25 Dicembre 2021, 19:24:42Commento scritto da antosimov
Voto: 8.00
Letto in due giorni dopo anni che era presente nella mia biblioteca.
Premetto che non è pura fantascienza, forse Fanta-horror, simile a racconti di POE e romanzi di KING.  
Scritto nel lontano 1940, non risente assolutamente del tempo.
Ho ritrovato incubi irreali, realtà mischiata con ricordi, orrori che trasudano da tutti i nostri sogni.
La trama è inutile spiegarla, tutto è chiaro solo nell'ultima pagina; anche se io ci ero arrivato molto prima.
Scritto da un autore molto professionale e capace, che purtroppo ha abbandonato la fantascienza troppo presto.
E' un racconto che ti costringe a leggere in fretta perché molto coinvolgente.  
Sicuramente un racconto che non si dimentica facilmente.
Sicuramente un romanzo atipico per la collana urania, che merita comunque un voto alto.
 
10 Maggio 2019, 00:57:15Commento scritto da contericci
Voto: 7.00
Il rettore della prestigiosa e bacchettona università di Atworthy licenzia il professor Lowry reo di aver pubblicato un ambiguo articolo di critica alle superstizioni e (indirettamente) anche al cristianesimo. Al poveretto a momenti viene un colpo ed esce stordito dal colloquio col superiore al punto da non rendersi conto più cosa ormai dovesse fare. Sogno o son desto? Mi pare di vedere delle cose e di sentire voci strane, sta a vedere che tutti questi spiritelli e fantasmini esistono veramente, quasi, quasi ne vado a parlare al mio amico Tommy. Ma dal colloquio con quest'ultimo esce tutt'altro che rinfrancato e la sua situazione mentale degenera al punto da non capire più neanche che ore sono. Le tre o le sette della sera? Mi sa che mi sono perso quattro ore. Il romanzo prosegue anzi, sprofonda, verso una diabolica spirale di orrore al quale si alternano i rari momenti di lucidità del protagonista. Non stavo per capirci un'acca, ma l'arcano è stato svelato solo nel finale, davvero strepitoso.  
 
31 Gennaio 2018, 13:44:13Commento scritto da ciccio
Voto: 7.50
Non è fantascienza ma è ottimo
 
27 Marzo 2010, 09:48:50Commento scritto da wagabroda
Voto: 8.00
Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto, se la maggior parte di ciò che è glorioso, se tutto ciò che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell'intelletto in generale , folle ? circondato da spiriti malligni ? non lo si scopre se non alla fine del libro , ed almeno in questo racconto la definizione non si attaglia alla follia poeiana , non in questo caso almeno ,Hubbard ricorda il Poe dei Racconti Grotteschi  ma anche i racconti del brivido di Alfred Hitchcok Presenta degli anni cinquanta  ,poco a che vedere con la fantascienza in tutta onestà ,  molto thriller psicologico . Sempre bello leggere il primo Hubbard ,se siete il primo Lowry non potrete che intuire la fine , ma andando avanti con il romanzo qualcuno si chiedera' se le vocine non esistano veramente ........da leggere d' un fiato .
Mi ha fatto quasi decidere di non vendere i doppioni .......
 
23 Marzo 2008, 23:05:29Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.50
Surreale, onirico, allucinante, visionario. Ecco alcuni degli aggettivi più appropriati per definire questo straordinario romanzo, che per essere stato scritto nel 1955 presenta molte caratteristiche in comune con gli horror dei giorni d'oggi (visioni spettrali, incubi e deliri che sfociano nell'orrore della rivelazione finale), ma al contempo se ne discosta di molto risparmiandoci i fiumi di sangue e le scene efferrate.
La trama ci porta subito nel bel mezzo dell'incubo e l'autore, di allucinazione in allucinazione, ci conduce in un mondo surreale e aberrante in cui il protagonista vive avventure degne delle migliori febbri e deliri. Il solipsismo e la febbre sembrano essere le uniche spiegazioni plausibili alle spaventose avventure in cui James Lowry si trova coinvolto, ma il racconto è (fortunatamente) molto meno banale e, come già l'autore ci ha preannunciato nelle primissime righe, è proprio l'ultima pagina a svelare il mistero dietro tutta la vicenda ed a farci capire come spesso l'orrore della realtà possa superare la più tremenda delle fantasie.
Da leggere sino all'ultima pagina.

Curiosità: ho letto questo romanzo subito dopo il 1532, qui il protagonista è James Lowry, nell'altro si chiamava James Mowry... di certo è una coincidenza, ma è ben strana visto che fino a qualche settimana fa nessuno dei due libri era nella mia libreria!!!!!
 
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