| Voto: 8.00 |
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| Voto: 7.00 |
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Originale! A parer mio è l'appellativo che gli calza meglio.
La bilancia pende alternativamente su Fantasy e Fantascenza, più sulla prima nel totale.
Nemmeno il sottogenere è ben definito: magia, ipertecnologia, fiaba, misticismo, politica e forza militare, si mescolano e si rincorrono in una prosa a tratti viva e brillante, a tratti lenta e monotona.
I personaggi sono davvero tanti, un numero più adatto ad una saga che ad un singolo romanzo, nel complesso però, sono convincenti e caratterizzati bene.
Il mestolo, che gira e rigira tutto questo potpourri di elementi discordanti, è lo stile usato da McDonald, per niente lineare, e a tratti di una forma che ricorda la New Wave britannica (in ritardo di vent'anni).
Anche il finale lascia un po' perplessi, non è netto e deciso, ma sfuma via piano piano.
Non è certamente il McDonald di Necroville, dove lo si vede più maturo e più attento alla trama e ai contenuti.
La cosa più sconvolgente è che tutta questa disarmonia potrebbe essere sia un punto debole che un punto di forza, rendendolo un romanzo, che a tutti gli effetti, accontenta tutti... e nessuno.
Io stesso non saprei dire se mi è piaciuto ma sono contento di averlo letto, il perchè?... non lo so.
Tony
| Voto: 9.00 |
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La costruzione in piccoli capitoli invita alla lettura e il romanzo è incredibilmente pieno (e da qui si notano le capacità creative dello scrittore) di frasi ad effetto, di periodi di vera poesia, di mero 'abusivismo tecnologico' (gli uomini non cambiano mai..) , di fedi e religioni strambe (gli uomini non cambiano mai) e di persone strane,speciali,particolari,anche spettacolari(gli uomini,scusate se mi ripeto,non cambiamo mai)!!
La tecnologia è mescolata alla magia (che gusto c'è a studiare il conoscibile quando è molto più interessante studiare quel che è inconoscibile?) , la cattiveria e l'avidità son mescolate alla bontà e al sacrificio...non è per nulla un romanzo buonista ma realista..ci sono i buoni,i cattivi,i veri malvagi..e le vie di mezzo.
Il tutto condito da omini verdi, tecnologia temporale e tanta, tanta sabbia rossa (in un' atmosfera a larghi tratti steampunk)!
E il finale?Il finale è di quel tipo che,lette le ultime righe, espiri con un sorriso ironico sulla faccia e,compiaciuto, chiudi il libro;-)
Consigliatissimo! Voto:9
| Voto: 8.50 |
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| Voto: 5.00 |
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Da una parte avrei voluto, con un buon commento, dare il mio piccolo contributo nell'aiutare in tutti i modi possibili quel pugno di eroi che hanno dato vita a questa nuova casa editrice, Zona42 che pubblicherà spero con enorme successo, solo FS.
In tutta onesta pensavo ad un compito facile visto il nome dell'autore, di cui avevo già letto i formidabili "Il fiume degli dei" e "Il circo dei gatti di Vishnu" ma invece si è rivelato tutt'altra cosa.
Desolation Road non sembra neanche scritto dallo stesso autore dei due titoli sopra citati.
Più che hard fs come mi aspettavo mi sono ritrovato a leggere un fantasy, una fiaba magica e onirica di ambientazione fantascientifica che purtroppo non è proprio nelle mie corde. Magari sotto sotto gli argomenti trattati sono interessati e la struttura del racconto suddivisa in piccoli capitoli scritti benissimo hanno un che di epico e lirico, ma c'è poco da fare non è proprio la mia fantascienza.
Non buona la prima sotto con la seconda...
