| Voto: 8.00 |
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Iniziare saghe nuove di autori che si amano tanto è una specie di gioia dolorosa.
Da un lato il piacere di avere un nuovo libro di uno dei nostri scrittori preferiti, dall'altro il timore che ci deluda.
Ma la Carey non delude.
Certo, non è Phèdre. Ma neanche la trilogia di Imriel era all'altezza di quella. Da questo primo volume sembra sui livelli appunto di Imriel...ma questo è un primo libro di sei, quindi il giudizio riguarda una porzione decisamente piccola, sarà necessario leggere almeno la seconda metà di Naamah's Kiss per avere un'idea decente.
Per ora posso dire che l'ho letto in meno di due giorni. Le pagine si girano da sole, e sono piene di quella dolce e ormai familiare poesia che è solita uscire dalla penna della Carey.
Tanto mi basta.