19 Settembre 2023, 23:09:27Commento scritto da diaul78
Voto: 2.00
Siccome sono stato accusato di usare linguaggio da giovani ecco il mio nuovo commento: in vita mea multos diversorum generum libros legi, forte 2 vel 3 eorum reliquero, hoc unum ex eis
 
19 Settembre 2023, 23:08:58Commento scritto da Giurista81
Voto: 6.00
Sulla scia di Rollerball, si tratta di un'opera prima di uno scrittore che sarà poi ricordato per aver creato il personaggio di Roger Rabbit. Gradevole, di veloce lettura anche se non sempre coinvolgente (specie nella parte di cronaca). Tutto ruota attorno al potere massmediadico e manipolatorio delle televisioni (spettatori paragonabili a polli di allevamento, interessati al giocattolino loro offerto senza interrogarsi su ciò che lo giustifica). La morte è accettata come rischio, anzi è caldamente consigliata e sperata, per finalità di show e introiti economici. Telecamere pronte a riprendere scontri all'arma bianca e persino cecchini mimetizzati sui tetti. Questa è la nuova frontiera del football americano, che non si gioca più in uno stadio ma in quartieri cittadini appositamente evacuati per l'occasione.
 
25 Settembre 2013, 14:42:19Commento scritto da attiliosfunel
Voto: 7.00
Uno dei miei primissimi Urania, quindi non posso che averne un ricordo positivo a distanza di anni. In ogni caso, ricordo che fu alquanto appassionante.
 
16 Luglio 2013, 14:43:27Commento scritto da Nova68
Voto: 6.50
Lettura piacevole, classico testo da spiaggia. Ombrellone, sabbia, risacca del mare e tutto scorre via più o meno velocemente. Alcune trovate simpatiche, tipo il "terreno" di gioco oppure lo "sniper". Niente di impegnativo si legge e si dimentica presto, però è ben scritto e mantiene vivo l'interesse. Comunque nel 2010 una Supercoppa si è giocata, ma non a Boston...
 
10 Ottobre 2012, 22:56:05Commento scritto da chipmunk
Voto: 7.00
Romanzo di fantasport con qualche più che occasionale parallellismo con "Rollerball", il film di cui ha condiviso anno di uscita e numerosi spunti ed aspetti. Originale ed affascinante la trasposizione delle 100 yards del campo di football in percorso cittadino e dei giocatori in strike team da guerriglia urbana. Lettura soddisfacente, con un finale che tutto sommato convince anche se, purtroppo, "l'alienità" delle regole del football, pane quotidiano di ogni buon Americano targato USA ma cibo raro per pochi adepti in italica terra, rischia di lasciare lost in translation alcune delle parti più godibili del racconto.
 
04 Febbraio 2010, 22:14:42Commento scritto da Leinster57
Voto: 6.50
Una trama semplice in cui il protagonista, da campione di supercoppa si trova d'improvviso braccato e tradito e deve lottare, più che contro gli avversari contro l'oppression di essere solo
 
07 Novembre 2009, 03:58:53Commento scritto da Eremita
Voto: 6.00
Nulla di speciale anche se molto interessante l'analisi e l'estrapolazione del potere dei media.
Divulgare l'evento, ma in questo caso creare e pubblicizzare ossessivamente l'evento...
Lo sport "vende" e per guadagnare sempre di più bisogna estremizzare lo sport; i media lo fanno.
Personaggi non male e storia coinvolgente, narrazione a frequenti flashback, finale molto tirato.
si può leggere e per certi versi è buono, ma lascia un po' così...
 
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