02 Luglio 2013, 12:01:40Commento scritto da Grianne
Voto: 7.00
E anche Asher e Jason entrano a far parte dell'harem di Anita.
Leggendo questo libro immediatamente di seguito a Narcissus ho capito una cosa: la Hamilton va presa a piccole dosi. La montagna immane di ripetizioni presenti rende oltremodo pesante leggere più libri di seguito. Le stesse identiche medesime descrizioni ripetute ancora e ancora e ancora. Straziante.
Se proprio uno li deve leggere, direi che è meglio lasciar passare un po' di tempo tra un libro e l'altro.
Cerulean Sins...com'è? L'ho letto velocemente, devo ammettere che la nuova Anita, dopo le lezioni di Marianne è nettamente preferibile a prima. Nonostante non mi ispiri amore a prima vista, adesso mi sta un po' più simpatica, e mi suscita un pochino più di empatia.
Non ho troppo apprezzato il caso "poliziesco", su Van Anders, come spesso accaduto nei volumi precedenti, sviluppato e chiuso in maniera alquanto approssimativa e frettolosa. Una gran tirata su quanto sto tizio sia cattivo, e poi lei arriva e bum: revolverata in fronte e tanti saluti.
Come da copione abbiamo conosciuto l'ennesima "unica" donna in polizia, amareggiata e incattivita da questo ambiente maschile ecc...siamo ormai oltre il clichè.
La storia su Belle Morte mi pare sia ancora tutta aperta, quindi mi riservo un giudizio prossimamente.
 
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