01 Marzo 2015, 13:05:28Commento scritto da fabri
Voto: 5.00
ultimo romanzo di un ciclo che tranne forse nel primo i seguiti mi risultano indigesti con storie sempre più poco credibili
 
14 Marzo 2014, 13:34:56Commento scritto da gasp63
Voto: 7.00
Terzo e ultimo capitolo del ciclo "Neanderthal Parallax", ciclo che narra l'incontro/scontro tra due universi paralleli, uno popolato da Homo Sapiens e l'altro da Homo Neanderthalensis.

Questo ultimo capitolo si sviluppa secondo tre filoni paralleli:
(1) l'incontro/scontro tra due diverse filosofie di vita: Sapiens e Neanderthal. Lo stile di vita dei Neanderthal è nell'immaginazione dell'autore. Non possiamo sapere se una ipotetica civiltà Neanderthal sarebbe impostata così come narrato nella storia, ma l'espediente serve all'autore per denunciare tutto ciò che non gli piace della società umana contemporanea. Si lega ai temi di ecologia, organizzazione sociale etc... Filone molto sviluppato nel capitolo precedente della saga.

(2) l'evoluzione del rapporto tra lo scienziato neanderthal Ponter Boddit e la genetista sapiens Mary Vaughan. E' la parte della storia da cui il volume prende il titolo. Si lega ai temi di genetica interspecie, razzismo e genocidio.

(3) l'evoluzione del magnetismo terrestre e i suoi effetti sul cervello umano. Filone piuttosto trascurato, che appare occasionalmente tra un evento e l'altro della storia e che sembra non portare a niente, fino ad un episodio finale verso la fine del libro. Si lega ai temi relativi al funzionamento del cervello umano, nascita dell'autocoscienza, religione e ateismo.

Lo stile di Sawyer è come sempre moderno e brillante. Scorrevole e piacevole da leggere.
 
08 Agosto 2010, 10:22:04Commento scritto da remotino
Voto: 6.50
Terzo ed ultimo romanza della saga dei Neanderthal, non so perchè ma mi aspettavo un finale dove l'Homo Sapiens esprime tutto il suo egoismo.

Il libro si legge bene ma sinceramente il primo volume è senz'altro il migliore. Questo come il secondo filosofeggia sulla psiche umana, l'etica e la religione, forse si sofferma troppo.

La trama è senz'altro scorrevole e di buona fattura.
 
07 Marzo 2010, 15:41:27Commento scritto da Free Will
Voto: 6.00

Il terzo capitolo del ciclo di Neanderthal è il migliore della serie.
L'azione si fa più frenetica e si arriva anche al thriller. I temi etici e religiosi sono interessanti, anche se assurdi.
Purtroppo l'autore spinge sempre il pedale sul tema del sesso, che gli sta particolarmente a cuore, ma per il quale dimostra una grande confusione e senso del ridicolo.
E ancora non introduce mai il vero tema di cui avrebbe dovuto parlare, ossia la globalizzazione della scoperta, con tutte le implicazioni politiche, lasciando a pochi intimi l'elaborazione degli eventi.
La traduzione di Dario Rivarossa è impeccabile.
 
21 Ottobre 2009, 12:21:44Commento scritto da il_dominio
Voto: 6.50
Tra i tre è quello che mi è piaicuto meno, forse perchè il tema non era più così originale come il primo libro. Comunque si legge.
 
22 Agosto 2009, 14:57:09Commento scritto da rarinantes
Voto: 6.50
Romanzo dignitoso anche se le caratterizzazioni dei personaggi e le loro motivazioni risultano a volte un po' semplicistiche.
 
15 Luglio 2009, 18:54:27Commento scritto da npano
Voto: 6.50
Buona conclusione di una trilogia interessante per le tematiche che mette nel piatto più che per l'azione.
Conferma quello già detto per gli altri 2.
Pecca forse il finale un po affrettato.
 
07 Luglio 2009, 18:42:22Commento scritto da Oldman
Voto: 6.00
Si può leggere!
 
07 Luglio 2009, 16:06:27Commento scritto da marsman60
Voto: 7.00
come gli altri due si legge bene ed e' anche divertente solo che mi sembra molto confuso nella sua lucidita'di spiegare il fenomeno o la credenza o la verita'? della fede
tanto che il cattivo diventa buono ma con un leggero tentativo di genocidio
la buona resta buona ma anche lei evrebbe fatto il genocidio
l'associare visioni mistiche con la fede poi non e' certo la stessa cosa .
bha se uno e' ateo e' ateo punto e basta perche' tentare di spiegare e anche cercare di confutare il perche' uno e' credente.
 
03 Luglio 2009, 14:20:53Commento scritto da Deep
Voto: 6.50
Già leggendo il secondo mi era "scesa la catena". Questo terzo episodio non aggiunge niente al ciclo. E' fiacco e pare scritto solo per il gusto di completare una trilogia. Migliora un po' nella seconda parte. Comunque Sawyer è sempre scorrevole da leggere. Giudizio: di poco sopra la sufficienza.
 
02 Luglio 2009, 15:14:27Commento scritto da cynewulf
Voto: 7.50
Finale dignitoso di questa saga di fantascienza "garbata". Plauso al lavoro di ricercare dell'autore.
 
30 Giugno 2009, 19:04:33Commento scritto da cat
Voto: 7.50
I primi due volumi, per essere di Sawyer, mi avevano deluso. Ero pronto per la stroncatura finale di quello che avevo rinominato Melassic Park. Delusione. Niente cattiverie stavolta.
Mi è piaciuto. Una prima metà in cui la trama è assente, ma dove i temi etico-religiosi trattati sono particolarmente interessanti (tutta la trilogia ricorda Utopia di T. More). Una seconda parte in cui compare un pò di azione (senza la solita dose di amori melensi) ed un finale risolto con intelligenza.
Un pò di zucchero nel finale questa volta non guasta.... diamine un pò di ottimismo ogni tanto, questi nuovi scrittori di SF fanno solo del catastrofismo!
 
26 Giugno 2009, 08:00:54Commento scritto da Darkyo
Voto: 8.50
Sicuramente inferiore rispetto ai precedenti volumi della saga, questo romanzo, tuttavia, risalta per l'originalità delle idee contenute e per l'approfondimento scientifico di temi tipicamente morali, in primis quello della religiosità. La narrazione è, come sempre per Sawyer, scorrevolissima, un perfetto connubio di introspezione, azione e suspance. Il tema centrale del romanzo, l'origine e l'utilità della religiosità - tema evidentemente molto caro all'autore -, è trattato in maniera scientifica e a tratti ironica e trova la sua genesi nello scontro tra due culture umane profondamente differenti sotto il profilo fisiologico e sociale-morale - il cui incontro/scontro comincia a produrre i primi ibridi culturali. Uno spunto fantascientifico utilizzato per l'analisi del nostro mondo e della nostra umanità: si può non concordare con le conclusioni cui giunge l'autore, ma non si può non rimanere affascinati da un uso così "alto" della fantascienza.
 
21 Giugno 2009, 21:19:16Commento scritto da FrancoBrambilla
Voto: 7.00
Letto in pochi giorni, non bello come i primi due capitoli ma molto piacevole e divertente.
 
21 Giugno 2009, 14:13:30Commento scritto da luciana
Voto: 7.00
Anche questo terzo volume della saga si legge come un bicchier d'acqua. Questa storia è più movimentata e piena di suspence rispetto ai primi due volumi.
Qui Sawyer esamina il tema più semplice che dovrebbe affrontare l'umanità in presenza di un mondo alieno: il razzismo.
La violenza gliksin e quella barast è il tema dominante de "L'origine dell'ibrido", mescolata alla difficile storia d'amore fra due razze diverse.
La piccola gliksin che nascerà, sarà una mezzosangue, una piccola Spock... per riprendere la citazione da Star Trek che lo stesso Sawyer fa a pag. 147: sarà straniera in ciascuno dei due universi in cui vorrà vivere.
Qui Mary Vaughan appare più confusa rispetto ai primi due volumi; rifiuta tutti i principi ai quali ha sempre creduto sia dal punto di vista affettivo, che da quello religioso. La distruzione dei suoi valori non sembra avvenire per ragionamenti razionali, ma piuttosto è dettata da turbamenti emozionali. Per me è totalmente inverosimile la sua trasformazione in lesbica.
A tratti, Ponter Boddit sembra una marionetta indifferente a ciò che avviene nel cuore e nella mente della sua compagna.
Sawyer accentua la fragilità umana, e il lato selvaggio dei barast.
Il libro termina con un messaggio di speranza che, personalmente, trovo incauto. Ponter e Mary sono i pionieri di una nuova razza vivente; sono i primi che rompono un tabù affettivo e genetico. Ma, con l'incoscienza di chi pensa di poter rompere le regole, non si rendono conto delle difficoltà di vita nella quali butteranno la loro bambina. E, da questo punto di vista, Mary decide di togliere a sua figlia l'unica àncora di salvezza quando si troverà ad affrontare il razzismo gliksin e barast; quando sentirà di non essere nè carne, nè pesce; quando la gente la considererà un fenomeno da baraccone perchè è una mezzosangue: Mary deciderà di togliere a sua figlia la fede, rendendola così vulnerabile alle cattiverie di entrambi i mondi.
 
21 Giugno 2009, 09:43:18Commento scritto da Han Solo Guerriero Stellare
Voto: 5.50
Sinceramente ho apprezzato molto i primi due capitoli della trilogia Neanderthal parallax (più il primo, un pò meno il secondo), ma la deriva che ha preso questo episodio l'ho mal digerita.
Ad un certo punto mi è sembrato leggere un delirio di avvenimenti che denotano una manifesta antipatia dell'autore verso le autorità religiose sulla Terra (se non proprio un ateismo serpeggiante) e una determinata anticonvenzionalità a tutti i costi ( e su questo mi riferisco alla improbabile deriva della sfera sessuale che ha preso il personaggio di Mary Vaughan)
 
19 Giugno 2009, 15:01:44Commento scritto da bibliotecario
Voto: 7.50
Arriva a conclusione la storia di Mary Vaughan e Ponter Boddit ed in quest'ultimo capitolo a tratti, soprattutto nella prima parte, si rivedono le atmosfere di " La genesi della specie", ottime idee, come per esempio quella in cui si da la spiegazione scientifica della innata religiosità del genere umano, interessante anche lo sviluppo della storia ma ci sono purtroppo due pecche non da poco: l'ingenuità e la faciloneria con cui Sawyer ci propone un improbabilissimo nei modi piano anti Neanderthal ed un finale troppo sbrigativo che non regge con l'alto livello complessivo di tutta la trilogia.
 
09 Giugno 2009, 19:59:45Commento scritto da Gundam70
Voto: 6.50
Seppur gradevole, questo romanzo di Sawyer non mi ha entusiasmato come altri. Il personaggio Ponter suona troppo "artificioso" e falso. Piu' vera la protagonista Mary.
Le altre cose, gia' viste nei due precedenti capitoli. Finale ... deludente e frettoloso.
 
06 Giugno 2009, 14:51:17Commento scritto da Eremita
Voto: 6.50
Sinceramente mi aspettavo di più dal capitolo conclusivo della saga...
Non male lo stile, i soliti personaggi noti, scorrevole la storia.
Però lascia aperte troppe possibilità per un eventuale, ulteriore seguito...
O meglio, una conclusione che non conlude...
 
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