09 Febbraio 2015, 12:52:09Commento scritto da emilio
Voto: 6.50
Romanzo del genere post-apocalittico. Trama interessante, ben costruito e finale senza speranza o con una flebile certezza: la vita continua. Della serie comincia bene e finisce in modo approssimativo
 
13 Dicembre 2014, 15:50:59Commento scritto da Free Will
Voto: 6.00
E' difficile assegnare un voto equilibrato ad un romanzo di distopia, così triste e dolente.
Certamente si possono cogliere molti momenti poetici, ma è possibile annoiarsi per la mancanza di azione.
Mi sembra piuttosto intelligente l'idea di raccontare i fatti saltando avanti e indietro nei 30 anni di vita del protagonista: in questo modo si è costretti a mantenere viva l'attenzione, per capire i motivi di certe scelte di vita (o di non vita).
 
08 Dicembre 2011, 11:10:24Commento scritto da cosmo 49
Voto: 8.00
Bel romanzo con narrativa di buona qualità ch ben figura in collana. Trama ad incastro costruita in modo eccellente. L’essere strutturato quasi come un diario con vari episodi marginali lo rende un po’ lento ma non ne diminuisce la qualità in quanto  supera  l’attualità dell’ambiente costruendo un possibile futuro.
 
18 Giugno 2011, 17:11:36Commento scritto da caioiii
Voto: 4.00
non può nemmeno essere paragonato a "La strada". Lento e noioso.
 
08 Agosto 2010, 11:19:57Commento scritto da luciana
Voto: 9.00

Toccante, romantico e coinvolgente questo bellissimo romanzo di Braziel, costruito come un cubo di Rubik, dove tutti i pezzi di vita del protagonista si ricompongono uno a uno: lo zio, il padre, il matrimonio e la madre. Questi sono i temi affrontati:
- la famiglia resta la cosa più importante della vita e del futuro;
- l'incapacità di cambiare il proprio destino, anche di fronte alla certezza di una conclusione ineluttabile;
- la vita continua nonostante il rifiuto di viverla.
E, in mezzo a tutto ciò, il buco dell'ozono che surriscalda la terra, desertifica, inaridisce e brucia tutto - anche la voglia di vivere.
L'unico neo di questo libro, non dovuto all'autore, è la mancata traduzione dei brani delle canzoni che hanno un senso all'interno della storia, che non può essere colto dal lettore (come me) che non è in grado di tradurre da solo una lingua straniera.  
 
06 Luglio 2010, 14:39:28Commento scritto da Darkyo
Voto: 4.50
Non mi è piaciuto, l'ho trovato lungo, noioso e ripetitivo. L'aspetto fantascientifico è davvero marginale, limitato a uno scenario che non è poi così lontano dalla nostra realtà. Le vicende del protagonista si susseguono con cambi di tempo a volte spiazzanti, come cercare di dipanare una matassa di ricordi aggrovigliati: purtroppo, l'autore preferisce soffermarsi sui ricordi in cui non accade nulla, sorvolando invece su quelli più densi di significato, pathos o azione che lascia alla libera interpretazione del lettore. E poi ci sono capitoli di sogni, testi di canzoni non tradotti, il finale incomprensibile... Insomma, è un romanzo verboso, molto ben scritto ma verboso.
 
24 Giugno 2010, 08:33:33Commento scritto da marsman60
Voto: 4.00
bel romanzo di introspezione (e per me un mattone) e analisi dei rapporti tra il protagonista e la moglie e il padre e altri congiunti .......
ma la fantascienza dove' non basta un buco nell'ozono (che per altro lo sanno anche i bambini si apre al polo sud) per dire ho fatto fantascienza come ho detto altre volte pinocchio, alice nel paese delle meraviglie, o in questo specifico caso il mago di oz sono molto piu' avanti come fantascienza.
 
15 Giugno 2010, 23:48:22Commento scritto da paolo1805
Voto: 4.00
E' abbastanza evidente che i curatori di Urania e il sottoscritto hanno idee molto divergenti su cosa sia Fantascienza e, soprattutto, che cosa sia un buon romanzo.
35 miglia a Birmingham NON è fantascienza (non basta ambientare una storia in una landa resa desolata dal buco nell'ozono) e, per quel che mi riguarda non è neanche un buon romanzo, è solo la descrizione (resa farraginosa dalla non consequenzialità temporale) dei rapporti irrisolti di un uomo col padre e con la moglie.
 
13 Giugno 2010, 17:28:23Commento scritto da cat
Voto: 5.00
Storia di una tristezza infinita. Chissà come pubblicata in una collana di fantascienza.
Problematico dare un voto. Qualsiasi giudizio da 2 a 9 può essere giustificabile, dipende dai parametri di valutazione.
Lettura in ogni caso molto difficile.
 
18 Maggio 2010, 14:52:48Commento scritto da Eremita
Voto: 4.50
Finito!
E' stata dura.
Lento, troppi salti da un tempo all'altro, personaggi un po' poco credibili.
Di fantascienza c'è solo l'antefatto, spiegato nemmeno troppo bene, per il resto gli si può accordare di essere in alcuni punti anche poetico, ma manca il finale, e buono anche come descrizioni dei luoghi, però ripetitivo.
Se ne poteva fare a meno!
 
18 Maggio 2010, 10:14:19Commento scritto da AgenteD
Voto: 5.00
Il libro sarebbe anche scritto bene, almeno nella descrizione, malinconica e struggente, talvolta anche commovente, della condizone dei protagonisti post catastrofe ecologica. Il problema però è che anche un testo lento, spesso ripetitivo nei concetti, senza una vera e propria trama; un libro che con la fantascienza e con Urania c'entra poco o nulla.
 
14 Maggio 2010, 18:40:15Commento scritto da Oldman
Voto: 2.00
Credo che questo libro lo ricorderò come un brutto incubo! Indigeribile come un Kg di peperonata mangiata alla sera per cena! Sicuramente il sig. James Braziel avrà un futuro migliore come poeta; ma per quanto riguarda la SF è meglio che cambi mestiere! Arrivato a metà lettura ho sbattuto il volume fuori dalla finestra!
 
13 Maggio 2010, 20:02:46Commento scritto da bibliotecario
Voto: 4.00
Purtroppo in questo libro: fantascienza zero, azione zero, dialoghi inesistenti, storia a dir poco lenta e confusa con avanti e indietro sul piano temporale che indispettiscono non poco il lettore, un finale che non ha ne capo ne coda. Lettura portata alla fine con enorme fatica.
 
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