19 Aprile 2016, 14:31:15Commento scritto da Grianne
Voto: 8.00
Interessante. Certo non un libro perfetto... ma senza dubbio presenta molti buoni spunti per una storia che spero non vada perdendosi.
La narrazione con un'unico PoV è una cosa che ho sempre apprezzato, e la storia di Vaelin mi è sembrata abbastanza avvincente da poter reggere da sola.
Mi ha ricordato un po', per struttura e modo di raccontare, Il Nome del Vento di Rothfuss, anche se questo non è in prima persona e non arriva a tali vette. Ma ha il grosso pregio di avere entrambi i libri successivi già scritti, stampati e tradotti. Dettaglio tutt'altro che trascurabile.
Nonostante quanto detto riguardo la comparazione con Rothfuss, ho apprezzato questo libro e i suoi personaggi. Li ho trovati molto realistici e affatto finti, e ho letto di loro con passione e interesse.
La trama mi incuriosisce...per ora abbiamo appreso praticamente quasi solo la storia di Vaelin, e tantissimi spunti e dettagli sul resto del mondo. Difficile davvero dire dove l'autore andrà a parare.
Ci sono dei difetti. Innanzitutto ci sono refusi e alcune frasi poco chiare, che infastidiscono la lettura...oso pensare che tale mancanza possa essere attribuibile alla versione originale, sia perché ho letto commenti su questi toni riguardo la versione inglese e sia perché il traduttore è Gabriele Giorgi, che di solito tende a fare dei lavori decisamente buoni.
Qualche critica anche sulla trama, riguardo qualche soluzione tirata via con un po' troppa facilità, senza sufficiente motivazione a volte, anche se nulla di clamoroso.
In questo libro vedo un ottimo esordio. Sicuramente ci sono capacità da curare e affinare, il margine di miglioramento è alto ma le basi sono buone. La storia, l'ambientazione e i personaggi sono solidi e catturano, si fanno seguire.
Leggerò i seguiti con estremo piacere.
 
14 Marzo 2016, 13:45:22Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 8.00
Il Canto del Sangue, primo libro della trilogia Raven's Shadow,  è stato pubblicato in Italia abbastanza in sordina nel 2013, ottenendo comunque una buona reputazione nell'ambito degli appassionati di letteratura fantasy.
Il libro inizia con la fine, ovvero con il protagonista, Vaelin Al Sorna Lord Comandante del Reggimento dei Lupi Corridori del Regno Unificato che, prigioniero, narra la propria storia ad un cronista imperiale.
Così, con la tecnica del flashback ripercorriamo la storia di Vaelin, da quando bambino, orfano di madre,  viene affidato dal padre ad un ordine di monaci guerrieri il cosiddetto Sesto Ordine, alle prove sempre più dure affrontate per completare l'addestramento, fino alla prova finale, La Prova Della Spada, che gli aprirà le porte di una vita a dir poco movimentata.
Ryan accompagna il lettore passo passo narrando la storia con gli occhi del protagonista, con una visione del mondo che si fa via via sempre meno ristretta man mano che Vaelin cresce ed acquisisce consapevolezza e conoscenza di ciò che lo circonda, fino a quando non scopre di non essere un normale monaco del sesto ordine, ma che tutta la sua esistenza è stata preordinata,  che nemici potentissimi vogliono la sua morte e la rovina del Regno Unificato e che possiede una dote non esattamente "normale", il Canto del Sangue.
Davvero una piacevole scoperta questo libro, scritto davvero bene, se si tiene conto che lo scrittore era un esordiente assoluto che provava a farsi conoscere attraverso il self publishing.
Gli elementi della trama non sono per niente originali, ma sono assemblati con grande maestria, il world building è ben fatto e senza punti deboli, tutti i personaggi sono ben caratterizzati, le vicende sono molto coinvolgenti, il ritmo è sempre molto alto, grazie anche alla mancanza pressoché totale di infodump, vi sono alcuni difetti certamente, ma che non vanno ad inficiare un risultato finale assolutamente brillante.
Per cui, a mio giudizio, il libro è ottimo nonché assolutamente consigliabile, sperando che questo brillante inizio sia viatico per un proseguimento della saga che sia all'altezza se non di più.

 
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