| Voto: 8.50 |
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| Voto: 6.50 |
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L'inizio del libro, con la visita dello "spirito malvagio", accompagnata dalle ansie e dalle paure della comunità della donna che attende il frutto di questa unione, è molto bello e suggestivo mentre la narrazione dell'insolita infanzia di questo misterioso "superuomo illegittimo" alla scoperta di un mondo cui sente di non appartenere del tutto è un piccolo capolavoro. Poi, con la seconda parte, ambientata nelle stelle, il romanzo perde molto del suo fascino iniziale e si fa un po' banale, ma senza, tuttavia, rappresentare mai una vera e propria delusione.
Una delle caratteristiche più notevoli del libro è rappresentata dallo stile di Moudy: ogni paragrafo, infatti, si chiude con un colpo di scena o con una frase ad effetto, mentre il paragrafo successivo, spesso, riprende la narrazione, un poco più avanti nel tempo o coinvolgendo personaggi diversi, omettendo di dettagliare episodi dall'esito scontato ed accrescendo l'atmosfera di mistero della vicenda.
Diversi episodi dell'avventura rimangono impressi nella memoria del lettore per la loro "forza" e per le immagini che sono in grado di evocare, come ad esempio la battaglia a scacchi con la supermente elettronica Garnadia o la rivelazione del significato della "formula di Calini", espressione matematica tanto geniale quanto misteriosa lasciata in eredità da un genio del passato. Alcuni episodi viceversa peccano un po' di ingenuità ed altri appaiono forse banali o stranamente "affrettati" nella loro conclusione, ma, nonostante ciò, tutta l'avventura scorre piacevolmente verso la conclusione che appare perfettamente logica ed in linea con il resto del racconto.
Un buon romanzo che, pur senza essere un capolavoro, si ricorda anche a distanza di anni.
