Giunti al quinto capitolo della saga di Landover, un fantasy molto leggero e adatto a qualsiasi età, personaggi e tematiche finiscono un po' per stagnare, ma secondo me Brooks riesce a mantenere una scrittura abbastanza sciolta (al netto di qualche "spiegone" di troppo) e a imprimere una certa evoluzione ai personaggi. La grande pecca, a mio parere, è aver perso quel tono umoristico e quasi parodistico che aveva caratterizzato il titolo d'esordio della saga, "Il magico regno di Landover": dopo il secondo capitolo, Brooks sembra aver virato più sul fantasy classico. Rimane comunque una buona lettura d'intrattenimento, senza troppe pretese. |