12 Novembre 2013, 23:03:41Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.00
Maine è tra i miei autori preferiti ma a dire tutta la verità questo romanzetto non ha davvero nulla di appassionante o di coinvolgente.
Il contagio, per quanto la descrizione del decorso della malattia nelle prime pagine sia tremendo, rimane sullo sfondo e diviene il pretesto per snocciolare una sequela di banalità sugli sviluppi sociali della catastrofe, proponendo, in maniera assai più fiacca, vicende e situazioni già viste ne "Il vampiro del mare".
La mancanza di un protagonista inoltre rende la trama abbastanza evanescente (personalmente mi ha dato l'impressione di trascuratezza) e contribuisce a rendere il messaggio dell'autore assai meno efficace di quanto avrebbe dovuto essere.
Merita la sufficienza esclusivamente per il buon ritmo e perchè il finale, incredibilmente beffardo ed amaro, conferisce finalmente alla storia quella nota di originalità che gli mancava.
 
21 Luglio 2010, 18:16:36Commento scritto da gasp63
Voto: 5.00
Il romanzo è del sottogenere catastrofico della SF che immagina grandi epidemie/pandemie umane.

L'inizio della storia è abbastanza convincente, ma l'evoluzione mi ha abbastanza deluso.

Una prima nota negativa riguarda il fatto che l'autore immagina che la pandemia abbia origine in Asia.
Questa eventualità è stata ormai abusata e, secondo me, contribuisce ad "invecchiare" il romanzo.
E' anche vero che essendo il romanzo datato è probabile che sia uno dei primi nei quali è stata immaginata questa eventualità.

Una seconda nota negativa riguarda il fatto che, con il progredire della storia,
la pandemia perde il ruolo di protagonista, per cedede il passo alla descrizione di disordini e violenze.
La pandemia diventa una sorta di rumore di sottofondo, di poca importanza, rispetto alla rivoluzione in atto.
La perdita di ruolo della pandemia è il motivo principale per cui non ho gradito il romanzo, che sinceramente ho fatto fatica a finire.
 
31 Maggio 2010, 21:08:32Commento scritto da brz57
Voto: 6.50
Tipico romanzo fs inglese anni 60, pur non possedendo i colpi di genio, ad es., del "giorno dei trifidi" si legge abbastanza bene. Non c'e' molta fantascienza in senso stretto, ma specialmente nella seconda parte diventa scorrevole e piacevole.
 
05 Aprile 2010, 15:07:48Commento scritto da capitanklutz
Voto: 9.00
Quoto il commento dello Slan; devo fare ammenda, nella mia non completa conoscenza di Maine l' avevo collocato non molto in alto nella graduatoria degli autori, devo invece dire che questo romanzo è veramente lucido nell presentare dei personaggi " umani " nel bene e nel male e come ha già scritto Slan il finale è veramente " vero " ed angosciante ! Da leggere senza riserve .
 
15 Giugno 2009, 15:53:47Commento scritto da simonsun70
Voto: 7.50
Labellezza  di  questo  romanzo  èincentrata  secondo  me  sullapsicologia  del protagonista.
Insicuro  della propria  scelta  sia  sentimentale che  politico-militare.
Quest'ultima  insicurezza e  continuo  cambio  di  bandiera del protagonista
portano  verso  unfinale  narrato  magistralmente,
unodei  più  bei  finali  di  romanzoche  abbia  mai  letto...
 
25 Aprile 2009, 15:40:53Commento scritto da caioiii
Voto: 6.00
il vero contagio è quello che infetta la mente dell'uomo. Il virus è formato da ciò che di più oscuro e cattivo forma l'essere umano. Un romanzo di fantascienza sociologica, tipo inglese e tipico di quegli anni. Stranamente molto crudo.
 
25 Febbraio 2009, 12:04:28Commento scritto da cynewulf
Voto: 6.50
Carino, per alcuni aspetti più da letteratura 'colta'' che da romanzo di genere. Che tra l'altro di genere non è perchè di fantascientifico non c'è niente; al più è fantapolitico.
 
21 Febbraio 2009, 10:29:44Commento scritto da Darkyo
Voto: 7.00
Un mix sapiente di generi che riesce ad interessare il lettore nonostante l'idea di base (originale forse per l'epoca) sia ormai trita e ritrita. L'aspetto medico-scientifico è ridotto all'osso: l'autore è interessato più alle dinamiche sociali prodotte dal grande contagio, all'intervento delle istituzioni, alla repressione delle libertà civili, alle scelte tragiche degli individui, alle stragi insensate, nella convinzione che se l'uomo si estinguerà non sarà a causa di un virus ma a causa di se stesso. Notevole il capitolo finale.
 
19 Febbraio 2009, 14:46:05Commento scritto da Paolo-42
Voto: 6.50
Carino...
 
16 Febbraio 2009, 17:41:42Commento scritto da texwiller
Voto: 6.50
Buon romanzo, godibile e di piacevole lettura anche se per i miei gusti è un po' troppo incetrato sui risvolti che il contagio ha sulla società e sui protagonisti a discapito della fantascienza vera e propria...
 
05 Febbraio 2009, 18:03:59Commento scritto da Psycho
Voto: 6.00
Un po' lento nelle prima 100 pagine , in seguito si riprende abbastanza bene.La fantascienza è praticamente nulla, molto intensa la tematica sociale, attualissima anche a distanza di tanti anni.
Lettura scorrevole a tratti piacevole e a tratti meno.
 
05 Febbraio 2009, 09:28:55Commento scritto da nickel
Voto: 6.50
L'ho trovato normale. Avvincente solo nella seconda parte, quando si entra un po' più nel dramma. Bello ma niente di speciale.
 
30 Gennaio 2009, 18:23:00Commento scritto da slan
Voto: 10.00
un capolavoro. l'argomento fantascientifico è forse quasi solo un pretesto, il virus, che mette a nudo l'intimo dell'animo umano. l'uomo si spoglia di tutte le costruzioni sovrastrutturali e resta nudo con se stesso di fronte alla catastrofe. il suo lato oscuro e la sua capacità di fede combattono non solo contro il virus ma contro il suo io per prevalere. la vita di un uomo come paradigma di milioni di esistenze. l'amore, la morte, l'odio, la vita... tutto e il contrario di tutto. agghiacciante il finale ed estremamente consapevole la posizione del narratore che con lucido distacco ci getta nelle tenebre più scure della notte più buia del nostro inconscio portandoci poi alla più luminosa delle albe: quella del nostro domani... a noi scegliere da che parte stare...
andrebbe fatto leggere a scuola...
 
21 Gennaio 2009, 19:56:44Commento scritto da bibliotecario
Voto: 6.50
Bel romanzo, i cui punti di forza sono un ottimo ritmo e dei personaggi principali ben delineati e caratterizzati, ciò che invece lascia un po’ a desiderare è la mancanza di un atmosfera tragica e ineluttabile che avrebbe dovuto fare da sfondo a tutta la storia che parla di una catastrofica epidemia globale.
 
20 Gennaio 2009, 11:36:22Commento scritto da marsman60
Voto: 5.00
pessimo.
ma dov'e' il contagio e tutto il patos che ne dovrebbe derivare ed e' trattata superficialmente anche la rivolta.
 
19 Gennaio 2009, 17:07:59Commento scritto da Eremita
Voto: 8.00
che bello...
triste, attualissimo, almeno a mio avviso...

storia lineare con trama complessa. bei personaggi, belle interazioni...
scorrevolissssssssssimo! finito in poche ore...
estremamente piacevole...
questo davvero meritava di rientrare nei collezione.
a mio parere, consigliato.
 
Utenti cui piace il libro
Free Will
Utenti cui non piace il libro
tehom, raffa