23 Febbraio 2012, 09:57:38 | Commento scritto da gretana | | |
Io l'ho trovato molto dolce e triste. La strada è un'enorme cimitero e le persone che la percorrono sono solo nei sogni dei draghi. |
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25 Agosto 2010, 09:42:48 | Commento scritto da maxpullo | | |
Bella la quarta di copertina, molto interessante e coinvolgente l'incipit del romanzo perchè si è incuriositi da una trama tanto surreale al punto che ci si affretta a leggere avidamente per la voglia di capirci qualcosa. Errore. Man mano che si procede nella lettura, infatti, si fa strada la spiacevole sensazione che l'autore ti stia prendendo per i fondelli, inserendo personaggi a caso la cui vicenda si esaurisce in una pagina e facendo riferimento a fatti che non hanno nessuna spiegazione o correlazione con quello che si sta leggendo. Verso la fine del libro la sensazione della beffa colossale si fa certezza ed il libro, che per come è scritto avrebbe potuto interrompersi tranquillamente in qualsiasi momento, anche a metà di una frase, si chiude nella confusione più totale al punto che non è chiaro se il protagonista abbia o no ottenuto quello che voleva anche senza sapere esattamente cosa voleva. E il drago? Boh... Impossibile poi definire il genere di appartenenza: l'affascinante concetto della "Strada senza fine" a simboleggiare l'eternità del tempo sembrerebbe ascrivere questo tomo alla fantascienza ed il fatto che qualcuno abbia scelto di pubblicarlo sembrerebbe confermarlo (cioè decidere di pubblicarlo è pura fantascienza), ma poi la tracimante congerie di sciocchezze e nonsense tirate fuori dall'autore per confondere le acque affossano l'immagine della strada e rendono questo volume un indecifrabile e irritante mix tra fantascienza e fantasy. Fidatevi: non leggetelo o farete la fine del povero Karel Thole... lui, infatti, lo ha letto ed è stato male tre giorni. Ha persino provato ad avvisare i lettori di Urania con una delle copertine più brutte della sua produzione, ma io purtroppo non l'ho capito se non a pagina 90 quando ormai era troppo tardi e le fitte all'addome si erano fatte lancinanti. |
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28 Agosto 2009, 21:46:35 | Commento scritto da marsman60 | | |
Confusionario completamente slegato non rende l'idea dell'azione e della storia nel complesso pessimo .ho provato a leggerlo sulla scia del "signore della luce" dove almeno la storia si ricuciva e aveva, nei suoi salti di tempo e di luogo ,una sua trama lineare....risultato della lettura mi ripeto pessimo . |
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11 Maggio 2009, 13:48:07 | Commento scritto da attiliosfunel | | |
Incomprensibile... mi sorprende che abbia trovato un editore. Diciamo che dopo aver scritto dei capolavori, Zelazny si è seduto sugli allori. E gli editori manco lo hanno letto secondo me: basta il nome in copertina, avranno pensato (oppure, ipotesi #2, Zelazny l'ha scritto nelle pause WC - quindi il tal caso, seduto da qualche altra parte... - o durante le sbornie perchè obbligato da qualche contratto). Pensate che se lui stesso si fosse presentato con 'sta roba da esordiente, avrebbe mai avuto una carriera? |
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11 Maggio 2009, 13:16:52 | Commento scritto da grifone58 | | |
Romanzo noiosissimo e sconclusionato |
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