06 Aprile 2023, 19:33:34 | Commento scritto da belvas |
| |||||
Alla fine sono riuscito a leggerlo, ottima l'idea di partenza che stravolge un dogma dei viaggi nel tempo ossia non disturbare il corso degli eventi. Poi l'idea scema in alcune nevrosi dell'autore, francamente di fantascienza non c'è nulla, non condivido l'idea di inserirlo in una collana di fantascienza | |||||||
20 Aprile 2017, 13:44:52 | Commento scritto da zecca_2000 |
| |||||
Secondo me non e' possibile giudicare OGGI questo romanzo in maniera oggettiva. Prima di tutto, perche' del romanzo esiste un seguito diretto che non e' stato pubblicato in Itlaia. Quindi, il finale non e' un vero finale. Inoltre il romanzo si inserisce in un "Metaverso"complesso che e' quello del campione eterno, che mescola FS e fantasy e di cui non si ha una visione di insieme, in parte per la frammentarieta' con cui e' stato presentato in Italia, ma anche per la mancanza di un apparato critico adeguato (e in questo senso la postafazione di Lippi nell'edizione Mondadori NON colma la lacuna). In secondo luogo, il romanzo e' figlio del suo tempo. Il premio Nebla assegnatoli e' significativo: si trattava di anni di NEW WAVE, di sperimentazione, di dibattito teologico, di interpretazioni psicologiche e filofiche. Un'idea del genere nelle mani di James Blish avrebbe avuto tutt'altro esito, anche piu' leggibile oggi (A case of coscience). Quindi, rimane un romanzo da leggere per il suo interesse storiografico, piu' che per la sua valenza intrinseca letteraria. Voto 6 | |||||||
22 Settembre 2014, 15:25:12 | Commento scritto da nickel |
| |||||
bella l'idea iniziale, ma lo svolgimento non mi è piaciuto. Oltre alle molte imprecisioni nella ricostruzione storica del 1 sec. d.C. | |||||||
07 Agosto 2013, 09:36:23 | Commento scritto da Fedmahn Kassad69 |
| |||||
Gesù Cristo chi era costui? In definitiva questa è la domanda che ci pone Moorcock con il suo I.N.R.I. La risposta dell'autore alla propria domanda è decisamente provocatoria ed irriverente per i credenti basti pensare alla descrizione della "sacra famiglia", comunque la figura storica del Messia è talmente avvolta nella leggenda che (quasi) ogni ipotesi è comunque lecita. Il romanzo in sè è semplice e scorrevole e comunque non può aspirare a nulla più di un'ampia sufficienza. Simpatico. | |||||||
13 Settembre 2012, 16:15:17 | Commento scritto da gasp63 |
| |||||
Sconvolgente, irriverente, forse quasi blasfemo per un cattolico praticante. Sostituire al Cristo un viaggiatore del tempo, con tutti i suoi problemi psicologici e religiosi, permette all'autore di raccontare la vita del Cristo vissuta in prima persona da un uomo moderno. Bello il parallelo tra prima e dopo il trasferimento temporale. Aumenta la dinamica del racconto e induce il lettore a fare confronti tra i comportamenti del protagonista nelle due diverse situazioni ambientali. Drammatico il finale, perchè vissuto con la consapevolezza di vivere la vita di un altro... e se fosse andata veramente così? | |||||||
29 Febbraio 2012, 22:37:55 | Commento scritto da texwiller |
| |||||
Scivo il commento dopo qualche mese e quasi non ricordo il romanzo: brutto segno, non ha lasciato proprio niente. I continui salti fra passato e presente non aiutano lo scorrere della lettura. L'unica cosa curiosa (anche se scontata) è che il protagonista viaggia nel passato per conoscere per conoscere colui che alla fine finisce per essere. | |||||||
11 Ottobre 2011, 14:41:41 | Commento scritto da attiliosfunel |
| |||||
Casualmente, ho letto questo libro avendo appena comprato (e divorato) Il libro che la vostra chiesa non vorrebbe mai farti leggere e l'eccellente dio non è grande. Queste due opere demoliscono la Bibbia come libro "divino" in maniera così convincente, che dopo averli letti è difficile continuare a credere che Gesù sia poco più dell'ennesimo mito orientale, nemmeno troppo originale, alla stregua di Apollo, Thor, Krishna e mille altri. Il romanzo di Moorcock si colloca nella stessa scia revisionista: ad essa, aggiunge la contorta, nevrotica psicologia del protagonista, ritratta con una certa secca efficacia, anche se alla fine non ho capito bene perché finisca (SPOILER!) per farsi crocifiggere. Solo per fare uno sgarbo a Monica? Boh... Però il romanzo si fa leggere, scorre via veloce, e non lascia un indifferente vuoto dentro come molte altre opere qualsiasi di fantascienza. Dimenticato: scadente purtroppo la traduzione di tale Tebaldo Del Tanaro PS: noto che non poteva mancare chi se la prende virulentemente (ma poi dimostra di non conoscere né maiuscole né virgole, e forse un legame c'è) con Moorcock per avere "sostituito" la sua verità alla "verità (?) dei Vangeli". Ma dai!! Siamo a 'sti livelli? Questa è un'opera letteraria! Mezzo punto in più per controbilanciare il nuovo voto negativo. Tiè! | |||||||
11 Ottobre 2011, 12:19:12 | Commento scritto da npano |
| |||||
Premetto che un paio di anni fa avevo letto il romanzo breve da cui è derivato il romanzo in oggetto. Il racconto era decisamente ottimo ( voto 7,50) Originale e coraggiosa l'impostazione della storia che ha il suo momento migliore quando il protagonista Esempio abbastanza estremo dei paradossi dei viaggi del tempo Il romanzo mantiene praticamente intatto tale nucleo ma vi aggiunge in modo secondo me confuso ed inutile tutta la parte prima del viaggio nel tempo. Alla fine il tutto risulta pesante e confuso. | |||||||
11 Ottobre 2011, 11:55:25 | Commento scritto da AgenteD |
| |||||
Libro interessante e valido se lo si considera una sorta di messa in pratica delle teorie psicoanalitiche junghiane riguardanti il mito. La trama pur se chiaramente nota viene quindi vista da un punto diverso che ne mostra le significative differenze rispetto all'"originale". | |||||||
11 Ottobre 2011, 10:36:40 | Commento scritto da marsman60 |
| |||||
pessimo anche insistentemente blasfemo piega certamente i vangeli alla sua storia e viceversa cercando di sostutuire una sua oscura verita' alla verita' dei vangeli. neanche tanto buona l'esposizione della storia piuttosto confusionaria figlia di quel periodo se avesse partecipato al premio nebula qualche anno piu' tardi non sarebbe nuanche preso in considerazione. | |||||||
25 Agosto 2011, 21:22:00 | Commento scritto da Gundam70 |
| |||||
Questo romanzo ha di buono che e' di facile lettura. L'attenzione e' rimasta alta costantemente durante la lettura e non stanca mai. Pero' come storia ... e' un po' deboluccia. concordo con l'amico Darkyo: ma come si fa a scrivere una trama del genere sulla 4a di copertina e rovinare cosi' il "bello" del romanzo? | |||||||
10 Agosto 2011, 16:30:14 | Commento scritto da bibliotecario |
| |||||
Deludente, mi aspettavo assi di più da amante del sotto genere Fs del Ucronia. Storia strampalata, scontata già dalle prime pagine, con un personaggio principale inverosimile e ridicolo. In tutto il libro di fantascienza non vi è nemmeno l'ombra e si salva solo parzialmente grazie alla descrizione della Palestina dei tempi di Gesù a tratti curiosa e interessante. | |||||||
06 Agosto 2011, 22:47:20 | Commento scritto da Eremita |
| |||||
bella l'argomento della storia ma nel suo svolgimento la trama lascia un po' a desiderare... | |||||||
01 Agosto 2011, 21:36:00 | Commento scritto da maxpullo |
| |||||
Che la figura storica del Cristo sia cosa ben diversa da quanto riportato nei Vangeli è cosa nota anche agli stessi cristiani e non serviva davvero questo asfittico romanzetto di Moorcock per raccontarlo. Una trama inconsistente ed un protagonista all'acqua di rose, spinto all'autodistruzione da motivazioni incomprensibili a se stesso ed agli altri, sono gli elementi salienti di un libro che si legge praticamente da solo per quanto è scontato sin dalle prime pagine. Il tentativo di nascondere la banalità (e le lacune) della storia con una narrazione a dir poco forsennata che salta di palo in frasca mescolando presente e passato e con frequenti (inutili) riferimenti a Jung ed ai Vangeli, fallisce miseramente e così, quello che dallo spunto felicissimo poteva essere un romanzo davvero bello, interessante e (perchè no?) dissacrante, diventa una storiella misera che non ha proprio nulla di speciale o di esaltante, una storiella da leggere in mezza giornata per dimenticarla subito appena chiuso il libro. Gli unici pregi di questa uscita sono l'incoraggiante (recente) tendenza di UCZ a proporre finalmente degli "inediti" e la copertina di Brambilla, davvero sprecata. | |||||||
26 Luglio 2011, 13:57:48 | Commento scritto da Darkyo |
| |||||
Si legge in pochissimo tempo, ma resta impresso nella mente, nonostante il finale sia prevedibile (nonché abilmente svelato dalla quarta di copertina) e la fantascienza sia davvero pretestuosa: ciò che di originale c'è sono l'accurato ritratto psicologico del protagonista e del suo divertente delirio messianico e la reinterpretazione storica della mitologia evangelica in chiave grottesca e junghiana. | |||||||
Utenti cui piace il libro |
gully foyle |
Utenti cui non piace il libro |
Free Will, Paolo-42, Ender Wiggin, Franz |