nessun problema , a tratti è addirittura malinconico , bravo !!! | |||||||
26 Agosto 2020, 20:30:40 | Commento scritto da adso |
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Un King che, quasi quasi, non mi sarei aspettato. Sapevo che si trattava di un romanzo ispirato a Sheckley (direi più al racconto “Il premio del pericolo” piuttosto che a “La settima vittima”), ma lo sviluppo ha preso una direzione diversa rispetto a quella che lasciavano presagire le premesse. Per certi versi credevo mi sarei ritrovato a leggere una specie di variante rispetto a “La lunga marcia”, ma le due opere non potrebbero essere più diverse. Infatti, se nel primo romanzo il nemico è sempre presente e tangibile, in questo è meno direttamente visibile, anche se dannatamente subdolo e ben radicato nelle menti delle persone. Sto parlando dell’informazione e della sua capacità di veicolare e plasmare le idee nonchè, di conseguenza, i comportamenti di massa. Questo perchè chi detiene il potere ha la necessità di distogliere l’attenzione della gente da quelli che sono i problemi più pressanti come inquinamento e disoccupazione e convogliarla verso i protagonisti dei giochi televisivi che vengono trasmessi senza soluzione di continuità. La trama è avvincente e piena d’azione, anche se il profilo psicologico del protagonista è meno approfondito rispetto a quanto l’autore ha ampiamente abituato i suoi lettori. La conclusione amara è che il “sistema” si serve delle persone finchè gli fanno comodo, salvo liberarsene quando hanno esaurito la loro utilità. Scena finale “telefonata” che racchiude l’invito a opporsi a questo status quo e a far prevalere la propria identità, anche a costo di rimetterci in prima persona. Opera minore dello zio Steve, ma si tratta pur sempre di un gran bel leggere. W IL RE! | |||||||
03 Settembre 2019, 16:32:13 | Commento scritto da sergio23 |
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mi aspettavo molto di piu'. si salva nel finale. | |||||||
29 Aprile 2019, 11:29:15 | Commento scritto da carlissian75 |
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Romanzo dal ritmo serrato ma pervaso da una profonda tristezza, il finale riscatta l'uomo in lotta con una società disumanizzata e privata di qualsiasi morale. | |||||||
14 Novembre 2016, 02:16:27 | Commento scritto da Giurista81 |
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Come giustamente han detto i precedenti recensori, si tratta di un palese omaggio a Robert Sheckley da cui si mutua totalmente il soggetto. Lo stile narrativo tuttavia è assai coinvolgente così come la caratterizzazione del protagonista. Il Ben Richards di King/Bachman è una sorta di Jena Plissken di carpenteriana memoria, molto caustico e smargiasso. Si ridimensiona la componente ironico-grottesca di Sheckley a favore dell'azione pura. Terribile il finale per la sua fortissima componente profetica (fa guadagnare punti al testo e lascia a bocca aperta lo spettatore). Molto carino, ma tutt'altro che orginale. Vien poi da sorridere, leggendo le presentazioni dei tempi odierni che parlano di uno Stephen King che anticipa gli Hunger Games... Attenzione al film omonimo che ne è stato tratto nel 1987, con Shwarzenegger, che ha una sceneggiatura totalmente difforme che si rifa a un film di Lucio Fulci piuttosto che a questo romanzo che, lo ripeto, è un omaggio palese a La Settima Vittima di Robert Sheckley. Qua la mia recensione completa: http://giurista81.blogspot.it/2016/11/autore-king-con-pseudonimo-di-richard.html | |||||||
15 Marzo 2012, 17:27:20 | Commento scritto da Notman |
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Anche io avevo alle spalle il film, devo ammettere che è un ottimo libro, mi ha catturato e mi ha davvero fatto sentire teso per Richards... potevo sentire le sue emozioni e immedesimarmi.. ottimo davvero | |||||||
14 Luglio 2011, 10:40:26 | Commento scritto da attiliosfunel |
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Molto meno riuscito de La lunga marcia... come qualcuno ha già fatto notare, l'idea è una scopiazzatura di Sheckley,e forse si vede. | |||||||
14 Luglio 2011, 09:54:30 | Commento scritto da mitd |
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Romanzo intrigante, ben scritto e ben condotto. Si legge d'un fiato. Però la fantascienza è una letteratura di idee. E allora il nostro autore, che si cela dietro uno pseudonimo segreto quanto quello di Pulcinella, non dovrebbe essere lodato per aver fotocopiato e ampliato l'idea di un altro scrittore (e quale!!!). Invito tutti alla lettura del racconto "Il prezzo del pericolo", scritto con vera fantascientifica preveggenza da Robert Sheckley nel 1958 (!!!) e pubblicato nell'antologia "La decima vittima", Oscar Mondadori, da cui fu tratto un film nel 1970. A quando la riscrittura dei capolavori di altri autori, caro Stefano Re? | |||||||
28 Agosto 2010, 21:39:54 | Commento scritto da Lov3craft |
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Veramente bello! Avevo visto solo il film e scoprire la vera storia è stata una grande sorpresa... il libro è ben costruito e guida il lettore in una vera e propria escalation di emozioni! Consigliato a tutti. | |||||||
20 Settembre 2006, 08:22:22 | Commento scritto da Gundam70 |
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Tra Grande Fratello, L'isola dei famosi etc. in effetti mi chiedo quanto manchi alle nostre TV prima di proporci "L'uomo in fuga". Avvincente. Scorrevole. Bello. Consigliato. | |||||||
30 Aprile 2005, 11:14:33 | Commento scritto da Stormbringer |
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Molto avvincente, l'ho letto non conoscendo il vero Autore ed ho pensato lo copiasse ( ! ) .Trama ben sviluppata e personaggi ben descritti, lo si legge d'un fiato, a tratti angosciante ma sicuramente bello. | |||||||
29 Aprile 2005, 21:35:53 | Commento scritto da Zapod |
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Buono, a prescindere dal fatto che si sappia o no chi si cela sotto l'ormai arcinoto pseudonimo... La trama regge e si fa ricordare, il personaggio ha spessore, l'ho letto volentieri. Il soggetto è stato poi, come prevedibile, visti i magnanimi lombi, abusato e stravolto dal cinema... | |||||||
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