11 Settembre 2017, 09:30:47Commento scritto da and
Voto: 6.00
Mi ha dato poco, le aspettative erano alte e purtroppo sono state deluse.
Sufficienza stiracchiata
 
13 Luglio 2016, 16:17:26Commento scritto da astrologo
Voto: 8.00
Testo originalissimo sui meccanismi che una crisi economi a livello mondiale. E dico attuale, perché è stato scritto prima della bolla immobiliare che ha scatenato la crisi nella quale ancora siamo. Godibile, ironico, un po' frammentario, ma totalmente divertente come le invenzioni di una persona che, se sviluppate, farebbero crollare la società dei consumi (l'aureola a comando; un allucinogeno versato nelle acque che ci farebbe amare tutti!) Altamente cosigliabile
 
26 Agosto 2012, 20:09:16Commento scritto da Rocheta
Voto: 6.50
Romanzo per certi versi datato (c'è ancora l'Unione Sovietica), ma per certi altri estremamente attuale, perchè descrive l'evolversi di una crisi finanziaria, che sta per portare al collasso il sistema economico mondiale. Reynolds si accanisce in particolar modo sul presidente americano, che si preoccupa soprattutto del suo indice di gradimento in vista delle imminenti elezioni e che per fronteggiare la crisi si rivolge ad una accozzaglia di esperti, che non sembrano essere in grado di suggerire i giusti rimedi per risollevare l'economia. Lettura divertente.
 
18 Dicembre 2011, 11:57:10Commento scritto da AgenteD
Voto: 7.00
Romanzo affascinante per la sua analisi di meccanismi economici, spesso perversi nella loro ineluttabilità, e dei tentativi politici di porvi rimedio, destinati solo a peggiorare le cose. Vero e attuale oggi, come quando è stato scritto, e la soluzione del romanzo, una ripartenza dall'inizio, sembra anche la soluzione per i problemi attuali...
 
12 Luglio 2010, 23:05:37Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
Romanzo molto attuale che, con grande ironia, affronta il delicato argomento della politica economica mondiale e del fenomeno delle recessioni periodiche che fisiologicamente affliggono l'economia basata sulla produzione industriale.
Durante la lettura è quasi impossibile non immaginarsi il presidente americano con le fattezze dell'attore Leslie Nilsen e le irresistibili gag di cui si rende protagonista sono solo una delle tante gustosissime chicche che costellano l'intera trama, ma il romanzo ci riserva ben altre sorprese.
Come già fatto in altri romanzi, infatti, Mack Reynolds, affronta il problema in tutte le sue molteplici sfaccettature: egli cioè non si limita a mettere alla berlina l'America e la sua politica produttiva, ma fa lo stesso anche e soprattutto il modello comunista sovietico. Ed è proprio attraverso le parole del "risolutore" incaricato di ammodernare lo stato russo che Reynolds ci svela il suo vero pensiero: i politici devono occuparsi di politica e non di industria, lasciando che questa si sviluppi in maniera libera e senza vincoli di qualsivoglia natura.
Anche se meno profondo e analitico di "Genoa - Texcoco: zero a zero" e meno insolito e originale di "Ed egli maledisse lo scandalo", questo "Effetto valanga" ne condivide, tuttavia, l'impostazione paradossale e gli intenti satirici, rivelandosi alla fine una lettura discreta ed a tratti esilarante.
Vale quindi la pena leggerlo, soprattutto in questo periodo di profonda crisi economica, per comprendere, meglio di come potrebbe spiegarlo qualsiasi tomo di macroeconomia, come certi meccanismi perversi siano semplicemente il risultato di fattori incontrollabili insiti nella concezione stessa dell'economia mondiale e che eventuali azioni correttive guidate da fini politici possono addirittura peggiorare le cose.
 
25 Maggio 2010, 15:43:39Commento scritto da Andrea58
Voto: 6.00
Tema attualissimo. Il crollo dei consumi che investe l'intero pianeta, un " effetto domino " che nasce da una trascurabile e remota revoca dell'acquisto di un elettrodomestico. Reynolds non sfrutta completamente le potenzialità dell'argomento, disperdendosi e non approfondendo gli aspetti psicologici della recessione, ma si rivaluta ironizzando sulla " schiavitù " del consumo, sulla desolante dipendenza dal culto della crescita infinita
 
23 Marzo 2008, 18:50:41Commento scritto da marco.kapp
Voto: 6.50
Sono partito leggendo questo romanzo con l'idea che fosse un serio romanzo catastrofico, per poi lasciarmi convincere che la chiave di lettura doveva essere molto più ironica. Complimenti per la satira verso il consumismo sfrenato che è il vero pilastro dell'economia americana e non. Rileggendolo oggi sarebbe molto ma molto attuale.
 
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