05 Gennaio 2020, 18:41:18Commento scritto da Fantobelix
Voto: 7.50

Ho riletto con piacere [nella versione Odissea] questo romanzo per me ricco di grande fascino.
Trovo che la sua bellezza stia nella poesia e nella genuina passione dell'autore per ciò che in molti amiamo: la fantascienza e la sua capacità di mervigliare, l'esplorazione e la conquista dello spazo, le domande sulla possibilità di vita extraterrerstre, i progressi nel percorso di evoluzione e civilizzazione.
Un tributo semplice e genuino ad un personaggio incredibile, che le vicende storico-culturali non ci hanno fatto conoscere come meritava per molto tempo; il viaggio di Korolev è un sogno, è il suo sogno!
Non mi sembra necessario cercare molto altro in questo libro dalla prosa asciutta e qualche slancio quasi onirico, in un'ambientazione comunque solidamente sf.
E' l'amabile sogno intorno ad un'idea e ad un personaggio, che si dipinge in modo sfumato sulle pagine del libro, come i pensieri degli astronauti sulle bianche pareti della base, un sogno da vivere lasciandosi trasportare dalle pacate atmosfere di un Marte particolarmente accogliente, accompagnati in un viaggio di pura soddisfazione e serenità da un bianco e silenzioso narratore in cui mi sembra di vedere il sobrio e gentile sorriso dell'autore.
Questo libro non chiede altro: lasciatevi accompagnare dalla poesia dei sogni in cui credete.
 
15 Novembre 2019, 15:16:28Commento scritto da sergio23
Voto: 6.50
un buon romanzo.. non mi e' piaciuto l "omaggio" agli scrittori.
 
07 Novembre 2019, 19:13:59Commento scritto da capricorno52
Voto: 8.00
Ottimo romanzo di fantascienza di un autore italiano.
Una bell' idea , a dire il vero molto fantasiosa, che viene sviluppata in una trama avvincente di sf classica che lascia largo spazio ai sentimenti ed alla piu’ varia umanità.
Un omaggio curato e minuzioso ad un padre della missilistica , a lungo sconosciuto, parimenti un omaggio tacito di Aresi ai grandi autori di FS a cui si è ispirato ma senza un briciolo di subordinazione, Clarke su tutti. Un romanzo scritto molto bene che mescola ambientazioni, tecnologie , sentimenti , malinconia , ironia e tratti epici,  che ad ogni pagina ci regala emozioni , letto in 2 giorni , quasi con furia, con la voglia di scoprire sempre di piu’.
Come hanno rilevato altri Umini, il finale tende al buonisno ma non incide significativamente  sulla originalità della storia che comunque necessiterebbe di un seguito (che in effetti esiste...per cui cerchero' quanto prima di procurarmelo).
Libro corredato da note e stralci d’interviste che oltre ad essere interessanti mi hanno fatto rivivere i momenti e l’entusiasmo che si respirava alla fine degli anni 60’ per la imminente conquista dello spazio nel sistema solare , poi rivelatasi molto piu’ lenta , complicata e quasi effimera rispetto alle aspettative.
Lettura ampiamente consigliata.
 
30 Agosto 2016, 10:00:33Commento scritto da io.robot
Voto: 7.00
di solito non leggo italiani e cmq non commento i libri che leggo perché non leggo i commenti altrui visto che ognuno ha diritto ai propri gusti. La lettura di questo volume è frutto del fato, o meglio di un danno causato dall'acqua. Prima di gettarlo e sostituirlo l'ho letto ed è stato piacevole riscoprire una sf classica semplice lineare scritta anche con un ritmo coerente. Quindi devo ringraziare l'autore per avermi regalato un bel momento di svago. E complimentarmi con lui: è il miglior romanzo di un italiano che io abbia letto
 
25 Giugno 2014, 18:09:02Commento scritto da Free Will
Voto: 5.00
Hamilton, Clarke, Falessi, Dick, Steinbeck, Heinlein, Clement, Gallun, Wyndham, Moorcock, Disch, Vance, Simenon, Lem, Auster, De Lillo, Roth, ecc.: il cosiddetto "omaggio" agli scrittori appare piuttosto infantile e, per me, è nauseante.
I meriti di questo romanzetto sono la scrittura agile e lineare (si può leggere in un fiato) e l'idea di riesumare la storia del grande scienziato Korolev; è anche intrigante l'evento "alternativo" di quel giorno del 1966.
Per il resto il libro appare troppo semplicistico, così come innaturale è l'atteggiamento di tutti i protagonisti ed i loro dialoghi suonano piuttosto falsi. Manca una buona caratterizzazione dei personaggi ed anche uno sviluppo psicologico degli stessi. Il finale, più che rapido, è fasullo.
Buone le intenzioni, ma lo svolgimento è insufficiente.
 
13 Giugno 2013, 00:11:41Commento scritto da clisimak
Voto: 7.50
Bel romanzo, un'altro per questo autore, il migliore che abbiamo in Italia, è il quarto che leggo di Aresi e sono tutti di alto livello, solo Oberon è leggermente meglio, dispiace solo che non sia più prolifico.
 
04 Novembre 2011, 19:25:51Commento scritto da cosmo 49
Voto: 7.50
Bel romanzo,in pieno tema cosmo,che si lascia leggere bene.
Trama ben costruita,inserita in modo intelligente nel contesto storico.
 
17 Agosto 2011, 23:55:14Commento scritto da belvas
Voto: 7.00
Ennesimo capitolo della saga umana su Marte, speriamo di non andarci mai. C' è una buona dose di realismo scientifico unita ad una storia certamente originale, benche il finale mi sia sembrato frettoloso e forse lo sviluppo nel tempo è poco coerente, come si fa ad organizzare una missione su Marte in pochi mesi? Bella lettura, ma da qui a considerarlo un classico ce ne corre
 
18 Giugno 2011, 09:56:05Commento scritto da remotino
Voto: 7.50
Bravo il nostro autore italiano, sinceramente non lo conoscevo ed ora mi spinge a cercare gli altri suoi volumi.

Bel romanzo, scorrevole e senza fronzoli, come detto dall'autore si percepiscono fonti di altri scrittori, senza comunque togliere nulla al libro.

Finale prevedibile ma per noi amanti della fantascenza gli intrighi politici ci piacciono poco, e la ricerca scientifica non dovrebbe avere nessun collocamento di parte.
 
08 Giugno 2011, 21:23:26Commento scritto da cat
Voto: 7.00
In Russia Korolev è una celebrità. Ringrazio Aresi per avermelo fatto conoscere. Il romanzo è gradevole. Aresi attinge a piene mani dai miti e dai temi della classica SF, e lo fa con intelligente ironia.
 
26 Maggio 2011, 10:23:24Commento scritto da marsman60
Voto: 7.50
finalmente un romanzo che si legge tutto di un fiato bello intrigante come sempre nel genere affrettata e banale la soluzione finale (facilmente aggirabile da menti scaltre come i politici) che non toglie niente alla bellezza del romanzo
 
07 Maggio 2011, 20:09:33Commento scritto da Darkyo
Voto: 7.50
Un altro bel romanzo (breve) di Aresi, che già avevo apprezzato nel Premio Urania Oltre il pianeta del vento. L'approccio marcatamente sociologico e il tema dell'esplorazione spaziale ne fanno un gradito omaggio alla fantascienza più classica, ma l'originalissimo gusto retro da guerra fredda e veicoli Sojuz ne rende gustosa la lettura. La trama è a tratti evanescente e i nomi "letterari" sono francamente troppi, ma è un libro consigliatissimo, soprattutto a quanti non credono che possa esistere una fantascienza italiana.
 
05 Maggio 2011, 21:58:40Commento scritto da Eremita
Voto: 7.50

Mi è piaciuto! E anche molto...
Pochi fronzoli, azione, poesia anche (soprattutto quando il robot parla di se stesso e in alcune azioni del protagonista).
Stile scorrevole, si finisce d'un fiato.
Bello davvero.
Lo consiglio    
 
01 Maggio 2011, 11:32:33Commento scritto da mitd
Voto: 7.00
Scorrevole. Più interessante la parte centrale. Simpatico il gioco dei nomi (per quanto i motivi a monte della scelta per ciascun personaggio - a parte Clarke, Hamilton e Lem - mi sfuggono). Alcuni interrogativi rimangono irrisolti, ma va bene così.
Nel complesso, un buon romanzo di fantascienza classica (e se ne sente il bisogno, no?)

P.S.: ma se Korolev è nato a Kiev, perché l'Ucraina tace mentre la Russia ruggisce?
 
21 Aprile 2011, 08:37:43Commento scritto da wawawa
Voto: 8.00
Bella lettura e poi il capitano dei russi di chiama LEM :D
Un libro che diventerà negli anni un classico della fantascienza italiana. Bravo Paolo.
 
19 Aprile 2011, 13:56:46Commento scritto da Veers77
Voto: 5.50
Romanzo con più ombre che luci. La parte ambientata su Marte (con personaggi fittizi dai nomi sfacciatamente tributari verso scrittori del passato, il comandante in particolare) è compromessa da: dialoghi tra il telegrafico e l'infantile (l'umorismo soprattutto), parentesi psicologiche poco approfondite e prive di una reale utilità per l'avanzamento della storia, descrizioni che difettano di carica evocativa (vedi l'apertura e la descrizione dell'interno dell'oggetto ritrovato sulla superficie), ripetizioni poco ispirate (i personaggi continuano a "passarsi una mano tra i capelli" e a fare "una smorfia"), soprattutto un modo semplicistico di descrivere la psicologia dei personaggi, l'evoluzione degli eventi (con brusche accelerazioni) e la complessità delle forze in gioco (la NasaEsa, brutto acronimo tra l'altro, sembra gestita da 3 persone, nemmeno troppo competenti). La parte positiva arriva con il secondo capitolo: buona rievocazione del clima che permea il periodo storico, dialoghi più corposi e credibili messi in bocca a Personaggi (con la P maiuscola), non figurine.
 
17 Aprile 2011, 19:09:29Commento scritto da caioiii
Voto: 8.00
Bello, scorrevole ed intrigante. Scrittura asciutta e senza fronzoli. Originale l'origine aliena. Peccato per il finale, avrei preferito uno scontro fra super potenze e qualche 50ina di pagine in più. Ho apprezzato molto l'omaggio ai grandi scrittori di SF ma mi sono perso Asimov?

Ce ne vorrebbero di più di romanzi di scrittori italiani. Indipendentemente dal tema.
 
16 Aprile 2011, 09:47:46Commento scritto da joe65
Voto: 8.50
Libri così, giustificano quasi da soli il prezzo dell'abbonamento a Urania !
Veramente bello, concordo al 100% con il commento di Bibliotecario.
Mi è piaciuto lo stile, sobrio, preciso, anche la scelta di utilizzare nomi di scrittori famosi di FS x molti personaggi è stata veramente azzeccata, aggiungendo una piccola vena di nostalgia ironica al romanzo.
E la fine un po' politicaly correct non toglie nulla all'originalità della storia.
 
15 Aprile 2011, 17:46:05Commento scritto da Gundam70
Voto: 7.00
Lettura scorrevole, ma un po' banale. Si percepisce molto (come del resto affermato dallo stesso autore) l'influsso di Vita tra gli automi di White e dei romanzi di Arthur C. Clarke.
Nel finale, la tensione tra americani e russi, ricorda troppo spudoratamente 2010 l'anno del contatto.
Comunque: voto positivo.
 
12 Aprile 2011, 12:07:01Commento scritto da AgenteD
Voto: 8.50
Un "piccolo" gioiello prezioso. Una lettura appassionante, con la meraviglia per quello che fa immaginare, e la voglia di scoprire cosa avverrà nella pagina successiva. Mi piace pensare che la vera storia di Korolev sia proprio questa...
 
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