13 Luglio 2016, 16:21:58Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 8.50
Romanzo del 1959 nel quale lo scrittore riversa tutte le paure e le ansie degli Stati Uniti a quel tempo in prima linea contro l'Unione Sovietica durante la cosiddetta Guerra Fredda.
Per errore un pilota americano lancia un missile che colpisce una base militare sovietica, l'URSS per ritorsione scatena un conflitto nucleare contro gli Stati Uniti ed i suoi alleati della NATO.
Il libro parla della comunità di Fort Repose un immaginario paesino della Florida, durante questo conflitto nucleare, le bombe, il collasso della nazione, la lotta per la sopravvivenza dei protagonisti, il lento ritorno ad una parvenza di normalità e la creazione di un nuova società dove le vecchie consuetudini hanno perso ogni significato.
Romanzo asciutto ed efficace i cui punti di forza sono: l'ambientazione con una descrizione della società americana del tempo che fotografa alla perfezione le dinamiche sociali  (il segregazionismo, la condizione delle donne, ecc.) e una caratterizzazione dei personaggi pressoché perfetta che, unitamente ad un ritmo incalzante, rendono la lettura estremamente piacevole ed avvincente.
Davvero una piacevole sorpresa questo Addio Babilonia, libro che consiglio senza riserve.
 
13 Novembre 2014, 18:40:41Commento scritto da remotino
Voto: 8.00
Ho finito or ora il volume, giudizio positivo.

Dunque io dividerei il libro in due parti, la fantascienza e la storia.

Di fantascienza classica ce n'è poca, una guerra nucleare a giorno d'oggi è ovviamente non auspicabile ma in assoluto non mi pare proprio fantascienza.

La storia è proprio il mio genere, del tipo catastrofico, anche se qui non è esagerata, tanto ottimismo ovviamente e il finale di speranza. Le vicissitudini giornaliere del gruppo "organizzato" la ricerca assidua del cibo e di altri beni di prima necessità. Una certa dose di fortuna completa il tutto. A me pare scritto proprio bene, non so se è stato il traduttore che ha dato un senso di freschezza alla storia pur essendo stato scritto nel '59.

Ogni giorno un avventura proprio un bel libro.
 
04 Febbraio 2014, 08:33:25Commento scritto da nickel
Voto: 7.00
L'ho letto con piacere; non troppo catastrofista, ma nemmeno troppo semplicista.
 
21 Settembre 2012, 22:51:31Commento scritto da Marcos
Voto: 9.50
Ottimo romanzo  scorrevole e leggibile con spunti interessanti sulla reazione piscologa dei sopravissuti al fallout nucleare anche se riferito durante la guerra fredda che anche oggi potrebbe essere reale nel nostro tempo, ottima caratterizzazione dei personasggi e del intero paese di Fort Repose.
 
24 Dicembre 2011, 03:50:38Commento scritto da cosmo 49
Voto: 8.00
Pur scritto anni fa questo romanzo, di scorrevole e piacevole lettura, è pur sempre attuale.
Purtroppo lo scenario in cui muovono i protagonisti è reale e ben descritto.
 
28 Aprile 2011, 22:54:12Commento scritto da legionario
Voto: 10.00

Bel testo anni 50/60, con descritto quello che molto probabilmente succederebbe in tali circostanze.
Nella morte rinasce la vita ed il ciclo continua con alle spalle il retaggio del passato.
 
16 Aprile 2011, 13:53:10Commento scritto da olmo
Voto: 5.50
L'idea di un romanzo sul dopobomba per un romanzo è sempre buona, ma penso che lo scrittore sia stato un po' troppo ingenuo. Per me questo racconto è una occasione mancata e proprio perchè parte da un argomento che già di per se è interessante avrebbe potuto fare di meglio con non troppo sforzo.
 
05 Novembre 2010, 09:17:41Commento scritto da belvas
Voto: 8.00
E' un libro ben scritto, si vede che l'autore era giornalista. Forse un po troppo didascalico, manca un acuto fatto di imprevedibilità "plausibile".
Tutta la storia, viceversa è plausibile e ben riflette ansie e timori dell'epoca.
 
21 Ottobre 2010, 13:36:20Commento scritto da AzeveL
Voto: 7.00

Commestibile,dopo averlo finito vi mancheranno le disavventure dei simpatici protagonisti.è un romanzo lungo.
 
29 Settembre 2010, 15:55:34Commento scritto da marsman60
Voto: 7.00
mi e' piaciuto,bello e mi ha riportato il ricordo di quando bomba atomica era come una bestemmia pero' rivisto alla luce di oggi come e' ingenuo sia il personaggio che lo scrittore non sopravviverebbero un'ora anche senza fallout
 
23 Settembre 2010, 09:51:15Commento scritto da Darkyo
Voto: 7.00
Non amo particolarmente la fantascienza catastrofica, e dopo aver letto decine di libri sull'olocausto nucleare e averne trovato il capolavoro assoluto (Livello 7 di Mordecai Roshwald), posso dire che mi ha stancato, sebbene si tratti di storie ancora attuali, più di quanto l'uomo comune possa temere. Mi sono approcciato svogliatamente a questo romanzo, ma dopo poche pagine mi sono ricreduto e, trascinato da uno stile limpido ed efficace, l'ho letto praticamente d'un fiato. L'orrore massimo della Guerra Fredda che colpisce, piuttosto blandamente, un piccolo paese della sonnolenta provincia americana (che anche dopo il disastro, curiosamente, continua a sonnecchiare), è reso in maniera credibile attraverso gli occhi dei personaggi, tutti vividi e tridimensionali. E' un romanzo che lascia un senso di speranza, e non è un male; non è un capolavoro, ma si legge con gusto.
 
06 Settembre 2010, 23:02:26Commento scritto da texwiller
Voto: 7.00
Semplice, scorrevole e per quanto mi riguarda piuttosto realistico: dopo il giorno, storie di una comunità che cerca di andare aventi e risorge dal nulla come il protagonista.
 
25 Agosto 2010, 09:08:26Commento scritto da Eremita
Voto: 7.00
Sinceramente mi è piaciuto...
nonostante la "semplicità", perchè non è così intricato, è davvero coinvolgente.
Vicende umane di tutti i giorni dopo il Giorno...
discreti i personaggi
scorrevole lo stile
 
22 Agosto 2010, 20:41:03Commento scritto da bibliotecario
Voto: 7.50
Lettura iniziata con molti dubbi si è invece rilevata ottima.
Storia incentrata su un gruppo eterogeneo di spravvissuti all'olacausto nucleare in un paese sperduto, e per questo risparmiato dalla follia della guerra, in Florida.
A parte le ovvie ingenuità che i lettori di oggi riscontrano nella lettura dovute al tempo trascorso dalla sua stesura, il romanzo scorre piacevolmente senza pesantezze e inutili orpelli.
I personaggi risultano genuini e credibili e il cambiamento che avviene in essi a causa della guerra è verosimile e interessante, così come le vicessitudini giornaliere per la sopravvivenza.
L'unica pecca che non fa di questo libro un capolavoro è l'aver descritto l'impatto sull'ambiente, di una guerra termonucleare totale, con troppa leggerezza e riducendone in modo eccessivo le conseguenze.
 
20 Agosto 2010, 11:06:29Commento scritto da paolo1805
Voto: 7.50
Ottimo questo libro a dimostrazione che la fantascienza di una volta spesso è migliore di quella odierna. La trama è scorrevole e i personaggi ben caratterizzati, anche se la vivenda è tutto sommato scontata (prima la frenetica attesa del conflitto, poi il giorno fatale e infine le vcende post apocalisse) è ben narrata e si legge titto d'un fiato. Apprezzabile, dal mio punto di vista, il fatto che il conflitto livelli le differenze sociali e soprattutto quelle razziali; interessante l'evoluzione dl protagonsita. Ho trovato anche interessanti l'analisi di come alcuni reagiscano al cambiamento indotto dalla catastrofe (il banchiere, gli anziani, ...).
a mio parere il meglio del romanzo sta proprio nell'analisi dell'effetto della catastrofe sulle persone.
Da ultimo segnalo che forse in questo romanzo gli autori di Battlestar Galactica hanno trovato l'idea per il ruolo dlla presidente Roslin...
 
Utenti cui piace il libro
bluemoon58, Ender Wiggin
Utenti cui non piace il libro
egiteo, Franz