11 Febbraio 2019, 15:32:00Commento scritto da Grianne
Voto: 5.50
Le premesse del primo libro erano buone. Molto buone anzi.
Poi la storia ha cominciato a deviare verso un orizzonte di poteri astratti, di sogno. Che io non gradisco mai troppo.
Ma finché questo non era eccessivo andava bene, perché la vicenda era ben strutturata e i personaggi interessanti, a parte Austra e soprattutto Aspar, che ho aspettato (e sperato) di veder morire quasi fin dalla prima pagina. Ho odiato tutti i capitoli su Aspar, dal primo all'ultimo. Quando vedevo che era il suo capitolo quello che andavo a cominciare, puntualmente mettevo giù il libro. Non ha fatto altro che combattere con mostri e mostri e mostri per quattro interi libri. Il tutto ovviamente descritto nei minimi dettagli. Dio, che strazio.
Questa fissazione dell'autore di voler descrivere i duelli di scherma e le battaglie corpo a corpo di vario tipo esplicitando ogni singolo movimento hanno appesantito il libro, a mio parere, in maniera enorme. Mi hanno anche reso un po' sgradevoli personaggi come Neil o Catio che invece per altri versi ho apprezzato.
Le parti riguardanti Stephen invece mi sono molto piaciute, soprattutto nelle prime parti della saga, quelle in cui era sé stesso. Un bel personaggio, simpatico e interessante, in continua crescita. Molto carina anche la cura dell'autore, attraverso le labbra appunto di Stephen, per la lingue parlate nel suo mondo e la loro storia etimologica.
In linea generale ho apprezzato anche Anne, non proprio tutto, ma l'ho trovata un personaggio abbastanza ben riuscito, con il suo egoismo e la sua arroganza.

Ma parliamo nello specifico di questo libro conclusivo. Definirlo sconclusionato non si avvicina nemmeno a rendere l'idea. Keyes qui salta di palo in frasca tanto da far girare la testa.
Ci sono in quest'ultimo volume tanti di quei ribaltamenti e cambi di bandiera da rendere tutto insensato, quasi folle.
Va bene voler basare tutto sul fatto che il bene e il male sono relativi, quasi sempre preferisco eroi non completamente buoni e perfetti...ma qui è troppo. Non è solo la linea tra il bene e il male a scomparire (e ripeto, quello l'ho anche apprezzato), il punto è che alla fine qui sono scomparse tutte le linee di logica, coerenza, decenza...
Con questo libro l'autore è riuscito a distruggere una saga che poteva essere davvero interessante. Il terzo libro non era già speciale, ma poteva anche starci...ma l'ultimo...peccato.

Ho scelto di dare comunque un cinque e mezzo perché la saga qualcosa merita, nella sua completezza può essere interessante da leggere, almeno alcune sue parti. Semplicemente preparatevi ad un pessimo finale, non tanto a livello di trama in senso spiccio, cioè di ciò che accade.
L'effetto è più che altro quello di un autore che tiene in mano tanti fili, e nel costruire la storia li annoda e intreccia e aggroviglia a formare un grande disegno come un'abile tessitrice.
Ecco, con "la nuova regina" Keyes è inciampato nella gamba di un tavolo mentre teneva i fili in mano, così il disegno che andava creando è completamente collassato su sé stesso.
 
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