29 Giugno 2017, 10:30:05Commento scritto da astrologo
Voto: 4.50
Questo romanzo (?) è una serie di orrori vagamente fantascientifici. Più adatto ad Urania Horror che alla Collezione principale, e, comunque, assolutamente carente dal punto di vista della trama, perché si limita a descrivere come poveri disgraziati siano vittime di sfruttatori vari (si fa per dire).
 
25 Marzo 2017, 17:32:24Commento scritto da Pio III
Voto: 5.00
non sono un'amante del genere né lo conosco tanto da poter esprimere giudizi di merito.
semplicemente non mi è piaciuto e alla lunga, sebbene il libro sia costituito da un romanzo breve e da altrettanto brevi racconti, mi ha annoiato.
comunque è da sottolineare la trovata di esprimere con i "senza tempo" la gerontocrazia che soffoca il mondo attuale e, soprattutto, l'Italia.
 
22 Aprile 2014, 16:30:41Commento scritto da gasp63
Voto: 10.00
Non leggo horror e nemmeno vedo film di questo genere.
Semplicemente non sono interessato al tipo di emozione generato da questo tipo di storie.
Ho preso il volume dallo scaffale con l'intenzione di leggere un nuovo autore italiano.
Se avessi letto la quarta copertina, probabilmente lo avrei rimesso al suo posto: fortunatamente non l'ho fatto.

Che aggettivi posso usare: moderno, veloce, appassionante? geniale? Si, sicuramente l'idea di esseri senza-tempo è geniale. Almeno nell'interpretazione sviluppata da Forlani. Assorbono l'energia del tempo per sopravvivere, rubando il futuro all'umanità. Ma non sono esseri fuori dal tempo, ammorbano la nostra società, ma puoi vederli solo se vuoi. Potrebbero essere quei conservatori che cercano di bloccare ogni tipo di evoluzione della società, i violentatori di bambini, l'essenza stessa del male.

Il romanzo breve (o racconto lungo) è seguito da altri 5 racconti brevi sullo stesso tema.

In appendice: Marco Migliori con un racconto abbastanza classico ma molto intrigante sugli universi paralleli
e Dario Tonani con un racconto nel suo inconfondibile stile punk.  
 
18 Febbraio 2013, 17:58:15Commento scritto da AgenteD
Voto: 4.00
E' scritto bene, senza'altro, ma non è fantascienza (e ha vinto persino il Premio Urania..). Meritava il premio "Urania fantastico"...
 
14 Gennaio 2013, 11:40:12Commento scritto da and
Voto: 7.50
Il fatto che non si tratti di FS è chiaro, ma non mi fa gridare allo scandalo.
Lo stile del romanzo mi è piaciuto. Il racconto di Migliori è stupendo.
 
02 Gennaio 2013, 18:23:49Commento scritto da Oldman
Voto: 4.00
Ci risiamo! Credo sia giunto il momento di decidere se Urania sia una rivista di SF oppure di Horror?
Senza voler togliere nulla al bravo Forlani, devo dire sinceramente che il premio non so a che titolo glielo abbiano assegnato? Di SF non cè assolutamente nulla! Di Horror ne abbiamo parecchio ma leggendolo lo trovato sconclusionato e con dei scenari piuttosto "strani". La figura di "Rommel" con un'elmetto in testa, che costruisce un Panzer di legno, che poi si trasforma in acciaio;sinceramente non la capisco! Noto con piacere la grande cultura dell'autore in fatto di militaria germanica della IIWW; che denota profonda conoscenza dei mezzi e armi del III Reich! Ma la cosa finisce lì. Spero che in futuro dell'ottimo Forlani leggeremo interessanti tomi; ma non di SF! Questo vale anche per Urania!
 
16 Dicembre 2012, 19:02:16Commento scritto da caioiii
Voto: 4.00
probabilmente se sviluppato potrebbe essere un buon romanzo horror da ospitare però da qualche altra parte ma non su urania. I curatori attuali di Urania dovrebbero tornare a scuola da Monicelli e capire cosa è veramente la fantascienza. Mi sorge una domanda: se questo è il vincitore del premio cosa erano gli altri finalisti? E poi: Chi ha giudicato?
Mi pento anche di averlo comprato in formato elettronico.




Il volume si salva solo per il racconto di Migliori e Tonani.
 
12 Dicembre 2012, 00:31:42Commento scritto da Darkyo
Voto: 5.50
Non è un romanzo ma un racconto lungo accompagnato da cinque racconti brevi sullo stesso tema; non è fantascienza ma horror, decisamente e incondizionatamente horror (che per caso l'horror cessa di esser tale se ambientato nel futuro prossimo?). E allora perché ha vinto il Premio Urania, pur non avendo i requisiti previsti dal bando di concorso?
Misteri dell'editoria fantascientifica italiana.

Detto questo, Forlani scrive bene e forse meritava comunque la pubblicazione (magari su Epix!), sebbene non ci sia nulla di nuovo o di originale nelle sue storie dell'orrore macabre e truculente; più interessante è sicuramente il contesto socio-culturale nel quale ambienta i suoi drammi, fatto di vuoti e di lontananze, di solitudine e nostalgie. In perfetto sincrono con altri giovani autori già ospitati sulle pagine di Urania.
 
01 Dicembre 2012, 00:11:19Commento scritto da fieramosca
Voto: 4.50
Sono rimasto molto deluso da questo romanzo vincitore del premio Urania. Concordo pienamente con chi sostiene che il romanzo è un horror e non fantascienza.
 
30 Novembre 2012, 22:43:45Commento scritto da bibliotecario
Voto: 6.50
Buon romanzo, storia interessante, ben scritta, scorrevole e accattivante, con personaggi e svolgimento cinematografici. Una sola pecca, di fantascienza ce né davvero pochina, ma d'altronde altri illustri vincitori del premio Urania hanno fatto lo stesso, Evangelisti tanto per fare un esempio. Dei due racconti che chiudono il volume, quello di Migliori mi ha riconciliato con la buona vecchia FS senza tante contaminazioni, molto del sei e mezzo del voto è merito suo.
 
26 Novembre 2012, 16:48:43Commento scritto da cat
Voto: 5.00
Il voto sarebbe 4, ma il racconto di Migliori (da 9) alza un pò la media.
Horror spicciolo ,spesso ridicolo, con metafore sulla gestione del potere in Italia ( e non solo). MOLTO meglio, a questo proposito , la prima parte del Cimitero di Praga di Eco.(libro fondamentalmente noioso)
NON è fantascienza.
 
23 Novembre 2012, 17:36:49Commento scritto da 56-bob
Voto: 6.50

Concordo con tutti i precedenti commenti!
Merita un buon voto per come è scritto, per lo stile, l'incisività, le descrizioni, ecc.. Sicuramente non è un romanzo (breve) di SF e poteva trovare migliore cittadinanza in una collana di Horror.
Buono anche il racconto in appendice dove, finalmente, troviamo un'astronave, gli alieni, gli universi paralleli,... insomma, tutto quello che manca al romanzo principale.
 
23 Novembre 2012, 12:45:03Commento scritto da brz57
Voto: 6.00
Se dovessi giudicare questo volume solo in base ai mie gusti "fantascientifici" il voto sarebbe sicuramente un 4 secco,  questo lavoro ha ben poco di fantascientifico...ma, durante la lettura mi sono accorto che pian piano la storiella mi piaceva e, sopratturro, era scritta in maniera davvero ottima, cosa che di questi tempi e' una rarita'.
Alla fine, considerando i pro ed i contro (genere che non mi piace, pero' storiella interessante e scritta ottimamente) un sei pieno ci scappa.
 
12 Novembre 2012, 15:28:30Commento scritto da Marcos
Voto: 6.50
Letto  tutto in 2 giorni e mezzo, analizzando la trama si capisce che c'è poca SF e molto horror anche se ambientato in un'Italia depressa infarcita di elementi nostalgici dei decenni passati, questo autore comunque scrive bene e ha delle qualità narrative ma ritengo il libro forse collocabile in un altra collana.
 
11 Novembre 2012, 12:28:54Commento scritto da zelaph111
Voto: 7.50

Premetto che il tecno-horror non è il mio genere, cmq l'ho letto "tuttod'unfiato". Come afferma lo stesso autore rispecchia i tempi d'un film holluwoodiano e come canovaccio per un film penso debba essere considerato.
Un punto in favore è l'interessante analisi della società moderna che viene fatta, dalla pedofilia alla perdita dei valori primari da parte della generazione figlia della mia (anni '70), che nello sfruttare le manie del consumismo dettate dai loro padri ha trovato nella pratica del "tutto e subito" l'unico modo per sopravvivere alla giovinezza rubata dai predecessori e da essi imposta.

In conclusione penso che il testo sia adatto a collane diverse da Urania perchè ha poco di fanta-scienza e molto di fanta-alchimia (credo che sia necessaria una sana discussione sulle differenze tra i due termini).

Il mio voto è legato solamente al messaggio che penso l'autore abbia voluto trasmettere e non al genere dello scritto.
    
 
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