20 Settembre 2012, 22:16:26Commento scritto da Mifune
Voto: 4.00
Romanzo mediocre da ogni punto di vista. L'intreccio è ridicolo, i personaggi sono privi di carattere, le scene clou sono trattate con superficialità. Pare scritto da un ragazzino. Il titolo e l'opera non coincidono, non tanto per il finale (che forse rimane l'unica cosa interessante) ma per il ruolo marginale che ha l'addestramento degli animali. A tre quarti del libro si capisce che la storia sarà risolta in modo estremamente sbrigativo. Rimane tuttavia la curiosità di sapere come va a finire, e questo è un indubbio, e forse l'unico, merito del libro. L'idea migliore giunge alla fine. Ma, purtroppo per il lettore, quella è un'altra storia, per dirla con le parole del romanzo. È il primo romanzo di Pohl che leggo e mi ha deluso molto. Proverò con qualche altro suo titolo. In ogni caso, il peggior Urania che abbia letto.
 
31 Agosto 2012, 19:03:36Commento scritto da belvas
Voto: 7.00
E' un romanzetto ben scritto che scorre via veloce, alcune idee sono interessanti e probabilmente verosimili. Sono ben presenti alcune fobie dell'epoca, oltre al terrore della guerra totale. Passa indenne la scure del tempo, il che per un americano non è poco, certo Pohl ha fatto di più come editore, ma come si dice "la perfezione non è di questo mondo"
 
16 Ottobre 2011, 18:22:14Commento scritto da maxpullo
Voto: 5.00
Ecco il tipico romanzo che mi fa in...cavolare.
Un incipit agghiacciante, un susseguirsi di misteri che invogliano sempre più alla lettura ed il fatto che a condurre le fila della trama ci sia un autore considerato uno dei massimi della fantascienza, danno sin dalle prime battute l'impressione di avere tra le mani un capolavoro.
Si pregusta ogni pagina, in attesa che i nodi vengano sciolti e che i misteri siano rivelati, ma, arrivati a cinque pagine dalla conclusione ci si rende conto di essere ancora in alto mare: mancano delle pagine, ci si domanda? Risposta: no. Il romanzo è stato tagliato? Risposta: forse, ma certamente non nei contenuti essenziali.
E allora giù fitto a leggere sino all'ultima riga perchè la fiducia in Pohl è assoluta e ci si aspetta un colpo di scena spettacolare: in fondo che importa? Per un colpo di scena in fondo bastano due righe e non servono cinque pagine.
Ma pagina dopo pagina la speranza scivola via e ci si accorge che dal capolavoro del mistero si è finiti in pieno nel grottesco del banale e la voglia di scagliare il libro contro la parete è contrastata solo dal timore che si possa rompere la rilegatura...
La conclusione confusa e scontata è di una stupidità e di una vacuità estreme, quasi un insulto ai lettori di buon senso: le ultime righe del romanzo sono l'epitaffio messo sulla pietra tombale delle buone intenzioni e viene da domandarsi se il romanzo sia davvero di Pohl...
Nel dubbio lo archivio come uno dei peggiori Urania mai letti.
 
17 Maggio 2008, 12:13:53Commento scritto da grifone58
Voto: 6.50
Romanzo senza infamia e senza lode che risente del periodo in cui è stato scritto (guerra fredda)
 
06 Marzo 2008, 11:04:00Commento scritto da Stormbringer
Voto: 6.50
Buon libro, la lettura scorre rapida, gli argomenti sono trattati in modo chiaro e forse troppo concisamente, altri autori ci avrebbero fatto 100 pagine di romanzo in più.
Tema molto sfruttato in quel periodo, la guerra fredda non più tale, ma con sfaccettature molto azzeccate. piacevole.
 
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