29 Dicembre 2020, 22:52:50Commento scritto da zecca_2000
Voto: 7.00
Romanzo difficilmente inquadrabile in un unico genere, la confusione c'è soprattutto tra FS e fantasy, probabilmente nei prossimi romanzi si capira di piu.
Anche se fosse fantasy, sarebbe un fantasy HARD, con regole precise e presenza di magia minima (stile IL TRONO DI SPADE per intenderci).
Altro punto di forza , la presenza minima di personaggi rispetto ad altri romanzi di questa lunghezza: forse perchè gli altri romanzi del ciclo, pur appartenendo allo stesso Universo/ciclo, non condividono gli stessi personaggi ...
In definitiva, un romanzo discreto, che non fa pesare la lunghezza, oltre 700 pagine.
Voto 7: paga l'incompiutezza (la gia citata incertezza sul genere cui ascriverlo): non si sa questa città da dove arrivi, chi l'ha costruita ecc.
Speriamo che nei prossimi capitoli vengano esplorati questi aspetti
 
30 Gennaio 2020, 23:07:30Commento scritto da and
Voto: 8.50
Un romanzo immenso, ricco nelle descrizioni dei luoghi i personaggi, una trama intrigante e mai banale, un finale (anzi più finali) assolutamente all'altezza.
Capolavoro
 
07 Settembre 2013, 01:34:34Commento scritto da fabri
Voto: 9.50
più che fantascienza è fantasy, un pò steampunk, un pò altro, bellissimo assolutamente da leggere OTTIMO
 
20 Marzo 2013, 12:11:07Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 6.00
Romanzo che parte in quarta, l'universo di New Crobuzon è reso vividamente dall'autore che non ci risparmia alcun dettaglio in modo da renderlo credibile al lettore (riuscendoci in pieno). Poi sembra che, spremuta al massimo la vena creativa per creare lo sfondo, Mieville si ritrovi (relativamente) a corto di idee per creare una trama all'altezza della situazione, affascinante sì, ma si poteva fare di più a mio umile giudizio; il finale poi per me è la parte peggiore del tutto, quasi come se avesse voluto a tutti costi piazzare un colpo di scena che risollevasse una trama che si era un po' appiattita, ma risultando forzato e poco plausibile (non voglio spoilerare, quindi mi limito a dire che tali mancanze di gratitudine sono inverosimili anche a fronte di uno stupro e qui mi fermo).
 
01 Maggio 2012, 00:05:51Commento scritto da attiliosfunel
Voto: 6.50
Romanzo che altri hanno trovato noioso, mentre io l'ho trovato godibile. La lunghezza non si sente, e anzi è bravo Miéville a far sentire la "necessità" di molte pagine descrittive senza annoiare. La scrittura è scorrevole, e si fa oscura solo nei capitoli narrati in prima persona dal "garuda" Yagharak (ma questa è una trovata che ci sta e mi è piaciuta: di certo Miéville "sa scrivere"). La trama, di contro, non è chissà che... Inoltre ho trovato un po' stucchevole ("boiata" è la parola che mi è venuta in mente qua e là) la parte fantastico-scientifica, tipo i motori e i cimputer a vapore, oppure "taumaturgici", che fanno molto steampunk ma a me non dicono niente. I personaggi sono invece discretamente ben caratterizzati ma nulla più. Isaac è un panzone non molto simpatico. Lin non mi ha detto gran che, al pari dell'amica. I "cattivi" non sono chissà che, specie Motley, e appaiono un po' sfilacciati e tirati via, se non addirittura dimenticati. Intenso invece, e sorprendentemente lirico, il finale in cui Yagharak, da personaggio apparentemente secondario, assurge a una dimensione improvvisa che riscatta un po' tutta l'opera.
 
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