20 Luglio 2021, 21:22:21 | Commento scritto da Algernon |
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07 Marzo 2014, 14:42:25 | Commento scritto da U |
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Non è la trama il punto forte di questo breve romanzo. Il mondo descritto è però tra i più affascinanti di cui abbia mai letto, mi ha davvero colpito. E' un mix di fantascienza e fantasy, e stranamente è un mix riuscito (lo dice uno che odia il fantasy). Ci sono tanti libri di cui a mala pena ci si ricorda se li si è letti o meno. Con questo si può stare certi che non si dimenticherà mai di averlo letto. | |||||||
03 Maggio 2009, 13:38:12 | Commento scritto da luciana |
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Dico semplicemente che è un libro del quale non ho capito nulla. Sembra che ci siano tante storie, una dentro l'altra, di cui non si comprende il motivo per cui l'autore le voglia raccontare. Mi sono venuti in mente i libri di Paul Auster: affreschi su momenti di vita. Ma Paul Di Filippo è ben lungi dalla grandezza artistica di Auster. | |||||||
04 Agosto 2008, 09:22:21 | Commento scritto da nickel |
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sarà che io non capisco il genere, ma questo soffuso che alla fine non approda da nessuna parte non mi ha convinto... | |||||||
18 Giugno 2008, 08:15:54 | Commento scritto da vinmar |
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Condivido molto del commento del Biblio. A mio parere appare più come il canovaccio di una storia da scrivere che un Racconto lungo. Le idee mi piacciono ma... E' un po come quando al ristorante ti portono una porzione microscopica di maccheroni ad altri potrà piacere ma a mio figlio ed a me viene voglia di dire : La cottura è a punto ora porta il resto. Vin | |||||||
09 Giugno 2008, 09:55:43 | Commento scritto da bibliotecario |
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Esempio perfettamente calzante del perché non ami i romanzi brevi o i racconti. La storia ha ottime premesse, molto intriganti, anche se ho trovato che assomigliassero un po’ al ciclo del fiume di Farmer. Una città all'apparenza senza fine tutta sviluppata lungo un unica strada con i confini delimitati da un lato da una ferrovia e sull'altro da un fiume oltre i quali vi sono "il lato sbagliato del sentiero", l'inferno, con i tori volanti che vi portano i morti che non hanno vissuto in modo meritevole e "l'altra sponda" ,il paradiso, con le sirene alate che vi portano i morti meritevoli. Le premesse sono da ottimo romanzo, peccato però che ci si limiti a queste. Dopo aver costruito un mondo assurdo ma all'apparenza nell'ordine naturale delle cose ed aver fatto venire la curiosità nel lettore per una spiegazione, il libro finisce senza uno straccio di spiegazione plausibile o non, lasciando il lettore con un senso di incompiuto molto fastidioso. | |||||||
30 Maggio 2008, 10:01:25 | Commento scritto da Helena_Velena |
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Ulteriore splendido esperimento linguistico/strutturale di De Filippo che questa volta mostra un’altra strada possibile ad una contaminazione antiutopia-fantasy, che risulta esser molto intrigante , perlomeno per me, visto che il fantasy decisamente lo schifo, senza mezze misure… Qui invece siamo su atmosfere a meta’ tra il surrealismo poetico di Calvino e un Orwell distopicamente rovesciato, col risultato che l’assurdita’ onirica di una situazione impossibile acquista una vivibilita’ positiva, ma misteriosa e affascinate, piuttosto che inquietante… E sorretta per altro da una solida base fisico/scientifica… Scritto divinamente, sperimentale, assolutamente originale e altamente creativo nella costruzione della citta', dell'universo, delle situazioni.... Fisica e fantastico che vanno a braccetto, come psychedelia piu' o meno acida e scure considerazioni politiche, suggestioni metalinguistiche geniali & un linguaggio estremamente poetico.... Quando lo finisci rimani con la voglia di MORE (non i frutti di bosco) anche perche' di fatto ha un finale aperto, senza le banalita’ del “finale a sopresa”… Piu’ un affresco di vita in un universo affascinante, che permette, e richiede, mille altri sviluppi… Unico brufoletto: nella precedente traduzione Fanucci ad opera di Nello Giuliano, i TORI ALATI e le SIRENE ALATE sono invece tradotti rispettivamente ORNITAURI e ITTIODOMINE, il che risulta sicuramente molto piu' in linea con lo splendido inguaggio onirico/ poetico di DI FILIPPO..... | |||||||
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