| Questa antologia di racconti é a dir poco straordinaria.Per assegnarle il voto più alto sarebbero stati sufficienti i racconti del Solitario di Providence ed M.R.James.Se,poi,ci mettiamo pure quelli di Jacobs e Machen,beh,cosa si può chiedere di più?L'unico neo é rappresentato dal racconto di Blackwood,piuttosto piatto e di molto inferiore a tutti gli altri.Qualcuno potrebbe obiettare che é facile assemblare una raccolta di questo livello,dato il vasto materiale a disposizione.Concordo appieno.Il valore aggiunto ritengo sia dato dalla prefazione di Fruttero che,oltre a definire in modo chiaro e netto il criterio di selezione degli autori,esprime giudizi sugli stessi senza tanti peli sulla lingua.Ho trovato molto malinconica la parte finale in cui il curatore mette in evidenza il passaggio di consegne tra la narrativa cui questa raccolta si riferisce e il nuovo genere che si profila all'orizzonte:la fantascienza.Se pensiamo,però,allo stato in cui,oggi,si trova quest'ultima..:-( |
