13 Luglio 2016, 17:08:55Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 8.50
Norstrilia (1975) è un romanzo nato dalla fusione di due romanzi brevi: L'uomo che Comprò la Terra (1964) e L'Uomo che Regalò la Terra (1965), ed è inserito nel cosiddetto Ciclo della Strumentalità dell'Uomo, opus magnus di Cordwainer Smith.
L'uomo ha colonizzato buona parte della galassia, tra cui il pianeta Norstrilia (acronimo di vecchia Australia del Nord) popolato da discendenti di coloni australiani che godono di ricchezze inaudite derivate dal controllo dello stroon, una droga sintetica che conferisce l'immortalità, ricavata da pecore mutanti.
Il protagonista è Rod McBan, una sorta di Forrest Gump che per sfuggire all'eutanasia in quanto non aderente al modello del colono Norstriliano tipo, nonché ai tentativi di omicidio da parte di un ex compagno di scuola invidioso della sua fortuna, non trova di meglio che comprare l'intero pianeta Terra ove si trasferisce e vive una serie di rocambolesche avventure che determineranno la crescita e la consapevolezza di sé stesso.
Al di là delle vicende raccontate nel romanzo, quello che non mi ha lasciato indifferente è l'universo della Strumentalità, una visione della storia futura dell'umanità assolutamente originale e sfrenatamente visionaria descritta con uno stile letterario assolutamente peculiare.
Un'affresco che mi ha decisamente affascinato e che purtroppo si percepisce solo in parte nel romanzo, tant'è che mi riprometto di recuperare le altre opere dell'autore legate allo stesso Ciclo, a mio avviso un'opera che andrebbe riscoperta.
 
28 Gennaio 2012, 14:04:01Commento scritto da iogy
Voto: 4.50
No, assolutamente non ci siamo. Ammetto che le premesse erano ottime, l'ambientazione fantascientifica molto accattivante, ma l'autore riesce a sprecare ogni cosa con una storia e dei personaggi talmente scialbi da risultare ridicoli.
Uno dei più brutti romanzi letti negli ultimi due anni.
 
22 Marzo 2011, 15:37:25Commento scritto da gasp63
Voto: 5.00
Primo romanzo che leggo di quest'autore. La lettura mi ha dato sensazioni contrastanti: noia, curiosità e interesse; mai entusiasmo.
Alcune idee, che credo volessero essere divertenti, le ho trovate un pò campate per aria, come quando un bambino prova a scrivere una storia e inventa cose assurde per sorprendere e meravigliare il lettore.
Non mi ha divertito molto. Lo stile potrebbe essere forse paragonato alla mitica 'guida galattica', ma siamo lontani anni luce.
Per diverse volte sono stato tentato di interrompere la lettura; ho resistito alla tentazione e sono arrivato in fondo.
Non so se leggerò altro. Leggendo la bibliografia in fondo al volume (Urania Collezione) scopro che non ha scritto molti romanzi, mentre molti racconti sembrano essere dello stesso filone di questo.
 
10 Maggio 2010, 15:09:44Commento scritto da nickel
Voto: 7.00
Un po' troppo complicato entrare nel libro, ma poi l'ho trovato gradevole.
E bello anche il riassunto iniziale, che chiede un po' di autoironia al lettore...
 
06 Maggio 2010, 22:51:45Commento scritto da Paolo-42
Voto: 4.00

Non mi é piaciuto. Il protagonista non conta niente qui, si fa trasportare sopra e sotto per il pianeta come un pacco postale, affidando la sua vita a gente che ha visto per la prima volta pochi minuti prima ma di cui si fida ciecamente. bho...
 
20 Aprile 2010, 12:15:35Commento scritto da Palmer
Voto: 6.00

Dopo un inizio brillante che mi ha coinvolto moltissimo, Norstrilia mi ha un po' deluso, diciamo dal momento in cui il protagonista parte per la terra.
E' appunto il protagonista, Rod McBan, è ciò che mi è piaciuto di più: indubbiamente un Forrest Gump d'annata! Apparentemente idiota e menomato delle facoltà mentali dei Norstriliani, in parte emarginato, riesce a passare per un soffio l'esame per diventare cittadino a tutti gli effetti. In realtà ha tantissime risorse e un approccio tutto suo alla vita, piacevole e positivo: non si può non prenderelo in simpatia!
Però nonostante alcune interessanti riflessioni sull'economia reale e finanziaria o sul piattume del futuro umano e le tante, tantissime stravaganze e invenzioni presenti, a mio avviso la trama, formata da tanti personaggi e singoli eventi non è ben strutturata e amalgamata. Anche molte sottotrame alla fine ci sono ma sono lì quasi solo per far pagine, un po' decontestualizzate e lasciate irrisolte.
Non posso dire che sia brutto, ma nemmeno bellissimo. Alla fine non vedevo l'ora che finisse, e per i miei standard ci ho messo una eternità.
Sufficienza tonda, senza + e senza -.
 
13 Aprile 2010, 10:52:36Commento scritto da marsman60
Voto: 7.00
un bel libro coinvolgente con un finale pero' molto banale.
 
03 Aprile 2010, 11:09:53Commento scritto da Darkyo
Voto: 8.50
Un affresco del futuro remoto dotato di grande potenza immaginifica e originalità (basti pensare alle pecore mutanti magistralmente ritratte in copertina) costituisce il fulcro attorno a cui si sviluppa il romanzo di formazione del protagonista e viengono tratteggiate le derive evoluzionistiche dell'Umanità e della Sotto-Umanità, con un'attenzione particolare per i principi di eguaglianza e di libertà. Nulla è spiegato fino in fondo e l'impressione, al termine della lettura, è di aver assistito al dipanarsi di un evento epocale, capace di produrre effetti inimmaginabili, una Storia dai confini leggendari. Alcune delle sottotrame sembrano tronche, forse perché soggetto degli altri racconti del Ciclo della Strumentalità, che, a questo punto, esige un secondo volume di completamento.
 
27 Marzo 2010, 12:48:40Commento scritto da bibliotecario
Voto: 6.50
Bel romanzo che descrive uno dei futuri del genere umano tra i più belli e interessanti da me letti, molto meno appassionante e che mi ha lasciato molte perplessità la storia nuda e cruda del protagonista. In parole povere bella l'ambientazione e i personaggi secondari molto meno le avventure inprobabili del protagonista.
 
19 Marzo 2010, 11:00:55Commento scritto da Eremita
Voto: 7.50
bel libro...
vecchia maniera ma non "supereroico"...
una ricerca di se stessi e della uguaglianza nelle diversità, potere ed intrighi, deità e viaggi stellari, potere economico e potere reale, la crescita dell'umanità nel "ritorno alla barbarie"...
C'è un po' di tutto e ben mescolato!
 
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