15 Aprile 2014, 23:00:04 | Commento scritto da maxpullo |
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Proprio non si può dire che questo romanzo dell'epoca d'oro della SF manchi di buone idee o di spunti interessanti. Carsac ci propone una visione piuttosto manichea dell'universo, un universo che nasce dalla contrapposizione tra creature che vivono nella luce e creature che vivono nell'ombra ed in questo universo immagina una guerra spietata combattuta spegnendo e riaccendendo soli e galassie come fossero lampadine. L'umanità ha un ruolo privilegiato in questo universo e, anche se Carsac non lo dice apertamente, si intuisce che oltre al manicheismo, gli altri due punti fermi del suo credere sono l'antropocentrismo e la teoria della "panspermia"; come altrimenti, infatti, spiegare il fatto che tutte le creature che vivono alla luce dei soli più lontani della galassia siano geneticamente affini agli esseri umani? A parte queste ingenuità da prima fantascienza, tuttavia, la storia risulta comunque interessante e valida ed il vero difetto di questo romanzo sta nello stile narrativo di Carsac, troppo descrittivo, poco dinamico e soprattutto quasi del tutto privo di dialoghi. Tutto sommato penso che una sufficienza piena se la meriti. | |||||||
29 Dicembre 2009, 16:51:15 | Commento scritto da victory |
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Un buon romanzo scritto negli anni '50 e quindi risente del tempo. Come intreccio non è proprio originale ma si lascia leggere. E' la storia di un uomo rapito da una razza evoluta e portato in un universo molto lontano nello spazio e nel tempo, le sue avventure e lo scontro con malefici alieni che stanno distruggendo, galassia dopo galassia, tutto l'universo. Alla fine sarà lui, il Terrestre, che riuscirà a sconfiggere i mostri. Voto di sufficienza, ma da leggere una sola volta nella vita. | |||||||
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