27 Agosto 2017, 04:20:07Commento scritto da galions
Voto: 7.00
Urania Collezione dedica questo volume ad un autore conosciuto più per il suo ruolo di curatore di 'Astounding Science Fiction', pubblicazione simbolo dell'età dell'oro della fantascienza, che per la sua produzione letteraria.
Il volume è occupato per più di metà dal romanzo-diario da cui prende il titolo ovvero:
LUNA D'INFERNO  4.5/10
Resoconto del naufragio lunare di un equipaggio di 15 ingegneri rimasti intrappolati al centro della faccia nascosta della Luna, dopo il fallito allunaggio del vettore che avrebbe dovuto riportarli sulla Terra a missione completata.
Purtroppo l'iniziale impatto positivo dovuto all'elemento pionieristico della missione lunare finisce presto per lasciare spazio alla noia di una completa e inesauribile fiducia nell'ingegno umano da parte di Campbell.
La Luna sembra un supermercato di materie prime essenziali, mentre gli ingegneri ottengono con relativa semplicità ossigeno, acqua, elettricità, calore, senza contare tutto ciò che riescono a costruire o ad assemblare grazie ai resti del relitto del razzo di rientro. Traduzione con passaggi esilaranti tipo il giorno di Ringraziamento che diviene il giorno di Rendimento di Grazia.
SETTE MILIONI DI ANNI    7/10
ALLA FINE DEL TEMPO  7/10
Meglio i due racconti centrali del volume dove Campbell immagina il mondo in un remotissimo futuro dove le macchine, grazie alla tecnica perfezionata, sono ormai autonome sia nei loro compiti che nella loro manutenzione, tanto che gli uomini hanno dimenticato il motivo per cui sono state azionate.
Nel secondo racconto il protagonista di un esperimento ha occasione di essere testimone della fine dei tempi, un'era in cui tutto è prossimo all'esaurimento: il Sole, la deriva delle galassie, persino l'attività delle particelle degli atomi.
Davvero affascinante.
LA 'COSA' DA UN ALTRO MONDO 9/10
Fanta-horror conosciuto per la sua duplice trasposizione filmica in cui una piccola comunità scientifica di una base antartica si ritrova ad affrontare un'odissea inenarrabile di terrore ed angoscia.
Campbell risulta davvero efficace nel descrivere il lento ma inesorabile scivolamento della ragione nel sistematico sospettare di tutto e di tutti che condanna irrimediabilmente i protagonisti alla solitudine.
Quest'ultimo romanzo breve è il gioiello del volume.
 
11 Maggio 2015, 14:17:39Commento scritto da Free Will
Voto: 6.50
Mamma mia come sono vecchio! Questo è ciò che ho pensato vedendo che questo romanzo è stato scritto nel 1951, cioè quando sono nato. E' incredibile che a quel tempo si pensasse di andare sulla Luna con spedizioni così dilettantesche e addirittura che per una spedizione di soccorso si pensasse ad una sottoscrizione pubblica di qualche milione di dollari, che si dimenticasse anche del fatto che sarebbe occorso un equipaggio! E pensare che dopo solo 18 anni sulla Luna ci siamo andati veramente e con ben altri mezzi e professionalità. Cosa dire poi del fatto che i naufraghi astronauti, risolvano facilmente tuti i loro problemi: serve un qualsiasi elemento della tavola periodica, per ottenere ossigeno, acqua, metalli di ogni genere? Basta uscire un attimo, scavare nella prima roccia incontrata ed ecco il palladio, l'argento, il piombo, i diamanti, il gesso, il mercurio, ecc. ecc. Serve un riparo? Basta cannibalizzare l'astronave e in men che non si dica si costruisce una cupola ricca di aria e acqua autoprodotte. Serve energia? Altri elementi trovati fuori e un po' di ingegno ed ecco costruite centrali di produzione di energia. E poi una vera e propria miniera di estrazione, centrali per riscaldamento, macchine a vapore, laminatoi. Neanche fossero tutti delle Suor Nausicaa. E la più bella di tutte: serve del cibo perché le scorte sono finite: niente di più facile, basta sintetizzare ogni elemento nutriente (carboidrati, grassi, proteine, tutte le vitamine, ecc.) con colpi di alchimia, prelevando le solite semplici rocce, magari aggiungendo un po' di vestiti, asciugamani, libri, il legno dei mobili (sic!) dell'astronave. Beh, tutto questo è talmente ridicolo e infantile che risulta perfino geniale. Ma soprattutto quello che colpisce è il grande ottimismo: l'uomo, con la sua intelligenza, è capace di qualsiasi cosa; se necessario o addirittura se deve trovare una soluzione per la sua sopravvivenza, non avrà alcun ostacolo, magari soffrirà un po', ma alla fine ce la dovrà fare. E' l'illuminismo che riappare con grande potenza.
Il senso di antico è dato anche dalla terribile traduzione che si esprime, non in un italiano del 1950, ma addirittura in una lingua ottocentesca.

I tre racconti in appendice sono invece molto pessimisti: i primi due sono ambientati in lontanissimi futuri nei quali non c'è spazio per l'umanità e neppure per i pianeti, i sistemi solari. le galassie; l'ultimo tratta il tema dell'invasione aliena, anche questa senza scampo, con dettagli horror.  
 
06 Aprile 2015, 15:56:43Commento scritto da emilio
Voto: 6.00
Salvo solo la cosa da un altro mondo di cui ricordo il primo film degli anni 50. Luna d'inferno non mi è piaciuto molto.
 
19 Agosto 2014, 11:49:47Commento scritto da antosimov
Voto: 8.50
Non ho riletto il romanzo (letto pochi anni fa sul numero 30 di urania) che ritengo comunque un ottimo scritto.
I tre racconti aumentano il valore del romanzo , in particolare l'alieno in Antartide.
Anche se è fantascienza antica ha un fascino notevole e storico.
 
01 Novembre 2013, 09:10:02Commento scritto da alfasecur
Voto: 9.00
Per noi ragazzi degli anni 60, questa era fantascienza pura e ci faceva sognare di essere sulla luna insieme a quel pugno di uomini a combattere la quotidiana battaglia  per la sopravvivenza. Martirio lunare era il titolo di allora e lo annovero, nonostante adesso sembri quasi una favoletta per bambini, tra le mie letture preferite. Riletto e assaporato fino all'ultima pagina con grande emozione.
 
31 Ottobre 2013, 19:32:13Commento scritto da belvas
Voto: 8.00
Visto con gli occhi di oggi sembrerebbe patetico, ma visto con gli occhi di allora, se possibile, assume una veste nuova. Per certi aspetti ho invidiato chi lo ha potuto leggere allora, chi ha sognato di andare sulla Luna. Oggi lq fantascienza non sembra in grado di far sognare un futuro milgiore.
In fondo Campbell non è uno scrittore, e si vede. Però la fiducia nel futuro nel quale la scienza è in grado di dare risposte a tutto, compreso trovare del cibo dalle rocce lunari, questo rende bene l'idea che ha guidato, poi, la mano degli ingegneri che l'uomo sulla luna ce lo hanno portato davvero. Non è un capolavoro, ma merita la mia sufficenza piena.
 
31 Ottobre 2013, 17:23:08Commento scritto da remotino
Voto: 6.50
Il primo romanzo e' fra i generi che mi piacciono, avventure  di uomini in situazioni drammatiche. Di per se il romanzo mi e' piaciuto, peccato per la traduzione che mi pare scarsa, il traduttore mi pare di origini anglosassoni abbia utilizzato un dizionario dei primi novecento, sembra quasi come ai giorni d'oggi si utilizzi google traduttore. Cosi' pure per le unita' di misura, forse perche' sono un tecnico ma certi termini so che si usavano anche negli anni cinquanta. Gli altri tre racconti sono niente male, uno "La cosa d' un altro mondo" sono certo che a dato spunto ad un film che ho visto qualche anno fa.
 
28 Ottobre 2013, 08:33:17Commento scritto da nickel
Voto: 6.00
Insomma, lettura piacevole a tratti, un po' difficile da capire (per me) l'ultimo.
 
21 Ottobre 2013, 17:26:00Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 6.00
"Luna d'Inferno": invecchiato malissimo, la parte scientifica fa veramente ridere, la storia (storia??) è noiosa da morire. Certo avrà avuto un suo perchè se letta nel 1950.
Voto: 4

"Sette milioni di anni" e "Alla fine del tempo": Possiamo considerarlo un dittico e dopo averli letti capirete il perchè. Molto evocativi, ambientati in un futuro distante milioni di anni da adesso. Che ne sarà della Terra ? E dell'Uomo ? Molto piacevoli.
Voto: 7,5

"La cosa d'un altro mondo": Un altro bel racconto. L'inizio mi ha riportato alla mente i paesaggi e le sensazioni di "Le montagne della follia" di Lovecraft, lo sviluppo è invece tutt'altra cosa. Ragazzi, questo racconto ha 80 anni !! Tanto di cappello...un vero classico.
Voto: 7,5

La media darebbe un 6,5 abbondante ma il romanzo "Luna d'inferno" oltre ad essere brutto occupa più di mezzo volume, quindi ...
 
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