15 Febbraio 2022, 18:43:33Commento scritto da Free Will
Voto: 8.00
Questo non è certo il miglior libro di Clarke, però è tassativo leggerlo almeno una volta, per due motivi: Clarke era e resta uno dei maggiori scrittori di FS di tutti i tempi (secondo forse solo ad Asimov, e comunque nella top 5); e poi si tratta del romanzo con cui Urania, la nostra amata (e purtroppo in declino verso la scomparsa inevitabile) collana, esordì nel lontano 1952 (prima che io cominciassi a camminare). C'è da dire che è molto corto e, forse vuol dire che è stato molto tagliato. Ma non importa perché, in effetti, accade ben poco in questa piccola avventura. Però il bello è che quel poco che accade è strepitoso, perché l'autore immagina il pianeta Marte, non esattamente come è realmente, ma andandoci vicinissimo. Bisogna pensare che altri scrittori che hanno descritto Marte prima e dopo di lui (perfino dopo un decennio, quando se ne sapeva molto di più) hanno scritto delle grandissime cavolate, mentre Clarke rimane sul più che verosimile e l'aspetto "scientifico" è il massimo che si potesse immaginare a quel tempo. Per certi versi è perfino profetico, un po' come accade ai grandi scrittori, come per esempio Heinlein.
L'unico aspetto un po' troppo fantasioso (almeno per ora) è stato immaginare la presenza della vita sul pianeta rosso. Però proprio qui c'è il colpo di scena che solo un grande maestro può escogitare: la vita è ridotta ai minimi termini, ossia pochissime unità di animali (intelligenti?) e rarissime piante che in qualche modo li sostentano, fornendo loro l'ossigeno non (più?) presente sul pianeta. Per questo motivo anche dopo anni dalla prima piccola colonizzazione umana sotto le cupole, nessuno si era accorto di tale presenza, ed è solo per caso e per la curiosità del personaggio principale che si arriva alla scoperta. E allora sorge spontanea la domanda: anche dopo anni che abbiamo mandato lassù delle sonde e dei veicoli robotizzati che hanno girato qua e la, abbiamo visto davvero tutto???
Peccato per aver lasciato la traduzione originale della pessima Maria Gallone. E' abbastanza interessante la biografia in coda al romanzo, anche se decisamente pleonastica per qualunque lettore di FS (a meno che questo non sia il primo libro in assoluto che legge).    
 
14 Gennaio 2017, 14:19:31Commento scritto da Tex-49
Voto: 6.50
Una storia piacevole, scorrevole a leggersi, ma senza particolari temi di grande interesse.
 
21 Novembre 2015, 14:47:57Commento scritto da doge
Voto: 8.00
Bel libro,storia dell'inizio della colonizzazione di Marte come ai bei vecchi tempi..grossi cupoloni per trattenere l'atmosfera e l'inizio dei problemi di 'cooperazione' Terra/Marte;a questo si aggiunge la scoperta dei 'marziani',ben diversi da quel che di solito si vede però!Marte sopravviverà come nuovo pianeta/casa degli esseri umani o la sua storia di colonizzazione è destinata a fallire?..dipende..anche dai marziani!:-)Voto:8
 
Utenti cui piace il libro
Utenti cui non piace il libro