21 Marzo 2022, 12:23:16Commento scritto da astrologo
Voto: 9.00
Il romanzo è datato, ed in certe parti ingenuo, ma il palpito della storia, scritto in maniera giornalistica, soltanto riferendo i fatti, rende la storia affascinante. Raramente un romanzo mi ha coinvolto ha questo punto,. se si toglie il bizzarro finale (ma va tenuto conto che è stato scritto in tempo di guerra) lo scritto è coinvolgente. r
 
04 Maggio 2016, 08:49:32Commento scritto da gigomma 68
Voto: 4.00
.ho trovato il romanzo ingenuo e porta davvero male gli anni che ha
 
23 Maggio 2011, 19:43:39Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 6.00
Vecchia lettura... riporto il voto che misi al libro dopo averlo letto.
Pero'... che commenti cattivi !!
Il romanzo è datato ed il peso degli anni si sente, ma comunque resta una piacevole lettura. Ed a distanza di tempo molti dei paesaggi (molto ben) descritti da Barjavel li ho ancora sotto gli occhi (cosa che non posso dire della trama !!).
 
21 Ottobre 2010, 00:11:04Commento scritto da nickel
Voto: 6.00
Insomma, fantascienza d'altri tempi - ma non un gran che...
 
25 Agosto 2010, 10:50:37Commento scritto da grifone58
Voto: 7.00
Sicuramente non è da annoverare fra i capolavori, ma è ancora un buon romanzo nonostante sia stato scritto oltre 60 anni fa...
 
18 Novembre 2008, 10:15:53Commento scritto da Paolo-42
Voto: 7.50
Mha... a me é paiciuto e penso che alcuni dei commenti, siano esageratamente duri.

E' scorrevole ed "interessante", nonostante alcune trovate troppo "ingenue"... ma é pur sato scritto negli anni '40!
In effetti però alcune cose delll'ultimo capitolo... diciamo che forse poteva evitarsele.


Mwzzo voto in più per come é stato maltrattato :P
 
28 Giugno 2008, 15:17:56Commento scritto da paolo1805
Voto: 4.00
Pessimo. Personaggi tagliati con l'accetta e stereotipati privi di qualsiasi spessore (e questo non credo dipenda dal tempo passato), vicenda assolutamente irrealistica, descrizione della società futura e dei progressi tecnici iperingenua (anche per il 1943). Per tacere della parte finale dove si cade nell'apologetico. Sarà che non sono un collezionista ma un appasionato lettore, ma sempre più spesso mi chiedo perchè comprare i titoli di questa collana.
 
18 Giugno 2008, 12:50:08Commento scritto da texwiller
Voto: 4.50
Il solito romanzo post-catastrofe, piuttosto banale e scontato, inferiore ad altri del genere (ad esempio "Morte dell'erba", pubblicato in questa collana).
 
24 Aprile 2008, 15:46:28Commento scritto da marsman60
Voto: 4.00
un romanzo figlio dei suoi tempi nato forse per inneggiare alla propria ideologia al culto della super razza e del grande condottiero unico che vive 120 anni e morto solo ammazzato per eliminare il ritorno di nuove(vecchie) idee . così pieno di stron...  per esempio dice che ha 238 figli con 7 mogli tot. 34 a testa . beh  se fare fantascienza e' solo chi la spara piu' grossa........
 
17 Aprile 2008, 21:50:22Commento scritto da joechip
Voto: 4.50
Ci sono racconti che con il passare del tempo non ne risentono minimamente ed ancora oggi sono godibilissimi, altri invece come questo Diluvio di fuoco (ribattezzato diluvio di noia) perdono tutto il loro fascino. Scontato il finale e dialoghi inefficaci. Mi dispiace che la collana Urania Collezione non sia sempre all'altezza del compito che si sia prefissata equesto libro ne è un essempio.
 
17 Aprile 2008, 15:10:35Commento scritto da Moebius
Voto: 7.00
Un romanzo che andava riproposto non fosse altro perchè rappresenta un'opera, a mio avviso, importante nella storia della fantascienza. Può non essere condivisibile la visione generale di Barjavel soprattutto osservata con gli occhi di oggi; opera forse datata ma sullo stesso piano lo sono opere ancor più blasonate. Non entro volutamente sulle molteplici accuse che ho letto muovere da più parti, spesso però ricordo che opere come questa sono state in passato, come oggi, oggetto di attacchi frettolosi e spesso infondati. Le altre traduzioni, per la cronaca, non sono più attendibili di questa che tutto sommato non stravolge il testo.
 
10 Aprile 2008, 13:47:56Commento scritto da ackseth2003
Voto: 4.00
Probabilmente l'autore ha risentito fortemente del periodo storico in cui questo libro è stato scritto; la sfiducia nel progresso che vi traspare probabilmente poteva essere condivisa... ai tempi.

Per il resto giudico il libro un'accozzaglia di vicende mal riunite e spesso ai confini col ridicolo: il brano del "raggio Oslo" ne è un esempio!

Dai Collezione mi aspetto di più, francamente..
 
07 Aprile 2008, 09:37:11Commento scritto da Gundam70
Voto: 5.00
Il romanzo risente in negativo del tempo trascorso da quando fu scritto.
E' vecchio. E' pieno di "invenzioni futuristiche" che fanno sorridere.
L'autore non so come la pensasse in realta' ma specie nel finale, mi lascia credere che fosse contrario al progresso tecnologico.
La trama e' abbastanza simile al meglio riuscito "morte dell'Erba" gia' comparso su questa collana.
In generale, e' stata una lettura che definisco delundente.
 
03 Aprile 2008, 14:45:24Commento scritto da Anacho
Voto: 2.00
A parte le considerazioni di carattere ideologico il romanzo zoppica terribilmene nella seconda parte, la prima si salva, ma se questa è la fantascienza europea stiamo freschi.
 
03 Aprile 2008, 10:09:02Commento scritto da maxnaldo
Voto: 4.00
ho iniziato a leggerlo ma dopo una decina di pagine non sono più andato avanti... non mi prende, non mi acchiappa, non riesco a seguire la narrazione partendo da eventi e ambientazioni che non comprendo.

potrebbe anche essere un capolavoro per quel che ne so, ma se un libro non mi suscita interesse fin dalle prime pagine, diventa una noia continuare, diventa impossibile seguire il filo della narrazione, diventa qualcosa che non mi piace.

il mio voto dunque si riferisce non al libro in sè, non l'ho letto tutto quindi non posso giudicare, ma al fatto che non sia, per mia opinione personale, la fantascienza che mi piace e che mi invoglia nella lettura. In quelle poche pagine che ho letto di Fantascienza non ne ho trovata, di divertimento neppure, di noia parecchia.
 
02 Aprile 2008, 15:53:26Commento scritto da Darkyo
Voto: 6.50
Concordo pienamente con cat: il romanzo è diviso in due parti. La prima parte è molto bella, una scorrazzata fantascientifica dal sapore antico e dotata di sferzante satira verso la cieca fiducia positivistica; la seconda invece è calante - il divertissement delle invenzioni fantastiche cede il passo a una storia cupa e greve, poco accattivante (credo sia il problema dei "catastrofici" - quando ne hai letto uno, hai l'impressione di averli letti tutti), fino a sfociare in un finale che è un passo pseudo-biblico, accettabile solo se non lo si prende sul serio (anche se pare che l'autore auspicasse davvero in un futuro... bucolico e patriarcale).
Consigliata la lettura - anche per far pausa dalle scorpacciate di fs americana che facciamo quotidianamente.
 
01 Aprile 2008, 09:27:52Commento scritto da cat
Voto: 6.00
Difficile dare un voto a questo romanzo.
Una prima parte divertente, con una visione del futuro ricca di intuizioni intelligenti; mi ha vagamente ricordato l'atmosfera "past-future" dei romanzi di Verne.
Il "diluvio di fuoco" è la linea che separa le due metà del libro, scritto nel '43.
Sarebbe interessante sapere se l'Autore aveva avuto una visione profetica oppure si era ispirato alla tempesta di fuoco che aveva distrutto la città di Amburgo a seguito dei bombardamenti inglesi.
Nella seconda metà il libro assume toni biblici. Un pò Noè, un pò Sodoma e Gomorra, con un'invito al ritorno ad una società patriarcale, che lascia molto perplessi.
7 alla prima parte, 5 alla seconda.
In ogni caso lettura consigliata ( anche perchè veloce e facile)
 
17 Marzo 2008, 23:11:21Commento scritto da Eremita
Voto: 6.00
Giusto la sufficienza per la buona narrazione e il profilo dei personaggi, anche se si poteva far di meglio.
Per il resto debolino...
 
15 Marzo 2008, 22:50:43Commento scritto da bibliotecario
Voto: 6.00
Libro che si fa ancora leggere nonostante sia scritto nel '43. Non né condivido la filosofia, che perdono all'autore, solo perché penso fosse influenzato dal terribile periodo storico in cui ha vissuto e in cui ha scritto il romanzo.
La storia in sè scorre abbastanza velocemente anche se vi è solo un minimo abbozzo del tutto irrealistico del motivo scatenante l'immane catastrofe di cui parla.
Vi sono delle buone speculazioni, per essere scritte nel '43, su come sarà il mondo nel 2052 e sono la cosa più bella del romanzo a mio modo di vedere.
Onestamente anche se si tratta di un onesto e buon romanzo non capisco come sia possibile non trovare di meglio da pubblicare su Urania Collezione, per me un mistero.
 
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