08 Febbraio 2020, 12:45:08Commento scritto da galions
Voto: 7.00
Primi anni ‘70, Barton George Dawes è un uomo del cosiddetto ceto medio, felicemente sposato con un lavoro che gli ha permesso di mostrare le proprie capacità e di agguantare l’ascensore sociale, ma un giorno riceve un avviso di esproprio.
Il comune ha deciso di costruire uno svincolo autostradale che passerà sopra la sua casa e sopra la sede della lavanderia industriale dove lavora.
Tutti i suoi vicini accettano loro malgrado i risarcimenti loro offerti e pian piano si trasferiscono abbandonando il quartiere.
Leggendo questo romanzo non ho potuto evitare di pensare alle celebri ‘Grandi Opere’ della politica nostrana, fatte perché utili a deviare il denaro pubblico in certe tasche private e non pensando alla comunità che non le vuole affatto.
Barton Dawes nella sua vita ha sempre soddisfatto le aspettative del prossimo nei suoi confronti e questo gli ha fruttato una brillante carriera, sebbene all’interno di una lavanderia, ma ha iniziato dal basso e si è costruito una posizione per proprio merito.
Il suo è un matrimonio felice, anche se la moglie Mary ha perso un figlio ed un altro è stato condannato da un cancro cerebrale.
Ed è quest’ultimo che ha lasciato una ferita profonda, che pare rimarginata, ma forse non lo è, e dover lasciare la casa per Bart è inconcepibile, non c’è scelta: è giunta l’ora di ribellarsi ad un sopruso al quale non vuole sottostare.
Stephen King descrive dettagliatamente i singoli gesti ed i singoli pensieri che innescano in Bart la lenta ed inesorabile discesa nell’abisso.
Da questo punto in poi diviene impossibile staccarsi dal libro.
Pur non essendo il comportamento che adotteremmo nelle stesse circostanze, immedesimarsi con il protagonista è il punto forte su cui King si affida per fare suo il lettore, ed ancora una volta ci riesce in modo irresistibile.
Non è certo uno dei titoli più noti dell’autore, ma è una lettura più che soddisfacente che solletica il lato più oscuro di noi.
Il traduttore è lo storico traduttore di King ovvero Tullio Dobner, sinonimo di lavoro egregio.
 
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