22 Ottobre 2018, 12:29:47 | Commento scritto da capricorno52 |
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Stimolato dall’ uscita di Missione su Minerva quinto volume del ciclo “ I giganti”, ho riletto questo libro che conservavo da tempo. L’autore partendo dall’ idea che nel corso degli anni, il progresso dell’ umanità sia stato condizionato da misteriosi “controllori”, collegati agli antichissimi originari abitanti di Minerva, si sposta dal genere di fantarcheologia alla fantapolitica, e così nel racconto si privilegia l’intrigo ed il thriller , la trattazione fantascientifica si riduce rispetto agli altri romanzi del ciclo, concentrandosi nella descrizione di ambienti , frutto di realtà virtuali, ben descritte ed innovative rispetto all’ epoca pubblicazione del libro 1981. La narrazione è piatta, manca la tensione ed colpi di scena, cio' rende lo stile di scrittura poco coinvolgente , i dialoghi sono frammentati, latita l’ azione, personaggi sono poco caratterizzati, tuttavia il romanzo anche se scritto 40 anni fa è ancora attuale , basato su solide basi scientifiche che accompagnano con sufficiente coerenza la parte fantastica. Meno coinvolgente ed intenso rispetto ai primi due volumi , nella media. | |||||||
10 Marzo 2016, 12:46:01 | Commento scritto da astrologo |
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un commento che vale per l'intero ciclo: Fondamentalmente la fanta-archoelogia non è una sotto serie che mi appassioni ed in questo ciclo non ho trovato proprio nulla di eccezionale. Sono tuttavia stupito del perché si è pensato di ripubblicare tre romanzi da lettura "estiva" come questi | |||||||
07 Settembre 2015, 15:52:17 | Commento scritto da Mifune |
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Una grande delusione. L’idea di fondo sarà anche buona, ma l'opera non ha nulla dei precedenti Lo scheletro impossibile e Chi c'era prima di noi. Questi ultimi erano caratterizzati da un alto grado di speculazione fantascientifica e da un dialogo serratissimo tra pochi personaggi. La stella dei giganti è frammentario, contorto, senza grande mordente per almeno una buona metà, pieno di lungaggini inutili e descrizioni noiose. Sembra quasi che l’autore sia un altro. Soprattutto non c’è nessuna traccia degli enigmi fantascientifici che rendono i capitoli precedenti tanto avvincenti. Nell’ultima parte il racconto si fa assai più interessante, è innegabile, ma ormai è troppo tardi per capovolgere il mio senso di delusione. Nonostante tutto, non posso non dare un voto inferiore al sette, considerando soprattutto l’idea di fondo e le cinquanta pagine finali. | |||||||
03 Maggio 2013, 14:53:26 | Commento scritto da and |
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Ultimo atto, anche questo all'altezza degli altri due. In questo romanzo gli intrighi militari e politici prendono il posto delle ipotesi evoluzionistiche che erano presenti nei primi due. Anche se purtroppo in Italia non sono stati pubblicati gli ultimi due volumi del ciclo dei Giganti ('Entoverse' 1991 e 'Mission to Minerva' 2005) i ciclo formato dai primi 3 risulta a mio parere assolutamente godibile. Consigliatissimo. | |||||||
08 Novembre 2012, 14:18:31 | Commento scritto da Free Will |
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Il primo romanzo del ciclo, "Lo scheletro impossibile" (Urania 739), era molto intrigante per l'argomento, ma eccessivamente verboso; il secondo, "Chi c'era prima di noi" (Urania 765), era decisamente più forte, non solo per il fatto che si entrava nel vivo della vicenda e per l'azione, ma anche per la potenza dell'idea fantascientifica. Questo terzo libro, da una parte si arricchisce di eventi, personaggi, mondi e civiltà alieni, intrighi politici, minacce di guerra, ecc., dall'altra esagera ancora con la verbosità, al punto da risultare noioso e ripetitivo in molte parti. Molte frasi, paragrafi o interi capitoli potrebbero essere tranquillamente trascurati, senza perdere alcunché della storia; paradossalmente si può affermare che le prime 100 pagine del libro potrebbero essere cancellate interamente, migliorando molto la fruibilità dello stesso. Dirò di più: il finale è troppo forzato e l'idea di base così affascinante viene snaturata, forse per preparare il clima degli episodi successivi (che Urania, con la consueta mancanza di rispetto per i suoi lettori, non ha mai pubblicato). Così aggiungo che si potrebbero tagliare anche le ultime 10 pagine, ed alla fine questo tomo di 230 pagine fitte fitte, si potrebbe ridurre a circa la metà. Detto questo, il romanzo, ed il ciclo nel suo complesso, è molto positivo, originale e visionario. Purtroppo la traduzione è affidata ancora alla "vecchia" Beata della Frattina, con i suoi tipici errori ed il linguaggio stonato. La copertina di Karel Thole coglie un attimo particolarmente suggestivo descritto in un momento chiave della vicenda e, come al solito, risulta decisamente in tema (contrariamente a molti suoi successori). | |||||||
04 Aprile 2012, 12:07:14 | Commento scritto da Notman |
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Conclude (per ora) le traduzioni italiane di Hogan. Romanzo sicuramente diverso dai due precedenti, che mette in luce una diversa situazione, ma sempre interessante e coninvolgente con i numerosissimi colpi di scena che iniziavano già da "Lo Scheletro Impossibile" Spero che vengano tradotti gli altri due romanzi rimasti... | |||||||
24 Dicembre 2009, 16:06:00 | Commento scritto da npano |
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Buona conclusione della trilogia ( in verità c'è un quarto romanzo molto più recente che non mi risulta però tradotto in Italia) Romanzo ben scritto con delle buone idee, un po naive in alcuni punti Classica lettura non impegnativa ma godibile. | |||||||
23 Agosto 2009, 13:48:12 | Commento scritto da Eremita |
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Un intrigo cosmico... una cospirazione stellare... pur non avendo letto gli altri, non mi sono troppo mancati. ottimi personaggi, ottima trama, molto bello. stile scorrevolissimo. | |||||||
21 Agosto 2007, 14:59:44 | Commento scritto da catello |
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E' senz'altro un romanzo molto affascinante e ti invita a leggerlo tutto d'un fiato, specialmente se hai già letto i primi due della trologia. Speriamo che i nuovi libri, che continuano la saga, vengano proposti da urania. Infatti ho saputo che nel 2005 è stato presentato "Missione su Minerva". Spero che non sia una balla. Ciao | |||||||
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