03 Aprile 2017, 20:46:18Commento scritto da capricorno52
Voto: 6.00
Popolare scrittore del genere avventuroso di inizi del novecento, il romanzo è targato 1912, considerato uno dei precursori della fantascienza moderna. La storia raccontata è di taglio fantastico , il protagonista trova un vecchio manoscritto e viene catapultato immediatamente dalla Terra su Marte, accolto dai nativi, diviene rapidamente un eroe nelle guerre fra le diverse popolazioni di Marte , familiarizza con l'ambiente di Marte descritto similarmente come i deserti della penisola Arabica, e, traversando e combattendo attraverso questi deserti, l'eroe s'impadronisce della Fabbrica dell' Aria , simbolo del potere supremo, che mantiene una atmosfera su Marte.
Il finale abbastanza improvviso,  è studiato , sic anche nel 1912 , per favorire il proseguimento della serie. Non è un libro di fantascienza , di "Scienza" nulla , per quanto riguarda la "Fantasia" il canovaccio è in linea con le storie d'avventura del periodo , ci si deve "accontentare"  dell' avventura pura e semplice raccontata spesso in prima persona dal protagonista, le azioni sono a volte ripetitive .... continui duelli .... e strappano qualche sbadiglio, tuttavia se non si pretende troppo il racconto si fa leggere, proprio per questo il libro raggiunge la sufficienza , ma non lo considero una pietra miliare della fantascienza moderna , forse del genere Fantasy , per la fantascienza è meglio Verne.  
 
02 Novembre 2014, 18:32:26Commento scritto da MILES VORKOSIGAN
Voto: 5.50
Anche io vado controcorrente, pur non dando un giudizio totalmente negativo, siamo cmq nel 1912 e parlare di Marte di velivoli spaziali di astronomia è pur sempre in quel periodo una letteratura diversa, cmq sempre restando naif nel senso di semplice, forse troppo. Nei primi romanzi di sf e parlo del periodo che va dal 1920 al 40 bisogna dire che l'inserimento di personaggi stereotipati è di uso frequente e parlo dell'eroe che in un giorno impara a volare a capire lingue di civiltà aliene e quant'altro e quindi bisognerebbe sorvolare su questo tipo di critica. Il romanzo però non inquadra bene la sf , il personaggio misticamente si trova su marte prima e sulla terra poi e già questo non lo inserisce nella sf ma nel fy, non si capisce bene come i mezzi spaziali riescano a stare in aria, perlomeno io non ho capito bene e poi la trovata degli uomini rossi  , forse l'autore pensava che i pellerossa del suo mondo fossero una razza venuta da marte ??? Insomma un romanzo che al cospetto di Dalla Terra alla Luna come dice giustamente Free Will , scritto 47 anni prima , non potrebbe neanche essere stampato. Mi dispiace ma mi ha convinto a metà.
 
12 Settembre 2013, 22:24:53Commento scritto da nickel
Voto: 7.00
L'ho trovato piacevole. E molto migliore del film che vi è stato tratto
 
05 Settembre 2013, 22:16:25Commento scritto da fabri
Voto: 6.00
oddio il tempo passa e si vede però l'opera rimane avventurosa e di facile lettura
 
24 Maggio 2012, 14:42:22Commento scritto da cat
Voto: 7.00
Non sarà un capolavoro letterario, ma è un piacevole romanzo d'evasione.
 
13 Maggio 2012, 12:43:43Commento scritto da Free Will
Voto: 4.00
Si potrebbe giudicare questo stupido romanzetto del 1912, con l'idea che un secolo di vita giustifichi qualunque cosa. Per paradosso si tratta di snobismo ed eccesso di "politically correct", un giudizio positivo per la tenerezza che può ispirare un libro così vecchio che potrebbe essere considerato uno dei precursori dell'odierna fantascienza.
In realtà, a parte una scrittura agile e piacevole grazie anche ai piccoli capitoli in cui è diviso, non vedo alcunché di positivo.
Dovrebbe essere un libro di fantascienza, ma mancano sia la scienza, sia la fantasia.
Sarebbero bastati alcuni accorgimenti per rendere appena accettabile il racconto: per esempio avrebbe potuto essere ambientato su un mondo lontano anziché su Marte, si poteva evitare di immaginare i marziani rossi, praticamente identici ai terrestri ma ovipari (solo come pretesto per la storia d'amore del protagonista con la principessa), si potevano immaginare ambienti, costruzioni, strade, armi, ecc. un pochino diversi da quelli terrestri (a parte i marziani verdi Marte è una fotocopia della Terra). E poi si poteva dare maggiore impronta all'unico argomento interessante, ossia alla fabbrica dell'aria (che fra l'altro ritroveremo in "Atto di forza - Totale recall"). Invece ci tocca vedere il protagonista che improvvisamente e inspiegabilmente, mentre è impegnato in tutt'altro, salta su un altro pianeta; subito si ambienta, impara le lingue in un giorno, diventa un guerriero invincibile con le armi degli indigeni in tre giorni, diventa un pilota di velivoli alieni in due ore, distrugge da solo eserciti interi, mette fine in pochi giorni ad una guerra secolare fra popoli, e tante altre stupidaggini del genere, fino a salvare un intero pianeta dall'estinzione, sempre da solo e in poche ore.
Ma il problema maggiore non è tanto l'inverosimiglianza delle situazione, bensì l'aspetto letterario: se giudichiamo il libro solo come un romanzo tout court (non di fantascienza), risulta scritto in maniera sciatta, con salti continui  e senza un'idea costruttiva della vicenda. Si parte da una premessa su un presunto manoscritto del protagonista, ritrovato dall'autore in persona, per saltare alla storia e mai più ritrovare, almeno nel finale, il manoscritto stesso. Il protagonista racconta la storia in prima persona, senza descrivere e neppure accennare a come scopre le situazioni in cui viene a trovarsi, ma semplicemente descrivendo vita sociale, usi e costumi, anatomia, politica, come se scoprisse tutto al primo istante. Non c'è mai un perché, una giustificazione morale, un obiettivo, ma solo una descrizione degli eventi, come detto assurdi.
Solo dopo la lettura di questo libro, capisco perché Tarzan non mi è mai piaciuto: semplicemente Burroughs è uno scrittore mediocre, almeno se confrontato con altri del suo tempo. Nello stesso anno 1912,  Thomas Mann ha scritto "la morte a Venezia", Grazia Deledda "Canne al vento", restando nel campo del fantastico, Arthur Conan Doyle "Il mondo perduto", Jack London "La peste scarlatta". Qualcuno dice Che i libri di Burroughs fossero "solo" libri per ragazzi, ma sempre nel 1912 troviamo "L'ape Maia", "Papà Gambalunga", "Il giornalino di Gianburrasca". E soprattutto per la fantascienza, Jules Verne era già morto lasciando "Dalla Terra alla Luna", "Viaggio al centro della Terra", ecc. ecc., ed Emilio Salgari, oltre a tutti i romanzi di avventure esotiche tipo Sandokan, aveva scritto "Le meraviglie del Duemila", vero precursore della SF moderna.
 
10 Maggio 2012, 16:41:56Commento scritto da Darkyo
Voto: 8.00
Cento anni di fantascienza avventurosa. Il rigore scientifico è ai minimi termini, ma ciò non riesce ad intaccare minimamente la magia di Barsoom, capace di ammaliare e sedurre anche il lettore moderno più smaliziato.
 
16 Aprile 2012, 22:22:59Commento scritto da antosimov
Voto: 9.00
un libro datato che non avevo mai letto ; pero' scorrevole . Poi e' un libro a cui hanno attinto  per  decenni molti autori di fantascienza.
 
01 Aprile 2012, 17:13:14Commento scritto da gretana
Voto: 8.50
Mi ha riportata indietro nel tempo, ai primi libri d'avventura che leggevo da ragazzina. Ho ritrovata intatta l'atmosfera che mi aveva avvinto tantissimi anni fà.
 
30 Marzo 2012, 13:58:13Commento scritto da Gundam70
Voto: 8.00
1912-2012: Un secolo. Eppure mi e' piaciuto tantissimo. Certo, John Carter ha un ego che non ha eguali e a voler fare le pulci ci sono delle incongruenze incredibili. Ma per essere appunto un libro di 1 secolo fa, e' stupendo.
 
30 Marzo 2012, 10:42:23Commento scritto da marsman60
Voto: 8.00
letto anni fa ne conservo un ottimo ricordo ho un cofanetto della nord con tutti e 5 i romanzi devo decidermi a leggere anche il seguito della storia.
 
30 Marzo 2012, 09:22:53Commento scritto da AgenteD
Voto: 7.50
Avventure, sentimento, azione in un mix perfettamente equilibrato, molte ingenuità ma è un romanzo del 1912!. Da leggere, in particolare per i fans di Vance, anche perchè mi è sembrato il suo antesignano...
 
16 Marzo 2012, 18:51:44Commento scritto da AzeveL
Voto: 7.00
bellissimo l'inizio quasi esoterico, poi diventa un innocuo e improbabile romanzetto d'avventura di serie-b adatto solo ai giovanissimi.
 
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