06 Luglio 2016, 17:54:56Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 9.50
Il libro contiene:

Vita con gli Automi, piccolo capolavoro post apocalittico ove l'autore immagina, in modo assai poetico ed originale il futuro del pianeta e della razza umana, regalando alla fantascienza un androide memorabile, l'Infermiera 5B.
Bellissimo.

Partenza da Zero, opera che potrebbe richiamare Gli Esiliati di Ragnarok di Tom Godwin, che ho trovato piuttosto deludente.
Riempitivo.

Il voto si riferisce chiaramente al solo Vita con gli Automi.

 
22 Novembre 2015, 10:50:26Commento scritto da remotino
Voto: 7.00
In effetti la prima parte è più simile ad un racconto che ad un romanzo. Ha comunque il suo fascino. Il secondo racconto a mio avviso è più scarso.
 
18 Dicembre 2014, 23:56:56Commento scritto da emilio
Voto: 5.50
Mah....forse l'ho letto nella prima versione su Urania. Comunque sembra più un racconto che un romanzo.
 
14 Luglio 2014, 08:48:28Commento scritto da nickel
Voto: 7.50
Vita con gli automi: il genere che mi piace di più.
Partenza da zero: un po' troppo semplice, a parte il finale.
 
09 Gennaio 2014, 00:31:07Commento scritto da doge
Voto: 8.50
.
Vita con gli automi:8.5 una lunga lunga lunga lotta(vista solo per brevi tratti,si può solo immaginare in realtà)dei robot per salvare l'ultimo uomo...scientificamente poco credibile è vero....ma la storia sta tra il drammatico e,almeno per me,il commovente..avrei voluto fosse molto più lungo e particolareggiato.....!.bellissimo il finale!
Partenza da zero:uhm...non è male,ma niente di particolare...6
 
29 Febbraio 2012, 22:42:08Commento scritto da texwiller
Voto: 8.00

Questa è la fantascienza che mi piace: ho divorato questo libro per sapere cosa accadeva ad ogni risveglio del protagonista... ben congeniato dall'inizio alla fine
 
19 Dicembre 2011, 14:43:17Commento scritto da wawawa
Voto: 7.50
vita con gli automi: 9

partenza da zero: 6 perchè siamo sotto natale
 
04 Ottobre 2011, 16:29:00Commento scritto da marsman60
Voto: 5.50
come gia' ho avuto modo di esprimermi su tutti e due i romanzi mi ripeto

1)  non e' brutto ma nemmeno eccezionale piuttosto noioso.

2) PIENO DI TIPICA RETORICA  DELL'AMERICA ANNI '50 E DI NOTEVOLI E PACCHIANE INCONGRUENZE TECNICHE .
 
06 Agosto 2011, 22:51:52Commento scritto da Eremita
Voto: 7.00
Vita con gli automi: 8
Bellissimo...
Trasmette l'angoscia per la solitudine, la speranza disperata, la disillusione...
E gli automi si dimostrano dal canto loro più umani degli umani che li hanno preceduto distruggendo tutto...
Amaro fino al lieto fine...


Partenza da zero: 5.50
Leggibile, poco più...
 
17 Luglio 2011, 14:38:49Commento scritto da Darkyo
Voto: 7.50
Vita con gli automi: nel 2007 gli diedi 9, ma mi riservo di aggiornare il commento alla prossima rilettura.

Partenza da zero: romanzetto trascurabile sulla falasariga de I superstiti di Ragnarok, scorrevole e divertente seppur con qualche ingenuità di troppo, forse legata all'età (ad es. nel rapporto uomo-donna). Voto: 6.
 
16 Luglio 2011, 09:24:46Commento scritto da gasp63
Voto: 5.00
Questo genere di libri è divenuto vecchio con la caduta del muro di Berlino nel 1989. Il terrore della guerra atomica totale che distrugge la razza umana e la terra stessa è argomento spremuto fino all'estremo.

Il libro soffre del fatto che il protagonista riesce a fare, in pochi giorni e senza conoscenze specifiche, cose che in realtà dovrebbero richiedere anni di lavoro per numerose persone. Il classico eroe che costruisce un astronave con le proprie mani in pochi mesi, qui è esasperato fino all'estremo.

Inoltre alcune cose sono particolarmente superficiali: dopo solo 300 anni dalla guerra atomica totale la radioattività sulla terra è già quasi scomparsa....in milioni di anni i robot continuano a funzionare ad energia atomica...non si accenna mai minimamente a nessun tipo di energia rinnovabile...un libro da era atomica al 100%.

Lati positivi? Lettura scorrevole, il rapporto tra il protagonista e l'infermiera, il finale prevedibile ma non scontatissimo.

Un libro estivo. Ho preferito Livello 7 di Mordecai ROSHWALD
 
14 Luglio 2011, 20:57:39Commento scritto da belvas
Voto: 7.00
il primo romanzo rappresenta una pagina in piu del tema rapporto uomo macchina, in questo caso i servizievoli automi infermiere, che sono parenti degli umanoidi di Williamson oltreche dei robot asimoviani. Il tutto su uno sfondo reso lugubre da una guerra nucleare che ha ridotto in cenere ogni espressione della vita sulla terra. L'unico superstite riesce ad andare avanti e a dare un barlume di speranza alla fine, tema buono, secondo me sviscerato in poche pagine, e forse la fantascienza, quella fatta di missili, è messa in modo forzato. Peccato qualche incongrueza

Secondo romanzo abbandonato senza troppi rimpianti.
 
28 Giugno 2011, 20:24:21Commento scritto da bibliotecario
Voto: 8.00
In realtà questo volume è composto da due romanzi: Vita con gli automi e Partenza da zero, un capolavoro assoluto il primo, una discreta lettura il secondo.

Vita con gli automi: Non si può che amare l'automa infermiera 5B, e questo struggente e poetico romanzo che con grande maestria e tatto ci svela l'evoluzione pensata dall'autore per gli automi che da mere macchine parlanti si trasformeranno in milioni di anni in degli esseri divini capaci di donare  un nuovo inizio all' l'umanità. Un romanzo che un appasionato di FS non può non leggere.

Partenza da zero: Buon romanzo sul tema delle guerre spaziali e sulle prigionie su mondi alieni, tema più volte trattato dal nostro genere preferito. Partenza da zero si colloca idealmente per visione e stile tra Gli esiliati di Ragnarok estremamente militarista e violento ed i romanzi di Haldeman decisamente pacifisti. Non uno dei migliori romanzi di White, abbastanza ingenuo in alcune sue parti si salva per un finale ben congeniato e costruito.  

Voto 8 a Vita con gli automi
Voto 6 a Partenza da zero
 
26 Giugno 2011, 09:23:55Commento scritto da mitd
Voto: 9.50
Malinconico, dolce, lieve... profondo come raramente sa essere un romanzo di fantascienza. E senza per questo che la narrazione ne risulti appesantita. Un capolavoro, dunque.

Qualche tempo addietro mi chiedevo per quale strano motivo non venisse celebrato quanto opere di ben minor caratura: Urania Collezione ha finalmente rimediato a un torto.
 
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