07 Gennaio 2013, 12:27:20 | Commento scritto da Grianne |
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Mai avevo letto una trilogia tradotta così male, e questo ultimo libro è veramente il fondo del fondo. Forse i refusi qui sono meno che nel volume precedente, ma ci sono talmente tante tante tante frasi senza senso da rasentare l'assurdo. Non mi capacito di come una casa editrice possa pubblicare qualcosa di così enormemente inadeguato, nonostante si stia parlando della Fanucci, che non è nuova a certi scempi. Il libro. Accanto alla pessima traduzione, qui troviamo, ahimé, una pessima Hobb. Dico pessima perché rispetto ai suoi soliti livelli siamo sotto, davvero tanto sotto. Tutta la trilogia, in particolare questi ultimi due volumi, sono noiosi. La meravigliosa capacità descrittiva della Hobb, che avrebbe potuto far digerire meglio queste pagine, è stata brutalmente distrutta dalla traduttrice, ma la nostra Robin ha anche lei le sue colpe. Infinite descrizioni di cibo, piante, profumi della foresta. Pensieri e descrizioni ripetute, poca azione, e un personaggio principale incapace di reggere la scena da solo. L'idea di questo sdoppiamento di personalità avrebbe potuto essere davvero interessante, e avrei giurato che una penna come quella della Hobb avrebbe potuto sfruttare bene una tematica così psicologica e introspettiva, ma a mio avviso ha fallito. In questo volume finale Nevare è stato praticamente sempre rinchiuso nella coscienza del ragazzo soldato, a compiangersi. Non ho percepito davvero il senso di "mancanza" di una parte di sé, era reso banalmente, uno ha la compassione e l'altro la crudeltà...e poi? Basta? Questo conflitto, questa lacerazione interiore, non l'ho realmente sentito. Per quanto riguarda il finale, be', davvero poco di originale, ma io apprezzo il lieto fine, quindi lo lascio passare, seppur consapevole della sua banalità. Sarà anche che stavolta arrivare finalmente all'ultima pagina è stato un sollievo. | |||||||
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