In questa sua opera, Arona dimostra una notevole capacità di affabulare il lettore (quanto meno il sottoscritto) e mantenere desta l' attenzione attraverso tutti i brevi capitoli che la compongono. L' autore dissemina numerosi elementi, variamente inquietanti, tutti inerenti la misteriosa ed evanescente figura di Melissa, spingendosi sino ad avvenimenti risalenti a tre quarti di secolo prima. Credo che il modo migliore di affrontare questa lettura sia un atteggiamento rilassato e, fondamentalmente, acritico perchè, se ci si sofferma a soppesare l' attendibilità di molti assunti su cui si basano molte delle affermazioni presenti, si rischia seriamente di essere tentati di chiudere il libro ben prima di averne sfogliato metà delle pagine. Bello il riferimento a "Ghiaccio blu" di Pino Corrias (davvero molto interessante). Nel complesso, buona lettura di puro svago
P.S. Deprimente la quantità di errori di ortografia e sintassi (colpa dell'editore, non certo di Arona) |
