25 Maggio 2016, 00:56:08Commento scritto da galions
Voto: 7.50
Millemondi ricco di tematiche e di riflessioni tra le righe, che merita la lettura al fine di conoscere meglio un autore come Moorcock.
Tutti i tre romanzi sono accomunati da un'umanità allo stremo, prossima all'estinzione o alla distruzione, dove il pessimismo la fa da padrone.
Altrettanto comune ai tre titoli è la fretta con cui Moorcock giunge ad un finale che lascia un pò spiazzati.
Qualche pagina in più non avrebbe fatto male, perchè a mio avviso ci sono numerosi spunti di riflessione che avrebbero meritato un approfondimento maggiormente curato.
IL VELIERO DEI GHIACCI 7/10
Viaggio epico di un comandante a capo di un'imbarcazione dotata di pattini che scivolano sul ghiaccio.
Una Terra preda di una glaciazione millenaria costringe i mammiferi oceanici a spingersi sulle pinne anziché nuotare e gli uomini a cacciarli su velieri trascinati dai venti.
Le difficoltà della vita hanno suggerito diversi modi di affrontare un ambiente così difficile, ma il viaggio dei protagonisti farà vacillare le certezze su cui sono stati fondati un rigido codice morale e l'intransigenza del capitano Arflane, condottiero deputato ad incontrare la divinità materna che ha insegnato agli uomini la sopravvivenza: la Madre dei Ghiacci.
IL CAMPIONE ETERNO 8/10
Un uomo comune viene evocato per reincarnarsi in un nobile guerriero.
Circondato dagli agi di una corte regale e dall'amore della figlia del re, il campione Erekose scatena il suo valore in guerra.
Ma i pretesti di questo conflitto ed i giudizi degli umani sui nemici Eldren portano Erekose a nutrirsi di dubbi.
Dubbi sulla buona fede degli umani e dubbi su un ruolo che imprigiona il protagonista in una guerra senza fine che mai gli farà conoscere una pace duratura.
I RITI DELL'INFINITO 7.5/10
Il professor Faustaff difensore integerrimo della vita umana protegge come può le multiple versioni planetarie della Terra dagli attacchi delle squadre di demolizione.
Ma la sua intransigenza non gli permette di organizzare rappresaglie violente.
Il suo antagonista principale è nientemeno che un cardinale che scorrazza vestendo il porporato e con una cattedrale come quartier generale.

I temi evocati tra le righe sono più interessanti che non le trame in sè dei tre romanzi, ma pur giungendo in tutti e tre i titoli con una certa fretta al finale, la lettura è stata discretamente piacevole.
Non mi sento certo di classificare questo Millemondi come fantascienza pura, ma per me questo non è un grosso problema.
 
10 Agosto 2015, 22:32:06Commento scritto da doge
Voto: 7.00
Perfettamente d'accordo con Antosimov qui sotto..:-) Quel che mi è piaciuto di meno è stato "il campione eterno"...da non buttare cmq;-) Voto:7
 
10 Agosto 2015, 21:17:49Commento scritto da antosimov
Voto: 7.00
I primi 2 romanzi sono di fantasy, il terzo è pura fantascienza.
A me sono piaciuti, in particolare 'il veliero dei ghiacci' sicuramente fa l'occhio a 'Moby Dick'  ma ha il fascino di un mondo sul ghiaccio.
Non è male ' I riti dell'infinito' terre alternative.  
 
30 Marzo 2015, 16:41:05Commento scritto da emilio
Voto: 2.50
ignoravo del tutto quest'autore. Dopo aver letto questi romanzi cercherei di non rileggere nulla di suo. Inconsistenti è dir poco. Inutili è dire troppo. Buoni per i tipografi che hanno stampato il libro, gli unici rimasti contenti.
 
12 Novembre 2014, 09:42:50Commento scritto da Oldman
Voto: 5.50
Per il mio modesto parere di appassionato di SOLA SF, questo mi pare un buon romanzo dai Fantasy! Credo che di SF ve ne sia ben poca! Per me e un bellissimo "mattone" e mi guarderò bene dal leggere ancora questo autore con questo tipo di racconti. Personalmente poi, metto gli scrittori Inglesi al pari degli asiatici e dei sovietici. Hanno una pedanteria nello scrivere tutta loro e a me non piace. Posso anche sbagliare; ma io la penso così.
 
23 Ottobre 2014, 23:01:09Commento scritto da Sherdan
Voto: 5.50
Il veliero dei ghiacci
Un'avventura che strizza l'occhio a Conrad (e il cui nome è richiamato dal protagonista) e a Melville sebbene in un contesto non proprio marino, bensì di gelido ghiaccio perenne. Il protagonista s'imbarca in una nave che, solcando i ghiacci ignoti dell'emisfero boreale, lo dovrebbe portare verso una meta a dir poco "divina", ma la sua fede vacilla nel susseguirsi di eventi che uno dopo l'altro ne dimostrano l'infondatezza, o per lo meno, l'incomprensibilità. Il lugubre viaggio diventa così il luogo in cui "perdere" sè stessi per uno ignoto che si mostrerà in tutta la sua spietata...banalità.

voto 7

Il Campione Eterno
D'accordo che è stato scritto nel '56 e forse al tempo poteva essere un originale tentativo d'introdurre un eroe un pò più introspettivo e dubbioso nel panorama della Heroic Fantasy, ma questo aspetto che doveva essere il punto di forza del romanzo, visto che la trama è a dir poco insulsa e monotona, finisce per spegnersi rapidamente senza approdi in un finale tiratissimo.

voto 5

I riti dell'Infinito
La trama, che ricorda un pò lo stile di Rog Philips, vede  un'organizzazione che è guidata da un vero filantropo e cerca di salvare una serie di Terre "alternative" da una non meglio precisata minaccia...ma poi tutto si riduce ad un susseguirsi rocambolesco di eventi e le motivazioni che sul finale saranno date, mi hanno lasciato l'amaro in bocca.

Voto 5
 
18 Ottobre 2014, 14:55:26Commento scritto da bibliotecario
Voto: 6.50
Tre romanzi di Moorcock che spaziano dal fantasy del  "Il Campione Eterno" alla FS più classica del " I riti dell'infinito" ma il più interessante dei tre per ambientazione, caratterizzazione dei personaggi e svolgimento resta certamente "Il veliero dei ghiacci".  Ispirato dal Moby Dick di Melville si svolge su una Terra futura, irriconoscibile e coperta da ghiacci eterni, verso la fine di un epoca e agli albori di grandi capovolgimenti ambientali a cui ancora una volta l'uomo dovrà adattarsi o perire.
 
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