26 Febbraio 2014, 11:53:57 | Commento scritto da Han Tavers |
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Come già detto il finale è il punto debole del libro come del resto gli ultimi capitoli; la sincronicità non viene sviscerata completamente rimangono tratti di ermetismo a cui occorre dare per scontati alcuni passaggi. Tutto sommato un buon libro che si legge molto rapidamente | |||||||
02 Settembre 2013, 13:19:31 | Commento scritto da maxpullo |
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Partiamo dal finale che certamente è la cosa peggiore di questo bel libro: la peggiore perchè esso giunge repentino e non risponde certamente a tutti i quesiti sollevati nel corso della trama ma va accettato così com'è, come una rivelazione, richiedendo quasi al lettore un atto di fede. Quello che avviene prima di arrivare a questo finale però è puro piacere di lettura, con una storia insolita ed originale, basata su premesse interessanti e narrata con una punta di ironia e con giusto quel pizzico di serietà filosofica necessaria per non farla precipitare nella pura farsa. Il concetto di sincronicità è il fondamento un po' di tutta la vicenda e sorregge la trama nel suo "picaresco" sviluppo, infondendole un significato laddove altrimenti sarebbe difficile scorgercelo. L'autore descrive il concetto junghiano di sincronicità non già attraverso una sua analisi a livello filosofico, quanto piuttosto attraverso la descrizione dell'impatto che essa ha sulla vita del protagonista, intrappolato in una rete di coincidenze inspiegabili che lo conducono, spesso suo malgrado, verso lo straordinario epilogo dell'avventura. Un libro insolito, che parla di un concetto affascinante, con qualche difettuccio qua e là, ma che ho letto assai volentieri e che rileggerei. Quasi buono | |||||||
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