26 Ottobre 2023, 15:52:16 | Commento scritto da Kolok | | |
Versamente poca cosa ...insulso, zero pathos , personaggi dimenticabilissimi, "finale" da cestino della carta. Bocciatissimo ! |
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08 Luglio 2016, 22:48:47 | Commento scritto da contericci | | |
Prova abbastanza deludente di ballard, che ci mette di fronte ad una bizzarria della natura senza specificarne l'intima origine. Sui protagonisti si abbatte in lenta progressione questo vento dal nulla che presto raggiunge un centinaio di chilometri all'ora fino a toccare l'inverosimile velocità di 880 km/h. Viene giù tutto e crolla perfino l'ultimo baluardo della civiltà, una piramide di cemento eretta in fretta e furia dove potrebbero trovare scampo alcuni eletti. Ma proprio alla fine, all'ultimo capoverso dell'ultima paginetta, sorpresa! Il vento cessa così come era iniziato. Geniale epilogo o barzelletta? Propendo per la seconda ipotesi. |
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30 Maggio 2011, 11:07:17 | Commento scritto da Scubamanu | | |
La storia di per se non è un gran che. Quello che veramente è da apprezzare di questo romanzo è l'ambientazione angosciante e desolante. Per tutto il tempo della lettura non ho fatto altro che pensare a come sarebbe se un evento del genere succedesse davvero. |
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11 Dicembre 2009, 09:18:33 | Commento scritto da maxpullo | | |
Dopo anni ed anni di affannose ricerche sulle bancarelle, questo libro era diventato per me un vero incubo. Forse è stato l'averlo cercato troppo che ha creato troppa aspettativa, non saprei. Ma mi ha deluso in tutto: nell'idea iniziale, nella trama e soprattutto nel finale da temino delle elementari. Non ho letto altre versioni/traduzioni se non l'originale Urania n 288 (assolutamente identico) e mi è sembrato che Ballard più che scrivere un finale abbia messo un punto appena finito le idee... Da utilizzare per non lasciare "buchi" nella collezione |
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26 Aprile 2009, 14:52:22 | Commento scritto da bibliotecario | | |
Capostipite della quadrilogia dell'autore sulle catastrofi ambientali prossime venture questo primo capitolo è quello dalla ossatura più classica. Rispetto a Deserto d'acqua dove faceva da padrone l'introspezione psicologica dei personaggi e la "soffocante" descrizione del paesaggio, facendo a mio parere di quel libro un capolavoro innovatore, in questo Vento dal nulla è l'azione, la lotta dei vari personaggi contro la natura malevola il fulcro della storia; di conseguenza il libro non sarà indimenticabile come i successivi ma risulta certamente di più facile lettura e intrattenimento. |
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02 Febbraio 2009, 22:01:01 | Commento scritto da Eremita | | |
Romanzetto lento, e un po' noiosetto. poteva essere una buona idea ma sono mancate le "basi"... Com'è cominciato tutto? Perchè è finito? e perchè è finito "di botto"? Gli avevano pagato 150 pagine e non voleva scriverne una di più? Personaggi così così, trama che poteva essere MOLTO meglio partendo e finendo in altro modo. Peccato |
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06 Maggio 2005, 10:39:13 | Commento scritto da Stormbringer | | |
Autore che non mi ha mai fatto impazzire, la narrazione è lenta, che , visto il genere " catastrofico " dovrebbe essere serrata, incalzante; non mi ha soddisfatto. |
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05 Maggio 2005, 20:46:05 | Commento scritto da Zapod | | |
Ancora una volta il copione di un film catastrofico, tradotto in romanzo. Per quanto ci si infervori in descrizioni però, gli effetti speciali sono un altra cosa :- Il genere raramente mi entusiasma. |
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29 Aprile 2005, 13:47:50 | Commento scritto da marsman60 | | |
senza infamia e senza lode |
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