08 Aprile 2018, 12:52:15Commento scritto da astrologo
Voto: 6.50
buona raccolta di racconti con il pianeta dei gusci viventi soprattutto e inquietante l'ultimo a sfondo esoterico.
Se ben mi ricordo uno dei racconti era già apparso nelle "fantastorie del brigadiere", se così fosse non capisco il motivo, forse per rimpolpare un volume altrimenti povero?
 
09 Febbraio 2010, 09:50:54Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
"Sei storie ad alto grado di intrattenimento" recita la quarta di copertina ed è abbastanza vero: l'unico filo conduttore che lega i racconti contenuti in questa raccolta è, infatti, proprio quella di riuscire a creare l'atmosfera adatta per la lettura e, anche senza avere capolavori particolari, nessun racconto risulta alla fine deludente.
La prima storia, "Quarto Reich" di Henry Slesar, rielabora in modo assai particolare l'ipotesi che in realtà Adolf Hitler sia ancora vivo e vegeto. Sebbene l'idea sia stata già ampiamente sfruttata in altre storie di fantascienza, il colpo di scena finale rende questo racconto assolutamente unico ed originale.
Con "Il pianeta dei gusci viventi", Charles W. Runyon ci trasporta su un pianeta remoto al seguito di una spedizione scientifica alle prese con una popolazione dagli usi e costumi abbastanza curiosi ed inquietanti. La lovecraftiana, orrida rivelazione del mistero del pianeta giunge repentina ed improvvisa solo nel finale, secondo la migliore tradizione della fantascienza d'avventura e di esplorazione.
Il terzo racconto, "La sconfitta" di Phillis MacLennan è senza dubbio a mio avviso il racconto migliore dell'antologia. La storia, uno spaccato abbastanza inquietante di un ipotetico futuro dell'umanità, è solo il pretesto per l'amara constatazione finale del protagonista: non sempre essere una persona di "successo" nella società in cui si vive corrisponde alla propria soddisfazione personale e viceversa.
Il racconto successivo, "Freddie & Sal", di Gary K. Wolf, con le sue più di 50 pagine è in realtà un romanzo breve. Molto ben scritto all'inizio, il racconto tende un po' a perdersi nel prosieguo della vicenda e solo lo stile "brillante" e umoristico mantenuto dall'autore riesce a renderlo non troppo noioso. I continui colpi di scena e l'atmosfera farsesca risultano, infatti, alla lunga un po' stucchevoli e fanno si che non si veda l'ora di finire la lettura.
Nella storia successiva, Sterling Edmund Lanier, ci ripropone il suo narratore d'eccezione, il "brigadiere" Ffellowes, con una storia davvero raccapricciante. "L'isola di Van Ouisthoven", infatti, è il teatro di un aberrante esperimento genetico il cui frutto rischia di portare alla rovina dell'umanità. Fortunatamente sarà il padre del brigadiere a scongiurare la catastrofe e, anche se alla fine rimane il sospetto che la storia potrebbe esser stata inventata di sana pianta, nessuno può negare che Ffellowes non sia un ottimo narratore.
Nell'ultimo racconto, Robert Franklyn Young, riprende il tema dell'aldilà e di cosa ci attende dopo la vita, ricavandone una storia sorprendente e originale, anche se non del tutto all'altezza di altri racconti.

- Quarto Reich - 6,5
- Il pianeta dei gusci viventi - 6,5
- La sconfitta - 7
- Freddie & Sal - 6
- L'isola di Van Ouistoven - 6,5
- Inventario - 6,5
 
02 Maggio 2005, 09:36:24Commento scritto da marsman60
Voto: 6.00
QUALCHE BUON RACCONTO
 
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