31 Luglio 2017, 11:52:37Commento scritto da ciccio
Voto: 9.00
Romanzo unico diviso in due parti, la lettura richiede un certo impegno, ma nevale assolutamente la pena.
 
19 Dicembre 2012, 11:58:50Commento scritto da PabloE
Voto: 8.50

I pregi sono descritti superlativamente da altri (Iguana Jo su tutti) e, data la comunanza dei tratti principali, credo siano pregi oggettivi, che sfuggono da ogni tendenza personale. E' un grosso punto a favore di Stephenson: la fantascienza che più mi/ci piace è quella in cui la S di SF non sta per la sola <i>Science</i>, ma, abbracciando un campo molto più ampio, diventa <i>Speculative</i>: speculazione scientifica, sociale, politica, filosofica, tutto questo e molto altro in questo migliaio di pagine. E a proposito, i due volumi sono un unicum che la Rizzoli ha voluto dividere perchè non credeva che uno scrittore potesse evitare di scrivere una trilogia e piazzare tutto ciò in un unico tomo. Che poi, detto fra noi, se avesse piazzato ben 3 volumi a 16 euro ciascuno, chi minchia se lo comprava, no?

Fra i pregi più soggettivi, invece, mi preme sottolineare le emozioni che è riuscito ad evocare in me Stephenson. Significa che ero davvero immerso nell'ambiente da lui creato.
E poi Orolo, che spessore, un vero mentore.

I difetti, invece, penso siano del tutto soggettivi.
Forse per apprezzare davvero al massimo il lavoro(ne) del Nostro bisognerebbe conoscere più approfonditamente la filosofia o quanto meno la storia della filosofia. Forse per apprezzarlo davvero non bisognerebbe leggerlo mentre si prepara un mattonazzo per esame universitario, mentre ci sono le lezioni, mentre prepari un altro esame, mentre vivi da fuorisede senza mammà che pulisce/cucina/fa la spesa/ecc.
Poi le descrizioni, ah le descrizioni. Stavano per far spuntare un paio d'ali ad entrambi i volumi, ma quelle del primo sarebbero state le ali con la maggior apertura in natura. Troppo particolareggiate e diluite per non distogliere l'attenzione e rimanere impresse.
Last but not least il finale. Rispetto a tutto il resto mi è sembrato troppo tirato via, troppo banale per far parte di Anathem. Insomma, leggermente deludente per i miei gusti.


Vorrei aggiungere una conclusione.
PROSIT! Alla salute della SF, che nel 2008 ha dato la luce a questo gioiello.
 
01 Maggio 2012, 15:05:57Commento scritto da Quantico
Voto: 8.00
Mi sono avvicinato al libro di Stephenson con grandi aspettative e anche un pò di timore.
Ho l'abitudine di sfogliare il libro prima di iniziarne la lettura e le corpose appendici a fine romanzo mi avevano fatto pensare ad un romanzo pieno di terminologie astruse ed aliene, avvertendo il pericolo che tutto ciò rappresentasse un'impalcatura per nascondere una trama debole e poco incisiva.
Non è così, tutt'altro; la trama e l'ambientazione richiedono molte pagine introduttive ma le descrizioni non sono mai fini a se stesse, i lunghi dialoghi su temi filosofici e scientifici non sono mai banali ma hanno l'obiettivo di illustrare il substrato culturale e scientifico su cui si innesta la vicenda fantascientifica, non trascurabile, ma che non prevarica mai il tema centrale del romanzo, ovvero la descrizione di una società profondamente umana ma al tempo stesso "aliena".
E' una lettura impegnativa, richiede molta concentrazione ma lo sforzo è assolutamente appagante.
Alla fine ciò che colpisce di più è l'intelligenza che l'autore ha profuso all'interno del romanzo, intelligenza che lascia il segno, che gratifica e ripaga ampiamente dell'impegno dedicato alla lettura di questo romanzo.
 
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