01 Aprile 2020, 16:08:26Commento scritto da grifone58
Voto: 8.00
Letto tanto tempo fa, lo ricordo volentieri e mi unisco al coro di giudizi positivi
 
17 Aprile 2019, 20:02:31Commento scritto da simonsun70
Voto: 8.00

Romanzo di avventura che si snoda in un lungo lasso di tempo. Godibile, una piacevole lettura e con un bel finale (con un po' di tristezza). Peccato che dell'autore ci sia solo questo romanzo, sarebbe stato interessante leggerne altri... Consigliato.
 
29 Giugno 2016, 21:19:36Commento scritto da eridian
Voto: 8.00
Ottimo romanzo d'avventura in cui i protagonisti innescano il cambiamento in un mondo quasi impossibile. Ho apprezzato molto l'idea della classica società umana distopica che si traduce nell'immutabilità del pianeta in cui la storia è ambientata. Da un lato abbiamo la Città umana, che da millenni cerca di mantenere stabile il suo aspetto da città terrestre. Dall'altro abbiamo un pianeta desertico costituito da immense pianure e quasi privo di acqua, dove anche le condizioni climatiche hanno cessato di esistere. Proprio in questo scenario monolitico l'uomo dimostra le sue capacità di adattamento e la necessità di una evoluzione sociale. In fondo questa è la storia reale dell'uomo sul pianeta Terra:mai nessuna cultura umana si è totalmente cristallizzata.
 
03 Dicembre 2014, 13:12:50Commento scritto da and
Voto: 8.00
Questo romanzo è stata una piacevolissima sorpresa: il pianeta deserto e i suoi abitanti ricordano Dune, il protagonista è il nuovo (o vecchio) Paul Atreides, mancano solo i vermi della sabbia.
Molto buono lo stile di scrittura di un autore che non conoscevo, piacevoli i personaggi che non risultano stereotipati e i viaggi che intraprendono su barche del deserto.
 
27 Giugno 2009, 16:59:23Commento scritto da marsman60
Voto: 7.50
ottimo bello avvincente con un po' di tristezza finale
 
03 Giugno 2009, 09:57:36Commento scritto da attiliosfunel
Voto: 7.00
Ricordo che lo comprai a 3000 lire da un compagno di classe delle medie. Curiosamente suo fratello si chiamava Fabio Lombardi, come lo scrittore talvolta pubblicato su Urania. Tornando al romanzo, ho ovviamente, a distanza di vent'anni, ricordi solo nebulosi, ma mi piacque abbastanza.
 
02 Giugno 2009, 20:20:12Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.50
Davvero bello questo romanzo.
Avventuroso e visionario, il libro racconta una vicenda simile a quella de "I superstiti di Ragnarok", ma se ne discosta per presenza della figura eroica, quasi sempre in primo piano, del protagonista John Hart, umile ma geniale condottiero, in grado di assicurare la sopravvivenza del suo gruppo in un ambiente quasi del tutto ostile.
Le belle descrizioni del "Deserto", delle oasi e degli avventurosi viaggi con le "navi", i progetti di sopravvivenza a medio e lungo termine, le insospettabili alleanze con gli indigeni del pianeta e, soprattutto, la battaglia contro la cultura sterile e reazionaria della "Città" si vivono istante per istante, pagina dopo pagina, in una atmosfera che ha l'afflato lirico delle grandi epopee ed ogni immagine che l'autore ha saputo produrre rimane vividamente stampata nella memoria del lettore anche a distanza di anni.
La messianica, lungimirante, figura di Hart, attorno a cui tutto il romanzo ruota, rimane una delle figure di eroi più affascinanti che la fantascienza abbia mai saputo produrre: egli è semplicemente un uomo che si adatta alle circostanze; non è un eroe di prima grandezza, non è forte, non è veloce, non ha superpoteri, ma affronta i problemi che il pianeta e le situazioni gli pongono davanti con umiltà e coscienza di ciò che è moralmente più giusto, con calma, intelligenza e fermezza, sempre traguardando quello che è il suo fine ultimo e cioè assicurare la sopravvivenza del suo gruppo e di quelli che saranno i suoi eredi futuri.
Un personaggio che, grazie alla sua intelligenza ed alla sua lungimiranza, diventa leggenda vivente già tra i suoi simili, ma che, al momento di decidere quello che dovrà essere il suo destino, trova la forza d'animo di non cedere a questa tentazione e coraggiosamente rinuncia ad assurgere al ruolo di mito per mantenere quello più scomodo e difficile di "uomo".
Una vicenda ed un protagonista che fanno vivere in prima persona quella che potrebbe benissimo essere la verità celata dietro uno dei tanti miti biblici: quasi che Hart simboleggi un moderno Mosè impegnato a condurre il suo popolo verso la terra promessa.
Per me questo è un capolavoro
 
25 Aprile 2008, 20:12:55Commento scritto da sandrix
Voto: 9.00
Molto bello
 
19 Febbraio 2008, 20:11:30Commento scritto da victory
Voto: 7.50
Questo tipo di storie mi sono molto gradite. Il protagonista, espulso dalla città, si ritrova nel deserto senza grossi mezzi di sostentamento. Ma, essendo un uomo, non si perde d'animo e ricostruisce la sua vita con l'ingegno e la sua forza di volontà. Ben descritto, il romanzo ti prende e ti appassiona e non vedi l'ora di arrivare alla fine. Voto senz'altro positivo.
 
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