12 Dicembre 2022, 10:10:43Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 8.00
Secondo libro delle Cronache delle Giungle della Pioggia, è un volume interlocutorio che si mantiene sui buoni livelli del primo, background di gran livello, moltissimi personaggi, tutti ben caratterizzati (draghi compresi) e che l'autrice evolve coerentemente con il procedere degli eventi.
Come sempre l'azione non abbonda (anche se non è assente) ma il libro scorre comunque che è un piacere, aumentando la curiosità per ciò che mi riserverà il terzo volume, che mi affretto, quindi, ad iniziare.
 
28 Dicembre 2012, 15:49:03Commento scritto da Grianne
Voto: 7.50
Non all'altezza dei precedenti, decisamente.
I motivi sono vari, in primis credo la traduzione. Gabriele Giorgi purtroppo non è riuscito a rendere la musica e l'emozione dello stile di Robin Hobb come invece aveva fatto Paola Bruna Cartoceti nei i volumi precedenti. La narrazione risulta quasi altrettanto scorrevole, ma gli manca quella magia, quell'impatto che avevo trovato in tutti gli undici libri precedenti.
Ma credo che qui anche la Hobb ci abbia messo del suo. Non è solo la traduzione a non essere all'altezza, ma anche il libro stesso. Anche se si tratta di un primo libro, con tutti i difetti del caso, è oltremodo lento, i continui momenti di "ricordi" dei personaggi rallentano e spezzettano la storia troppo di frequente.
Forse parte della mia delusione sta anche nel fatto che speravo di reincontrare Reyn, Malta, Selden, che invece qui sono poco più che comparse.
Ci sono ovviamente personaggi e spunti interessanti, come Gerf o la stessa Thymara.
Mi piace molto anche l'idea della condizione dei draghi...nati ma non come dovevano essere...intrappolati in corpi che non rendono loro giustizia. Purtroppo penso che questo loro profondo disagio non sia reso in maniera sufficientemente intensa.
Forse è un po' crudele come recensione rispetto al libro, ma quando sulla copertina io leggo "Robin Hobb", mi aspetto un livello estremamente elevato, e questo libro non ha retto alle mie aspettative. Ce ne sono di estremamente peggiori, non c'è dubbio, ma è davvero un peccato. Perchè ho amato profondamente le Giungle delle Pioggia e questo popolo così particolare e misterioso che le abita. E scoprire che il libro che parla proprio di esse sia così inferiore rispetto ai precedenti è una doppia delusione.
 
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