12 Aprile 2022, 19:42:56Commento scritto da belvas
Voto: 7.00
Una piacevole storia stile star trek e Hollywood, gli ultimi capitoli del buon Kirk tali sono, ho trascorso ore piacevoli rivedendo ed immaginando il capitano Kirk e l'enterprise, gli errori di traduzione ci sono, ma poco influenti sulla storia, è piacevole per chi ama la saga di star trek e può dare un volto ai personaggi che compaiono.
 
29 Marzo 2021, 05:19:18Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.00
Sarò sincero: conosco Star Trek ma non l'ho mai seguito, non ho mai visto neppure una puntata della serie, pur conoscendo tutti i personaggi principali.
Questo romanzo di Eklund quindi rappresenta il mio primo approccio a questa serie e, devo dire, si tratta di un approccio del tutto positivo.
L'atmosfera di mistero e paura che aleggia sullo srano "pianeta" Lira è quasi tangibile e l'oscura presenza del dio-stella, ay-nab, la rende ancora più verosimile.
Il romanzo mi ha messo i brividi ed anche la storia è risultata molto convincente.
Il finale forse è un po' troppo tirato via ma nel complesso direi che questo è un buon libro.
 
06 Luglio 2010, 16:45:57Commento scritto da luciana
Voto: 5.00

E' fastidiosissimo leggere un libro di Star Trek tradotto da chi non conosce nulla del mondo di Star Trek: "Vulcaniti" invece di "Vulcaniani", "Klingoniani" invece di "Klingon", "la tenente Uhura" invece di "il tenente Uhura".
Altra incongruenza: a pag. 98 nel ricordo di Uhura (del villaggio della sua nascita) ci sono gli elefanti, mentre precedentemente, nell'episodio dell'indovinello che McCoy fa a Spock, quest'ultimo afferma che gli elefanti si sono estinti.
Al di là di questi errori, la storia è decisamente banale, senza un'idea forte e con un finale stupido. Questo Ayoub, pseudo-dio e pseudo-computer, mi dà l'idea di essere il risultato delle frustrazioni religiose dell'autore, un totem partorito dalla mente di Eklund e dalla sua personale idea di dio. "Star Trek" in questa storia ci sta come i cavoli a merenda; potevano metterci i personaggi di Star Wars o di Indiana Jones - il risultato non sarebbe cambiato.
Il centro della storia è solo ciò che Eklund pensa del suo Ayoub, e non i personaggi stereotipati che vivono (tutti, Ayoub compreso) come marionette nella penna dell'autore.
 
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