21 Gennaio 2020, 16:36:35 | Commento scritto da antosimov | | |
Non so se il film si è ispirato al libro o viceversa. Il volume si legge cosi velocemente perchè da molto poco. la sufficienza è risicata. |
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26 Gennaio 2014, 16:09:25 | Commento scritto da Han Tavers | | |
Lettura veloce per qualcosa di già letto/visto |
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04 Luglio 2012, 09:38:12 | Commento scritto da brz57 | | |
La scopiazzatura di Blob mi sembra evidente...qualche (raro) spunto di originalita' ed una lettura veloce meritano un voto appena positivo. |
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26 Ottobre 2009, 17:56:26 | Commento scritto da Rocheta | | |
Romanzo inverosimile con un finale talmente banale da rasentare il ridicolo. Scopiazzatura di: Blob - Fluido mortale. |
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27 Settembre 2009, 12:56:25 | Commento scritto da Eremita | | |
il libro è divertente, e in molte situazioni decisamente surreale |
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16 Settembre 2009, 19:40:59 | Commento scritto da maxpullo | | |
Le caratteristiche salienti di questo romanzo sono la sua brevità ed il suo ritmo incalzante: l'intera drammatica vicenda si consuma nell'arco di meno di una giornata e si può bene affermare che, tranne il terribile "clone", non vi siano protagonisti veri e propri o personaggi ben caratterizzati. A tratti ho avuto l'impressione che l'intento degli autori fosse non tanto quello di costruire un vero e proprio romanzo secondo i canoni propri della letteratura d'intrattenimento, quanto piuttosto quello di scrivere una sorta di "articolo" a sfondo ecologista, che denunciasse in modo originale e sconvolgente i rischi derivanti dall'inquinamento. Il clone, l'orrenda mostruosità che, con plasticità ripugnante, assorbe esseri umani, cibanosene per replicare le sue cellule, sebbene "alieno" nel senso etimologico del termine, non proviene infatti dallo spazio profondo, ma è figlio dell'inquinamento fognario di Chicago e la sua implacabile energia distruttiva non deriva da una brama di conquista o da sete di potere, quanto piuttosto da un banale istinto di sopravvivenza che, attraverso la fame, lo spinge a cercare continuamente nutrimento. Nonostante siano passati più di quarant'anni dalla sua prima apparizione "il clone", ci appare sempre attuale e spaventoso, perchè, nel suo spietato agire e nelle sue flaccide fattezze, incarna l'esatto archetipo lovecraftiano di ciò che non dovrebbe esistere, di uno scherzo della natura che, pur considerando improbabile, non ci sentiamo a cuor leggero di escludere. E non è quindi un caso se questo mostruoso ameboide, al pari dei trifidi di Wyndham e del Robot del "Pianeta probito", sia diventato una delle icone della fantascienza di tutti i tempi. L'unica critica che mi sento di muovere nei confronti di questo classicissimo fanta-thriller è il finale un po' banale e scontato: dopo una strenua e vana lotta durata più di cento pagine, la feroce aggressività del clone si spegne quasi da sola, dopo aver lasciato una scia di morte, sgomento e distruzione assolutamente immotivate, alla cui origine c'è un misterioso e improbabile crogiolo di sostanze chimiche disperse nelle fognature della città. Forse c'era anche un intento satirico, ma proprio non riesco a coglierlo e l'irritazione per aver sciupato un capolavoro mi impedisce di dare un valutazione più alta. |
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12 Febbraio 2008, 15:43:16 | Commento scritto da marsman60 | | |
semlicemente blob. |
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17 Aprile 2006, 20:54:33 | Commento scritto da cat | | |
Un buon horror. |
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