Il secondo romanzo del ciclo dei "micronauti" (dopo "Micronauti in giardino" - Urania 748), cerca di ampliare la visione del primo libro, recuperando alcuni dei personaggi, con nuovi ruoli, e con uno sviluppo imprevedibile del progetto di microclonazione. Purtroppo mancano tutte le suggestioni del romanzo originale e le situazioni appaiono piuttosto forzate. Tutti i personaggi sono estremamente antipatici, i dialoghi e le azioni stereotipati e poco credibili, le immagini del micromondo meno precise ed interessanti. Comunque c'è una certa scioltezza nello sviluppo del racconto e, nonostante tutto, l'attenzione è catturata e c'è la voglia di vedere come va a finire; però il finale sospeso sembra preludere al seguito ("la rivolta dei micronauti") che Urania non ha mai pubblicato, con il consueto disprezzo per i suoi lettori. La traduzione purtroppo è stata affidata alla famigerata Beata della Frattina. |