13 Agosto 2015, 15:29:11Commento scritto da chipmunk
Voto: 6.00
Nulla da aggiungere né da togliere al commento già espresso al n. 286, trattandosi ovviamente di ristampa pedissequa (stessa versione e traduzione) dello stesso romanzo.
Archiviare il volume con il solo rinvio di rito finirebbe però per penalizzare anche lo splendido racconto d’appendice della coppia Pohl-Kornbluth, “Il figlio cambiato” (The meeting, 1972), che a mio avviso costituisce il vero valore aggiunto di questa “riedizione” e che merita invece di essere assolutamente letto, pur trattando (o forse proprio per questo) di un tema non facile come quello di un figlio affetto da un grave handicap psicofisico. In poche pagine i due autori non solo ricreano sensazioni ed esperienze di quel “mondo a parte” delle disabilità che chi ha avuto la ventura di frequentare non mancherà di riconoscere, ma riescono a condensare in sole due righe le ragioni di un dilemma umano, prima ancora che morale ed etico, al quale ciascuno è poi lasciato libero di trovare la propria personale soluzione.
 
03 Luglio 2011, 15:57:12Commento scritto da marsman60
Voto: 7.00
un po' meno scorrevole di altri romanzi ma pur sempre un ottimo romanzo di fantascienza.
 
12 Marzo 2010, 19:14:08Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
Un Wyndham non al meglio delle sue possibilità ci regala una storia originalissima e piena di spunti interessanti che però non vengono sfruttati sino in fondo.
I personaggi sono appena accennati e tutta la narrazione ha un che di surreale o di esagerato che non convince sino in fondo: sicuramente non giova l'aver scelto di raccontare la storia come fosse la sceneggiatura di un film con frequenti "cambi di scena" e di contesto; questa scelta se da un lato sorprende e dona un certo bizzarro fascino al libro, dall'altro, purtroppo, rende poco scorrevole la lettura.
Personalmente ho trovato molto poco convincenti i due protagonisti ed ho trovato assai poco plausibile la descrizione delle reazioni della gente e dei governi di fronte alla sensazionale scoperta della "lichenina": per fare un paragone ho avuto come l'impressione di trovarmi di fronte ad un romanzo assai simile a "La lampada dell'amore" di Aldiss, con ottime premesse ma svolgimento deludente.
Lo stile di Wyndham, tuttavia, riesce a nascondere bene i difetti della storia, facendo si che questo romanzo, pur senza essere buono, risulti alla fine discreto e validissimo nonostante il tempo trascorso.
Non tra le cose migliori di Wyndham
 
15 Gennaio 2009, 18:30:49Commento scritto da slan
Voto: 10.00
Il primo Urania non si scorda mai, nel bene e nel male... Ok, ok, forse il voto è dettato anche da un certo tipo di sentimentalismo riguardo al primo volume che ho letto, ad ogni modo io trovo Wyndham un grandissimo scrittore ed insieme a Van Vogt è, per adesso, uno dei miei scrittori preferiti di questo genere. Lo so che ho letto poca SF per potermi permettere il lusso di giudicare ma trovo questo tipo di fantascienza quella giusta per me. Il libro è ben scritto, pieno di spunti di riflessione interessanti e la storia è avvicente. Io lo consiglio senza riserve!
 
05 Gennaio 2009, 00:04:37Commento scritto da Eremita
Voto: 7.50
Un buon libro, ma ha risentito forse dell'età...
buoni personaggi, stile lineare, ma non sempre scorrevole.
Buona l'idea di fondo, buono lo sviluppo.
 
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